28.6.17

Quatar Pass par Arcisà

Terza mia gara del Piede d'Oro quest'anno, a casa, su strade e sentieri che ormai batto da una trentina d'anni... L'acquazzone della notte ha mietuto le sue vittime: alla partenza, quando ormai a smesso di piovere, siamo poco meno di 300 runners...



Partenza blanda, con l'Alan, aspettando il mitico tornante di Arcisate e il "per me ora, me lo sento, c'è una discesa" tanto per sdrammatizzare...
Il bosco, un su e giù che non ti lascia fiato, perché ad Arcisate è difficile trovare un chilometro di piano... Il discesone sui sassi e giù a rotta di collo... Ancora piano e si scherza con l'Elena sull'ennesima discesa, ah no... quella rampa delle ripetute in salita, anch'essa consumata nella preparazione dei 400 anni fa.
Il punto più alto di Arcisate, zona Moncucco o giù di li, con la presa della Lory, poi pista degli aeroplanini e giù a manetta verso il cimitero di Velmaio, dove c'e sempre l'amico Giorgio.
Salitone delle mele del Miotti e poi di nuovo in zona mirtilli di padre Albino. Qui la Lory si attacca, fatica, non molla e allora tira e molla come è successo tante altre volte, senza forzare, senza dargli l'impressione di essere tirata per il collo. Lei segue, testa bassa, ultimi km di discesa ed arriva anche il Lumi a darle sostegno.
Ultime centinaia di metri, siamo in un gruppone a sei, abbandono la compagnia, e lei dietro, ultima curva, quasi uno scontro per evitare la pozzanghera e rettilineo finale, lei vola e taglia il traguardo ed io dietro.


Voluta, capitata, studiata, poco importa: oggi insegnamento del Soxj, tramandato da papà Antonio: "in gara non c'è tempo per le amicizie, a pari condizioni si deve combattere fino all'ultimo e solo dopo la linea del traguardo si ritorna amici".
L'ultimo tassello è messo, quella cattiveria agonistica "positiva" che ti mancava: hai sverniciato il Soxj negli ultimi dieci metri dopo che ti ha tirato metà gara... ovviamente ti ho chiesto di rendermi il favore a Samarate e a Samarate io non correrò, farò servizio! Il mio lavoro è terminato, ora il futuro è tuo... Bionda guerriera, vai!

18.6.17

Mezzo

Correva l'anno 2013, agosto, stadio Primo Nebiolo, Torino, Olimpiadi Master... salto in lungo, 400 e 200... "Saltato" il lungo, tutto si incentra sulle gare veloci... infortunio ai 300 metri del giro della morte (58 basso comunque) e 200 sfumati assieme alla camera d'albergo.

Anno 2015, staffetta 12x1 ora di Sacconago, ultima frazione, 14 km, ultimo giro con Gio' (io squadra B e lui A Cardatletica)... Stiramento polpacci, (un mese out), una settimana dopo i cardagiochi con i 200...

Anno 2017, ancora i 200 in programma a fine maggio e fascite... poi cambio data per festa scuole... 17 giugno... staffetta del 10 sotto i 4'50"... 

Forse è la volta buona...

In pista con Elia: lui fa i 300 metri, gli ultimi 150 mano nella mano, poi i 50 metri...
Papuu terzo alla staffetta
Elia terzo ai Cardagiochi

Finito, tiro fuori le chiodate, ferme da quel maledetto pomeriggio torinese... Due o tre allunghi, esercizi (Elia mi dice: non muovere le zampe così... è una lunga storia, crede che sia una zebra) e poi verso la partenza, prima i forti, ok Omar tu nella prima, no il Dario corre al posto tuo, no cambio, ti dà il cronometro e seconda corsia sia, tra l'Enea e il Luca.

Pronti, via.

L'Enea mi supera subito, io cerco di tenerlo... ma siamo già alla curva ed allora penso ad accelerare...

Il corpo va all'indietro, a fatica riesco a tirarlo avanti e a continuare la progressione...

Il vantaggio si riduce, con la coda dell'occhio vedo il Gabri in quarta o quinta corsia e faccio la gara su di lui...

Ultimi metri e i due sono un due metri avanti o meno , traguardo e il Gabri è avanti penso di una spanna...

28"20 manuale, ripenso ad Ancona... la metà...


14.6.17

24x1 ora a Rovello Porro


La tensione è palpabile, le ore passano inesorabili, alle 22.13 mi presento al campo sportivo di Rovello Porro... venti minuti per parcheggiare la gialla, pressoché in mezzo ai campi, porto i rifornimenti (frutta, pane, salame e birra a fiumi) appena comprati al nostro gazebo "Cardatletica"; osservo le cinquanta persone che corrono sulla pista e poi guardo l'orologio: la mia partenza è prevista tra cinque ore e mezza, alle ore 4.

Non è che mi spaventa l'essere sveglio dalle sette di stamattina, semmai sono preoccupato per un eventuale calo, come capitato domenica scorsa a Ternate (6 km a 5'15" e poi il black-out), visto che questa settimana gli unici allenamenti sono stati l'ora in piscina di mercoledì e venerdì.
Però dalla mia c'è il fattore "fresco" (oggi pomeriggio c'erano 30 gradi), il fattore "pista" ed il fattore "testa" e lei ha già in mente di non stare sopra i 5 min/km.

Due calcoli veloci e per essere tranquilli, diciamo di stare a 2 minuti al giro di pista; intanto come squadra stiamo recuperando posizioni: il Duca piazza un 15,8 km con giri a martello da 1'31" costante, il Carlone resiste come un leone al dolore piazzando un 14,7 km.

Proprio alla partenza di Enea arriva Zakaria (non potete capire il sollievo che si prova quando lo staffettista arriva): il coach fuori forma, piazza un 13,8 che ci porta in terza posizione: felice come una Pasqua, mentre io so già che finito il mio turno si sprofonderà di nuovo giù in classifica.



10 minuti di riscaldamento, poi zona cambio e poi il via: Zakaria mi da il cambio al minuto 59'45" (cavoli, mi tocca correre per di più di un'ora), mi prometto di partire piano, ma i primi tre giri mi vengono fuori a 1'46"...
Decido di rallentare un pelo e mi piazzo sul 1'56"... alcuni runners cominciano a superarmi più volte, mentre io supero alcuni più lenti.

Ogni volta che passo dal gazebo, mi ricarico con i "vai Omar" di Enea, Beppe, Zakaria e Nadia, mentre al minuti 15 con sollievo vedo arrivare Ivan, che mi darà il cambio.

Arrivato in zona 29 minuti arriva il calo pronosticato: il GPS da qualche minuto mi da batteria scarica ed allora decido di rallentare ai due, ma inizio ad inanellare una serie di 2'03"...

Al 35imo minuto quel piccolo segnale che ti da la svolta: riesco a superare un runner che mi aveva passato di gran carriera al secondo giro, ed allora mi riprendo (mentalmente) visto che il tempo si stabilizza a 2'01", ma almeno il calo è scongiurato.

Il momento difficile arriva a 10 minuti dalla fine, quando comincio a fare i calcoli su quanti giri mi mancano e i polpacci diventano duri come marmo.

Dai, un giro in meno, due minuti in meno, al minuto 59'00" passo sul traguardo per l'ultimo giro, trattengo un po' il fiato ed ai 200 metri, come ai tempi d'oro faccio la volata: do il cambio all'Ivan, il GPS mi segna 31 giri in un'ora e un minuto. Zucchero e te a volontà, zona cambio e poi dieci minuti di doccia.

Sorge il sole ed allora, con una fame da lupi, la colazione è un panino col salame, unito alla birra.

Siamo risprofondati al quinto posto dopo la mia frazione e quella dell'Ivan, per fortuna ci pensano il Claudio e il Fabio a recuperare la terza piazza e con il Vincenzo ora abbiamo un giro di vantaggio.

Ultimo frazionista il Ferdi: il Vince arriva 5 secondi prima in zona cambio e continua, la staffettista dell'Oliver cento metri dietro da il cambio e alla fine del giro il distacco è di 10 metri.
Quando il Ferdi parte, Chiara lo affianca e supera uno, due e tre volte ed allora il Ferdi contrattacca altrettante volte per circa un quarto d'ora, fino a che riesce a prendere un giro di vantaggio.
Il caldo è ritornato prepotente e l'Ale e l'Enea vanno di spugnaggio continuo.
Poi c'è lo show di Soffientini che recupera due chilometri sul giro pizza ed a ogni giro arringa la folla che risponde con una lunga ola... 


Noi: Alessandro, Riccardo, Claudio, Giuseppe, Enea ed io andiamo di selfie ignoranti, poi la gara finisce, le foto con lo striscione, il podio e le medaglie di bronzo... sistemiamo tutto.


Aperitivo, alle 12.10 in macchina, alle 12.55 a casa... cinque minuti dopo, dopo 29 ora è mezza di veglia sprofondo nel letto.



9.6.17

3a CORRI con SAMIA

Ok, faccio l'articolo... anche se è un po' in ritardo ed anche se faccio è un po' brutto a sentirsi.

Premesso il dubbio amletico della vigilia su che percorso affrontare... dubbi cresciuti col temporale delle 5 che mi ha fatto balzare dal letto (pensavo di essere in ritardo). 

Partenza alle 8 da casa, visto che la gara è alle 9.30 (anche se sul libretto del piede d'oro c'è scritto alle 9). 

Ovviamente avendo preso i biglietti del gruppo, qualcuno mi cerca alle 8.17, ed arrivato a Ternate ci metto poco a capire che la maggior parte pensa di partire alle 9 (parcheggio su in Chiesa). 

Vado giù di corsa per testare il Piede, arrivo, iscrizioni, consegna (tutti entro le 9), foto con Italo e Barbi:




Beppe, Claudio e Giovanni:


Ricky e Lumi:



E poi su a cambiarsi, ed ancora giù a sverniciare il Ricky e soci... mi avanza una iscrizione ed allora 2 braccialetti (per una doppia dose di latte all'arrivo).

9.30 e partenza... si parte tutti dietro al Beppe, che deve fare un'ora e mezza di corsa... ritmo blando, ci prende il lumi che fa qualche video... prendiamo la Barbi, si parla del lago di Ibiza, del panico generalizzato, della mia intenzione di fare il percorso corto e della ricerca dell'Italo al km 1.






Disastro: perdo la deviazione, l'Italo non c'è, si inizia a spingere col Ricky a 5'15"... Poi eccolo... questa è l'ultima foto: poi gli sono andato addosso...



Arrivati pressapoco al km 6, confesso al Ricky che ho una mezza intenzione di tornare indietro (ci ho pensato per qualche km), incontro Michele e Maria e mi fermo a scambiare due chiacchiere, poi ristoro e sento di non averne più, il Ricky mi aspetta, duelliamo con la moglie del Capitano, perché non ha sentito il botto... allora mentre ripartiamo gli faccio:

"Ricky?"

"Eh..."

"BOOM".



Qui finisce la mia parte di gara, decido di recuperare le energie... Giro a 6/6.30... faccio un pezzo con la Barbi fino al ristoro e poi con il Loris nel chilometro seguente. Poi ancora qualche doloretto da inattività ed allora decido che il defaticamento è finito ed è l'ora di camminare. 

Cammino dalla passerella in poi, cercando di trovare in acqua le tartarughe (solo pesci). 

Ovviamente tutti quelli che mi superano mi chiedono "preoccupati" del cosa mi sia successo: "benzina finita". 

Arrivo camminando anche gli ultimi 200 metri, per onore di firma e di foto,dando il cinque al Ricky.





Ristoro con due lattini ed una fetta di pane e Nutella; un'ora e 34, capisci che è tanto perché inizia subito la premiazione. Un ragazzo amico di Samia intona una canzone sui naufraghi, cantata in italiano su ritmo tambureggiante africano. 

Io vado a ritirare il premio del gruppo, salto pure il palco per scendere.






Oggi il caldo si è fatto sentire, anche se praticamente non ho sudato... Oggi in un'ora ho fatto meno di 10km, domenica prossima spero di farne almeno 11,6...