Chilometri percorsi: 9,6 Km
Tempo impiegato : 44’01”
Posizione arrivo: 56imo
Dove aver fatto e rifatto fino alla nausea negli anni passati questa gara come allenamento/preparazione, eccomi per la prima volta in una gara ufficiale, a circa 14 anni di distanza dall’ultima volta, allora si partiva e arrivava dal comune e senza assillo sul parcheggio, visto che casa mia dista circa 600m dal parco Lagozza.
Il cielo è libero da nubi, il sole comincia a picchiare ma l’afa non si fa sentire, così la partenza è forte, i primi due chilometri sotto gli otto, poi la prima salita, dove rallento un po’ e la discesa nel bosco per sbucare a Varese; qui un breve rettilineo e passato il ristoro la salita impegnativa, circa 1,2 km: scollinati sul Moncucco, dopo il discesone dell’aeroporto degli aeroplanini (26,54 km/h – 8°posto), invece di andare a sinistra per sbucare in un prato e al cimitero (avevo chiesto il permesso al contadino io l’anno scorso, ma forse è subertrata la paura del forcone), si è passati dal discesone asfaltato (tre anni ce l’hanno fatta togliere perché troppo pericolosa), per sbucare al cimitero di Velmaio e cominciare sulla salita asfaltata. A cento metri dal culmine si curva a sinistra per rientrare nel bosco, poi a destra verso la Marinona e comunità di padre Albino: siamo al chilometro 7 e da qui in poi la strada è quasi tutta in discesa, ma forse la gara di venerdì fatta a tutta (unite a Coarezza e StramAzzate), mi toglie un po’ di forze e invece di fare la sparata a tutta, mi accontento di sopravvivere… Arrivati alla Beltramella, invece di fare la mia discesa preferita (160m con pendenza del 17%), si gira a sinistra entrando nel percorso vita con una discesa altrettanto pericolosa (e mi pare non segnalata), buia e con radici alte un buon 20 centimetri e con svolta a destra di 100° sul finale. . Qui vi devo dare per forza una spiegazione: un po’ di anni fa l’ex presidente dell’atletica aveva fatto un accordo con l’assessore allo sport sul percorso vita (ovviamente senza informare nessuno): visto che la manutenzione del percorso vita non la faceva nessuno, si erano accordati per tenere pulito suddetto percorso, previo aggiunta al contributo straordinario di un tot di euri (ovviamente non specificati perché era obbligatoria una gara d’appalto); alle rimostranze di mio papà in consiglio, gli era stato risposto “tanto siete tutti pensionati e siete a casa a fare un c…”. Indi per cui da tre anni non si passava più dal percorso vita (visto che il percorso lo faceva mio papà). Quindi, avendo lasciato la società io e mio papà (per ora dal consiglio), i soliti signori che comandano hanno fatto l’accordo col comune dove “si impegnano a tenere pulito il percorso vita”, e i soliti signori che lavorano e abbassano le orecchie hanno obbedito, pensando giustamente che è più importante il cash che la sicurezza degli atleti…
[ venerdì 4 giugno 2010 – consiglio dell’Atletica Arcisate, il vice-presidente dice “a noi dei Tappascioni non ce ne frega un cazzo” ]
Chiusa qui la parentesi quadra come qualche testa, faccio una mini volata finale, arrivando a pochi metri dall’arcisatese Antonio e chiudendo in 56ima posizione con un tempo di 44’…. (la classifica Psv mi dà un 38imo posto, ma forse c’è stata un po’ di confusione, credo per colpa di mio papà che non era lì (faceva bandierina…).
Per degli articoli più belli e meno incazzati, vi rimando come sempre al Beppe e a Valerio [sotto i link] e a alcune foto sempre dell’athlon runners…
ARTICOLO DEL BEPPE –> <
ARTICOLO DI VALERIO –> <
FOTO DELL’ATHLON –> <
ARTICOLO DELLE AQUILE –> <
CLASSIFICA DI TAPPA PSV (molto incasinata) –> <
Dove aver fatto e rifatto fino alla nausea negli anni passati questa gara come allenamento/preparazione, eccomi per la prima volta in una gara ufficiale, a circa 14 anni di distanza dall’ultima volta, allora si partiva e arrivava dal comune e senza assillo sul parcheggio, visto che casa mia dista circa 600m dal parco Lagozza.
Il cielo è libero da nubi, il sole comincia a picchiare ma l’afa non si fa sentire, così la partenza è forte, i primi due chilometri sotto gli otto, poi la prima salita, dove rallento un po’ e la discesa nel bosco per sbucare a Varese; qui un breve rettilineo e passato il ristoro la salita impegnativa, circa 1,2 km: scollinati sul Moncucco, dopo il discesone dell’aeroporto degli aeroplanini (26,54 km/h – 8°posto), invece di andare a sinistra per sbucare in un prato e al cimitero (avevo chiesto il permesso al contadino io l’anno scorso, ma forse è subertrata la paura del forcone), si è passati dal discesone asfaltato (tre anni ce l’hanno fatta togliere perché troppo pericolosa), per sbucare al cimitero di Velmaio e cominciare sulla salita asfaltata. A cento metri dal culmine si curva a sinistra per rientrare nel bosco, poi a destra verso la Marinona e comunità di padre Albino: siamo al chilometro 7 e da qui in poi la strada è quasi tutta in discesa, ma forse la gara di venerdì fatta a tutta (unite a Coarezza e StramAzzate), mi toglie un po’ di forze e invece di fare la sparata a tutta, mi accontento di sopravvivere… Arrivati alla Beltramella, invece di fare la mia discesa preferita (160m con pendenza del 17%), si gira a sinistra entrando nel percorso vita con una discesa altrettanto pericolosa (e mi pare non segnalata), buia e con radici alte un buon 20 centimetri e con svolta a destra di 100° sul finale. . Qui vi devo dare per forza una spiegazione: un po’ di anni fa l’ex presidente dell’atletica aveva fatto un accordo con l’assessore allo sport sul percorso vita (ovviamente senza informare nessuno): visto che la manutenzione del percorso vita non la faceva nessuno, si erano accordati per tenere pulito suddetto percorso, previo aggiunta al contributo straordinario di un tot di euri (ovviamente non specificati perché era obbligatoria una gara d’appalto); alle rimostranze di mio papà in consiglio, gli era stato risposto “tanto siete tutti pensionati e siete a casa a fare un c…”. Indi per cui da tre anni non si passava più dal percorso vita (visto che il percorso lo faceva mio papà). Quindi, avendo lasciato la società io e mio papà (per ora dal consiglio), i soliti signori che comandano hanno fatto l’accordo col comune dove “si impegnano a tenere pulito il percorso vita”, e i soliti signori che lavorano e abbassano le orecchie hanno obbedito, pensando giustamente che è più importante il cash che la sicurezza degli atleti…
[ venerdì 4 giugno 2010 – consiglio dell’Atletica Arcisate, il vice-presidente dice “a noi dei Tappascioni non ce ne frega un cazzo” ]
Chiusa qui la parentesi quadra come qualche testa, faccio una mini volata finale, arrivando a pochi metri dall’arcisatese Antonio e chiudendo in 56ima posizione con un tempo di 44’…. (la classifica Psv mi dà un 38imo posto, ma forse c’è stata un po’ di confusione, credo per colpa di mio papà che non era lì (faceva bandierina…).
Per degli articoli più belli e meno incazzati, vi rimando come sempre al Beppe e a Valerio [sotto i link] e a alcune foto sempre dell’athlon runners…
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CLASSIFICA DI TAPPA PSV (molto incasinata) –> <>
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Adesso un pò di riposo dopo le ultime fatiche a raffica e Domenica prossima di nuovo a tutta ad Agra!!!!
…senza dimenticare la StraRovate di Venerdì sera :-P
comunque oggi anche il mio articolo è un po’ incazzato… :-(
Auguri per le prossime gare !