Chilometri percorsi : 11,3 km
Tempo impiegato : 46’36”
Posizione all’arrivo : 44
…e quando arrivi e tutti ti fanno i complimenti, capisci che, forse si, sei proprio andato forte…
L’ho sognata, l’ho invocata ed alla fine è arrivata: ore 7.47 presente in quel di Venegono Superiore per l’11ima edizione del Trofeo Cral Aermacchi, il cielo è sempre più nero (ero partito da Arcisate con un raggio di sole…) e puntuale come un orologio svizzero, verso le 8.20 giù acqua a catinelle… Gli atleti ormai arrivati sul luogo cercano di riparasi sotto il tendone del ristoro e sotto quello del Psv, molti, purtroppo, voltano la testa dall’altra parte e continuano a dormire, tant’è che siamo davvero in pochi (290 arrivati sul lungo), ma quelli che van forte ci sono sempre…. Quando mancano 20 minuti faccio un riscaldamento sotto l’acqua, poi mi fermo ai box sotto il gazebo, dove scambio due chiacchiere con Italo e con chi era li con me, in quello spazio ristretto (Peter, Giorgio e Raffaele credo…), poi a -5 minuti si va sotto l’acqua battente e si aspetta il via. Visto che piove a dirotto, e quando piove mi trasformo in mocassino acquatico (aka cottonmouth), utilizzo la stessa tattica dell’anno scorso, quindi partenza a razzo e per il primo chilometro sono li a 20 metri dai primi: al secondo i primi si allontanano un po’ e il criterio mi dice di rallentare, ma la pioggia non cessa ed allora aumento l’andatura e sono lì col Murgia, il Moroni e l’Ilaria… Quando si esce dallo sterrato e si procede verso il bosco sono ancora lì, le gambe girano ancora e allora decido di tirare finchè ce n’è, tanto posso sempre camminare sull’immenso salitone del Beppe: ed è così, al chilometro 4,5 o 5 inizia la salita argillosa, dove si scivola ma non più di tanto, e qui cammino, tant’è che mi passa l’Ilaria, seguita a pochi metri dall’Elena Begnis. Qui inizio ad accusare un po’ la stanchezza e sto quasi per cedere il passo, quando il Murgia Paolo mi dice di non mollare e di seguirlo… passano 5 secondi e mi dico “ma si, io ci provo…” e allora dietro in scia e superato il bosco e inizia la discesa in asfalto… E qui non ci crederete, ma non riesco proprio ad andare (22,37 km/h) e il Paolo mi prende una decina di metri (che terrà fino all’arrivo), intanto però verso il cimitero riesco ad intravedere la battaglia per il primo posto (donne) tra la Elena e l’Ilaria, dove la prima sferra l’attacco decisivo, ed io proseguo fino all’arrivo, dove concludo gli 11,3 km in 46’36” (4’07” min/km). Che dire, gara bellissima (la miglior media di sempre al Psv), scherzando con Paolo son riuscito a trovare pure un altro che si chiama Omar, e ricco ristoro finale, poi alla fine a pure smesso di piovere e si è intravisto un pallido sole (l’importante è che ha piovuto per tutta la gara…hihihi) Le foto della gara a cura di Mario Busnelli, con la sua fida bicicletta… Alla prox!!! (forse al giro) -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
…e quando arrivi e tutti ti fanno i complimenti, capisci che, forse si, sei proprio andato forte…
L’ho sognata, l’ho invocata ed alla fine è arrivata: ore 7.47 presente in quel di Venegono Superiore per l’11ima edizione del Trofeo Cral Aermacchi, il cielo è sempre più nero (ero partito da Arcisate con un raggio di sole…) e puntuale come un orologio svizzero, verso le 8.20 giù acqua a catinelle… Gli atleti ormai arrivati sul luogo cercano di riparasi sotto il tendone del ristoro e sotto quello del Psv, molti, purtroppo, voltano la testa dall’altra parte e continuano a dormire, tant’è che siamo davvero in pochi (290 arrivati sul lungo), ma quelli che van forte ci sono sempre…. Quando mancano 20 minuti faccio un riscaldamento sotto l’acqua, poi mi fermo ai box sotto il gazebo, dove scambio due chiacchiere con Italo e con chi era li con me, in quello spazio ristretto (Peter, Giorgio e Raffaele credo…), poi a -5 minuti si va sotto l’acqua battente e si aspetta il via. Visto che piove a dirotto, e quando piove mi trasformo in mocassino acquatico (aka cottonmouth), utilizzo la stessa tattica dell’anno scorso, quindi partenza a razzo e per il primo chilometro sono li a 20 metri dai primi: al secondo i primi si allontanano un po’ e il criterio mi dice di rallentare, ma la pioggia non cessa ed allora aumento l’andatura e sono lì col Murgia, il Moroni e l’Ilaria… Quando si esce dallo sterrato e si procede verso il bosco sono ancora lì, le gambe girano ancora e allora decido di tirare finchè ce n’è, tanto posso sempre camminare sull’immenso salitone del Beppe: ed è così, al chilometro 4,5 o 5 inizia la salita argillosa, dove si scivola ma non più di tanto, e qui cammino, tant’è che mi passa l’Ilaria, seguita a pochi metri dall’Elena Begnis. Qui inizio ad accusare un po’ la stanchezza e sto quasi per cedere il passo, quando il Murgia Paolo mi dice di non mollare e di seguirlo… passano 5 secondi e mi dico “ma si, io ci provo…” e allora dietro in scia e superato il bosco e inizia la discesa in asfalto… E qui non ci crederete, ma non riesco proprio ad andare (22,37 km/h) e il Paolo mi prende una decina di metri (che terrà fino all’arrivo), intanto però verso il cimitero riesco ad intravedere la battaglia per il primo posto (donne) tra la Elena e l’Ilaria, dove la prima sferra l’attacco decisivo, ed io proseguo fino all’arrivo, dove concludo gli 11,3 km in 46’36” (4’07” min/km). Che dire, gara bellissima (la miglior media di sempre al Psv), scherzando con Paolo son riuscito a trovare pure un altro che si chiama Omar, e ricco ristoro finale, poi alla fine a pure smesso di piovere e si è intravisto un pallido sole (l’importante è che ha piovuto per tutta la gara…hihihi) Le foto della gara a cura di Mario Busnelli, con la sua fida bicicletta… Alla prox!!! (forse al giro) -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
comunque è da quando calzi le Kinvara che hai fatto il salto di qualità!! :-P