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13.11.23

9.9 k e un tòc

Dopo la gara di Arcisate, c'erano dei buoni propositi di riprendere a correre almeno due volte la settimana.

Però mannaggia! Tra il tempo e il cambio dell'ora, propositi puntando la sveglia alle 6.00 per poi posticiparla alle 6.50 hanno fatto si che invece di correre mi sono fatto degli esercizi di stretching per una settimana e mi sono presentato ai nastri di partenza per la gara di Busto Arsizio (la 9.9 ovviamente).

C'era pure una sfida enfatizzata tra me, l'Enea e il Luccherini, però io puntavo a fare una cosa tranquilla, magari accelerando verso la fine, sempre se il fiato avesse retto.

Quindi alle ore 9.00 si parte: ho già in mente il percorso della gara, rettilineo, destra, destra ed entriamo al 13imo km della mezza maratona. Però prima della seconda svolta a destra, vedo nella corsia opposta i primi che ci vengono incontro. Penso:

  • Ma perché tornano indietro dalla rotonda? Non avranno mica sbagliato.
  • Ma no, c'è il Raimondi con la faccia felice, è proprio bello guardarsi in faccia.
Faccio il giro della rotonda
  • Perché ci sono tutte quelle persone che girano a sinistra
  • Ed io che non volevo superate i 9.9k e mi tocca farne 10.3
Quindi un po' demoralizzato nel dover superare e superare gente che va piano, inizio a diminuire il passo, che da 4'30" passa sopra i 5'15" per poi alzarsi sopra i 5'40".


Cerco e raggiungo l'Ale nella sua postazione. Sono talmente veloce che per una foto sono costretto a fare il retrorunning.

La gente di Busto Arsizio è sempre bella: inveiscono e bestemmiano contro noi runners perché devono andare in Chiesa a pregare.

Al chilometro 9 (ovvero al chilometro 20) affianco un bambino che sta correndo con sua mamma (o una conoscente), gli dico di non mollare, lui si attacca a me continuando a chiedermi la media e quanto manca.

4'50", no aspe, 4'30", no aspe, 4'25"... ma se continui ad accelerare non riesco a prendere il tempo.
Zigzaga, mi stringe nelle curve, si scusa, gli dico che vuole fare la volata all'arrivo, mi dice perché sto andando così forte, chiede quanto manca, dice che è stanco.


Ultimo rettilineo, piantiamo giù una volata spettacolo, penso sotto i 4'
All'arrivo ci separiamo, prende i complimenti di sua mamma, o una sua conoscente, non so.
Io parlo con una tipa coi capelli viola.

Per un attimo mi pareva di correre fianco a fianco con mio figlio, un po' più cresciuto. Ironia della sorte, il cognome del piccolo è lo stesso della mamma del mio.

Però mio figlio ora pensa al basket, ha come modello Dennis Rodman: corre, difende, stoppa, parte in contropiede e ti schiaccia in faccia! Dieci anni e non sentirli! Auguri a lui.

1.11.23

Nichi Runbow

Mentre tutti i miei soci sono andati al Trail del Principato di San Calimero, organizzato dal Bradipo Zoppo, io sono rimasto a casa perché l'associazione "L'Arcobaleno di Nichi" ha organizzato una gara podisitica e una festa per raccogliere i soldi per la loro Onlus, intitolata al piccolo Nicholas.

Quindi, con un'ora di sonno in più, mi sveglio tranquillamente alle ore 8.40, faccio colazione e alle 9.15, dopo 600 metri di camminata sono in zona iscrizioni per ritirare il mio pettorale.

Pioviggina, ritorno a casa, mi cambio e alle 9.40 ritorno in zona partenza e qui prende a piovere di buona lena. Sostiamo sotto la tensostruttura del parco Lagozza, poi alle 9.55 usciamo per spostarsi sotto il gonfiabile e finalmente la pioggia cessa.

Si parte e i primi 4 chilometri ricalcano la gara del Piede d'Oro, con asfalto, salitone, bosco e discesone; poi volta a sinistra e si percorre la salita verso padre Albino, quella in cui facevo le ripetute in salita.


Poi mentre il corto prosegue dritto, noi giriamo a destra per fare il percorso fino all'aeroporto degli aeroplanini, cioè il mio percorso lungo di allenamento. Poi si scende, facendo ritorno verso la partenza e percorrendo la discesa della pineta. 
Qui trovo il Walter e praticamente facciamo la parte finale assieme; in prossimità della pista ci lanciamo in un progressivo con allungo finale, per concludere con 3'30" di media nell'ultimo tratto.


Ottima gara, tempo di 52'28" per concludere gli 8,5 km del tracciato ed arrivare in posizione 74 su 102 partecipanti del percorso lungo. Dopo aver mangiato due biscotti e bevuto un bicchiere di te, sono corso subito a casa per una doccia bollente. Capita di rado ma è troppo bello.


2.5.23

Trofeo Bradipo Zoppo

Ora mi sono ridotto a scrivere un articolo al mese, però l'occasione è forse quella buona; nell'ultimo mese buoni propositi ma uscite da allenamenti quasi ridotte allo zero. Sta di fatto che dopo due allenamenti sopra ai sei di media mi sono posto l'obiettivo di concludere la gara di Boladello sotto i 5'30" di media.


Anche se balzare da un allenamento di 6'05" ad un 5'30" in gara sembra una gran cosa, per me è proprio un punto di svolta: fissare un obbiettivo --> abbatterlo.

Ed infatti grazie anche all'aiuto dei miei compagni di squadra, ho provato a non mollare anche quando la testa mi avrebbe detto certamente, "ma dove stai andando, rallenta un po'".

Quindi fino alla salita di San Calimero, sono stato davanti di poco al Danilo, giusto per farmi mettere pressione: il controllare che qualcuno è dietro di me che cerca di prendermi mi esalta non poco.

Nella seconda parte di gara invece, mi raggiunge il pres Ale, e come prima, solo il fatto di averlo intorno che ronzava mi ha fatto aumentare il passo (a tratti stavo pure per andare via), ma come si faceva a fare un arrivo in volata con i due pettorali 113 (il suo) e 118 (il mio?)


Gara bella anche perché si è svolta tutta sotto l'acqua, e poi,come non potevo fare la foto anche con l'altro numero delle emergenze?


Allora: buoni propositi per il futuro? Se mi riesco ad alzare presto domani, potrei fare un mini allenamento, e domenica potrei anche presentarmi alla gara di Malnate... Chissà mai che riesca a scendere sotto i 5'10".


22.1.23

1a San Gaudenzio Run

Ok, si, si... è passato più di un anno dall'ultimo articolo che ho scritto qui...

Il motivo? Penso ad una sensazione di scazzo generalizzato, di mancanza di motivazione e soprattutto di mancanza di tempo fisico per allenarmi decentemente tra lavoro e gestione di mio figlio (lo so che con questo termine qualcuno si incazza, ma la mia vita purtroppo è così).

Quest'anno sono partito col piede giusto: corsetta il primo gennaio, poi 4 giorni col piccolo (non mi va di uscire a correre e lasciarlo dai miei, visto che su quei 4 giorni, tre ho lavorato), poi tre giorni di febbre (ma il 7 sono uscito lo stesso a correre) e poi, casini, lavoro e impegni e un'uscita in palestra coi i master della Cardatletica, guidati da Enea, questo venerdì.

Anche se non abbiamo forzato più di tanto, ne sono uscito un po' devastato; però ho ritrovato la felicità di fare un pelino di fatica (che è la base di tutto per un runner) e quindi stamattina mi sono presentato ai nastri di partenza della 1a San Gaudenzio Run, a Fagnano Olona.

Siamo un bel gruppetto: 14 preiscritti più 5 che si sono aggiunti in mattinata. Il riscaldamento lo faccio tra andata e ritorno parcheggio-partenza, saluto i miei amici runners che non vedo da un po' e poi via si parte.

La partenza è in discesa, ed io non posso fare a meno di fare una sparata delle mie: supero un po' di gente, urlo anche qualcosa del tipo "sto andando in testa alla gara" poi al tornando dopo rallento e mi godo la corsa con la gente che mi passa a ripetizione.


In partenza ho scelto il numero 33, perché so già che sarà una sofferenza: dopo questa sfuriata iniziale mi assesto sotto un comodo 5'30", che però passa rapidamente a 6' e poi un po' sotto anche perché il non allenarsi non può portare niente di buono. Cammino sull'ultima salita e poi sulla scalinata passo alternato veloce. All'arrivo trovo i miei compagni, mi fermo prima del traguardo per scattare una foto. Poi lo taglio completando i 9,3 km in 1h01', media 6'37"; bene ma non benissimo.


Foto di Arturo Barbieri, clicca qui

6.4.20

1a StrArcisate

Giovedì sera, il piccolo tira tardi, un po' troppo (la mattina si era alzato alle 11).. sta di fatto che prende sonno a ridosso della mezzanotte... Quindi, passate le 24 ho il tempo per fare un piccolo gesto: da qualche giorno il "Teo" Raimondi ha lanciato una bella iniziativa: la "STrA IN CASA", e cioè una "gara" virtuale fatta rigorosamente in casa, con varie tipologia di sport (corsa, tappeto, flessione, ecc...) ed alla ricezione della copia di un bonifico a favore di un ente od ospedale che combatte la battaglia contro il coronavirus, il Teo invia tanto di pettorale stampabile (si sono superate le 500 presenze).

Avendo le origini a Brescia, ed avendo anche molti parenti sparsi pressoché nella bassa bresciana, e seguendo costantemente le notizie dell'emergenza proprio in quelle zone, dove purtroppo la provincia di Brescia ha superato in numero di contagiati, la provincia di Bergamo, ho deciso di indirizzare la mia donazione proprio agli Spedali Civili di Brescia

ASST SPEDALI CIVILI DI BRESCIA

Alla mattina, intorno alle ore 10, ricevo dal Teo i pettorali per la sfida, due pettorali perché a sfidarci siamo in due: Io e mio figlio Elia, ad una gara di basket nel cortile di casa impegnandoci a realizzare 100 punti.

Però al destino non manca il senso dell'ironia (frase presa da Matrix), e mentre effettuavo il bonifico a favore dello Spedale di Brescia, proprio in quell'ospedale e in quelle ore un mio parente ci lasciava proprio a causa del virus...

Tornando a noi, alle 14, pronti per la sfida di Basket, ma prima, riscaldamento con la prima edizione della STRA ARCISATE, rigorosamente in maglia Cardatletica e con il pettorale del Piede d'Oro.


Le squadre le ha scelte Elia, casomai dovesse riprendere il campionato, la finale potrebbe essere questa (come per le squadre dell'All Star Game), e quindi GIANNIS ELIA ANTETOKOUNMPO contro JAMES OMAR LEBRON.


Quattro tempi da 12 minuti, il cronometro di ferma solo nel caso dei tiri liberi... Subito un avvio fulminante di Giannis che si porta sul 6-0, mentre James si sblocca con un tiro libero, la fuga dei Bucks viene rintuzzata grazie a tre triple dei Lakers, risultato 17-14 al primo quarto.

Secondo quarto molto nervoso e con molti falli, il gioco non decolla e il vantaggio resta pressochè immutato, 30-26.

Il terzo quarto vede la fuga dei Bucks con un gioco molto rapido e con l'intestardirsi di James a provare il tiro da tre senza fortuna, il +8 finale fa intravedere a Jannis il successo finale. 49-41.

Però ricordando il detto di Dan Peterson "mamma butta la pasta", e l'imprecisione al tiro dalla lunetta, James rimonta punto su punto, arrivando nell'ultima azione ed a due secondi dalla fine, al pareggio: 62-62, si va all'overtime.

Qua la partita ha diversi capovolgimenti di fronte: dopo un facile tiro (64-62), la tripla del sorpasso (primo della gara 64-65), poi di nuovo minifuga e nuova tripla del pareggio sul 68-68.
Ultime fasi della gara concitate, nuovo vantaggio dei Bucks e schiacciata di James per il 70-70, tiro che evita la stoppata di Giannis e successivo tiro che si stampa sul ferro per LeBron.

Il Milwaukee Bucks vincono per 72 a 70 sui Los Angeles Lakers.


Coppa meritata per il vincitore (presa dallo scaffale di papà)... La particolarità di quella coppa e dove è stata vinta: gara di corsa, 24 ore di Laveno, dove arrivammo secondi nella squadra capitanata da Teo Raimondi.


La mattina seguente ci è sorto un dubbio atroce!!! Ma 100 punti nella sfida, in totale o a testa? Quindi nel dubbio abbiamo creato una seconda edizione, quindi con un ulteriore riscaldamento di corsa, percorrendo la seconda edizione dell StraArcisate, questa volta con un podista non competitivo improvvisato...


Quindi alle ore 14.00 in punto, parte una seconda sfida, con due nuove franchigie: i Clippers contro i Raptors, campioni in carica, capitanati dai due leader KAWHL ELIA LEONARD ed PASKAL OMAR SIAKAM.


Questa volta l'avvio è più scoppiettante, con una serie di contro sorpassi (2-0 2-3 4-3 6-6) e poi i Clippers che prendono il largo e Paskal che realizza solo 4 triple. 16-12

Secondo quarto dominato nella prima metà della gara dalle stoppate di Paskal (3) e quindi Kawhl è costretto a tirare dalla lunga distanza: tre triple che portano il vantaggio a più 6. 29-23.

Terzo quarto e Paskal prende le contromisure, vanificando le triple e concedendo solo tiri facili, complice qualche errore di troppo dalla lunetta, il distacco si riduce a sole due lunghezze 41-39.

Ultimo quarto da cardiopalma, subito una tripla per il vantaggio Raptor (41-42) poi una serie di sorpassi e controsorpassi (43-42 43-44 46-44 46-46), poi una serie di triple (3) di Kawhl e soli tiri facili ed è il massimo vantaggio 56-50; reazione di orgoglio dei Raptor, grazie a tre tiri da due e a due stoppate, riescono a riportarsi sul 56-56. Negli ultimi 40 secondi, i Clippers realizzano il vantaggio, poi rubano la palla ma sbagliano, sbaglio anche dei Raptors e i Clippers riescono a tener palla e non subire falli fino al suono della sirena: 58-56.







20.3.20

SOZZAGO in LOVE

Vabbè, un mese di ritardo o anche più per postare un articolo... 

Però merita, 16 febbraio ed ultima gara corsa, non si sa ancora per quanto.

Venivo da un periodo abbastanza regolare di allenamenti e soprattutto nuotate in piscina, il percorso era a me congeniale: piattone di asfalto e strada battuta in mezzo al nulla della pianura novarese, due giri, poco meno di dieci chilometri, e quindi da fare a tutta.

Alla partenza azzardo con il vestiario: maglietta e ciclisti corti, senza guanti, senza cappello... diciamo che ho un po' tanto freddo, ma, ogni grammo risparmiato è un secondo guadagnato.


Per la nostra squadra è gara sociale, e quindi un motivo in più per dare ancora di più! Il riscaldamento con i soci poi è il top! Scalpitiamo in attesa della partenza e in più mi chiedono di tirare il gruppo come fatto al Winter Takery.


FOTO di DARIO ANTONINI << CLICCA QUI >>

Partenza e via: sfrutto ogni maledetto centimetro di strada e oltre (così ho scritto su Facebook), ed a fine del rettilineo, decido di andare un po' oltre, per vedere fino a che punto tengo e per assaporare ancora una volta, la gioia di stare nelle parti altre della classifica... che volete farci: mi nutro di emozioni.

Al primo chilometro faccio un po' il vuoto... 3'48", però non mollo e proseguo nel mio intento: il fiato comincia a farsi corto, mi supera il Beppe e poi il Luca verso il km 1.6 ... sento anche un bravo... ma tra me e me lo considero un "bravo pirla" :-D


FOTO DI MASSIMO VILLANI << CLICCA QUI >>

Comunque tengo fino al km 1.8 circa, poi rallento per attestarmi ad un tranquillo 4'30", il secondo mille mi restituisce un buon 4'09"...


Riesco ad aggrapparmi ad un gruppetto di runners che mi trascina fuori dalla terra battuta: in questo ultimo tratto, che mi pare in leggerissima salita e con il vento freddo pungente contro, fatico abbastanza, poi però nel tratto di asfalto mi riprendo e riesco ad andare più veloce.

Proprio in questo tratto riesco a stare davanti e a godermi la testa della classifica femminile: era da anni che non mi capitava... mi sembra di ricordare una gara a Venegono di non so quanti anni fa con la sfida tra le Elena Begnis e l'Ilaria Bianchi... questa volta la sfida è tra la Marta Lualdi e la Silvia Murgia.


Riesco a starla davanti per qualche chilometro, riesco ad urlare pure un "pista!" per far spostare alcuni camminatori che occupano in toto la sede stradale... il ritmo inizia ad abbassarsi a 4'15"... riesco a reggerlo fino al sesto chilometro, poi la Marta fa una sparata di un centinaio di metri penso a 4'05" e riesce ad allontanarsi di una quindicina di metri... Io e la Silvia giriamo ancora a 4'15"... al settimo e mezzo non ce la faccio più e la mollo all'inseguimento della capofila, assestandomi nuovamente sui 4'30".

Si ritorna sull'asfalto, e sono quasi sfinito... però è gara sociale... siamo più di venti e ci sono ancora troppi miei soci che normalmente mi stanno davanti in gara... nel penultimo rettilineo finale, mi giro.. da lontano sento qualcuno che abbaia "woff woff woff... ti prendo"... E' l'Onofrio... ecco... pure la volata mi tocca fare... non mi lasciano mai arrivare tranquillo!!!


Arrivo col tempo di 40'21" e la media di 4'19"... Ero contento di aver fatto una gara così "veloce" sapendo che poi le settimane a venire sarebbero state un po' incasinate per gli allenamenti per via del lavoro e del piccolo... ed infatti corsetta il primo marzo e l'otto marzo... poi più nulla!!!

15.7.18

Spingi, corri e pedala 2018

Quarta partecipazione consecutiva alla Spingi, Corri e Pedala, che si è svolta stamattina nel comune di Cuveglio, torno a correrla dopo due anni (l'anno scorso ero in versione video-amatore).

Arrivo puntuale alle 8.15, faccio per parcheggiare nel prato di destra ma è chiuso, quindi mi dirigo un po' più avanti a sinistra... Scendo e sono già in tenuta gara, con la canotta arancione di due anni fa, saluto ai runners, prevalenza di verbanelli e dopo quattro chiacchiere in sei andiamo a berci un caffè.

Torniamo in tempo per la distribuzione dei numeri di gara e la pesca di podisti e ciclisti, vengo estratto nella squadra numero 8, con Enzo e Graziano, ma, novità delle novità, correrò assieme allo Stefano...

Per chi si è perso la scorsa puntata, nel 2016 ero in testa e lo Stefano mi aveva superato a duecento metri dal traguardo, ed allora, come ha detto la Graziella, se non riesci a battere i nemici, devi farteli amici.

Qualche minuto dopo le nove e partono le handbikes, noi ci concediamo una foto sul tappeto rosso, dove dobbiamo rimanere senza una scarpa e metterla dopo aver effettuato il cambio.


Il tempo stimato del cambio è intorno ai quindici minuti, forse qualcosa in meno, e difatti alle 9.20 qualcuno annuncia che è in arrivo la numero 14; con enorme sorpresa arriva Enzo con il numero 8, che sfreccia via, facendo registrare una super prestazione di 13'31". Mi metto velocemente la scarpa, faccio la curva larga per dargli il cinque e poi via in discesa con a fianco lo Stefano.

Faccio una partenza un po' a razzo, qualche metro di sterrato e poi il piattone della ciclabile; anche se so che non riuscirò a tenere quel ritmo, spingo a 4'26" per un chilometro buono, per poi rallentare un pelo quando iniziano le salite...


E proprio sulla salita del cimitero, quando il ritmo si assesta ai 5'00", senso un qualcosa che non torna, sento che non dovrei girarmi, ma mi giro lo stesso e vedo in lontananza, anzi a meno di cinquanta metri, la sagoma dell'Alessandro (al cambio era indietro di 1'15" circa).

Ci supera quando rientriamo nel bosco, il suo ritmo non è insostenibile, ma pian piano si allontana di una cinquantina di metri; al terzo chilometro, la lunga discesa ci permette di spingere ancora un po', anche se non ce la faccio più, seguo come un'ombra lo Ste, rasentando i quattro al mille, fino all'imbocco della ciclabile e dell'ultima salita di giornata.

Foto by Graziella
Riesco a rimanere aggrappato con le forse residue sotto ai cinque e nell'ultimo tratto di piano, vado in volata per dare il cambio, in seconda posizione di staffetta con circa 1'15" di ritardo, al Graziano.

Una bottiglietta d'acqua e mi sdraio sul prato ad aspettare che tutti i podisti diano il cambio a tutti i ciclisti; poi verso la macchina ad aspettare il passaggio di Graziano con l'incitamento "vai a tutta".

Cambio veloce e poi in zona "area festa della polenta" ad aspettare le premiazioni della gara.

Enzo, io e Graziano ci classifichiamo in sesta posizione con il tempo totale di 1h05'09" mentre con il tempo di 21'07" mi classifico in 8a posizione tra i podisti.


Come ogni anno, giornata conclusa con mega-tavolata coi verbanelli. Contento per la splendida giornata trascorsa e per aver corso assieme allo Stefano, che praticamente mi ha tirato per tutta la gara e mi ha fatto tirar giù un minutino dal tempo che avrei fatto da solo...

Però, visto che anche stavolta, il mio sogno di concludere la mia frazione al primo posto è stato infranto dall'Alessandro (mannaggia a lui!), per l'anno prossimo il rimedio io e lo Ste lo abbiamo trovato: correremo in tre... se non riesci a battere i tuoi nemici, devi farteli amici ;-)


15.4.18

TER e TOR

Giornata intensa con pochi chilometri di corsa e tanti chilometri di su e giù (o destra e sinistra)... In mattinata aiuto gara alla manifestazione Run for Parkinson's di Ternate, organizzata dall'amica Lidia Sbalchiero e Associazione Parkinson's Insubria di Cassano Magnano, a cui abbiamo fornito il nostro contributo per la parte "percorso" e nel mio caso "allestimento, iscrizioni e smantellamento".


Quindi sveglia alle 5.30... operativo sul campo alle 6.40 fino alle 14.15... Il Gps è servito per il cronometraggio della gara lunga, vinta dall'amico Antonio... quasi tre chilometri in un'ora e un quarto...


Tanti gli amici venuti a farmi visita al banco iscrizioni, qui sopra alla partenza del percorso lungo, mentre qua sotto alla partenza del percorso corto.


Alla fine il risultato in termini "quantistici" è stato ottimo: più di 730 iscritti, come la passata edizione e con più gare in concomitanza.

Quindi il pomeriggio, vado di recupero Elia per la seconda edizione della Papi Run, organizzata dall'associazione Tornavento Vive. Purtroppo la giornata, dove le previsioni del tempo fino alle dieci di mattina davano sole, volge al peggio ed inizia a piovere. Comunque un centinaio di papà e bambini sono al via per questa simpatica gara di coppia.


Percorso che parte dall'oratorio di Tornavento, dove c'è il ritrovo della Cardacrucca per intenderci, e prosegue sulla strada asfaltata per poi dirigersi verso la dogana austroungarica e al giro di boa; qui dopo 900 metri si ritorna verso l'oratorio, passando nuovamente sulla strada sterrata tra i ciliegi in fiore.

17'03" per completare i 1830 metri del tracciato (primo mille fatto a 8'33"), tutto fatto a scatti, sorpassi e controsorpassi, con tentativo di volatona finale. Medaglia, te e succo di mela strameritato.



11.3.18

Camminata delle Baragge - Memorial Rita Teruggi 2018

Questa mattina gita fuori porta (come si dice in gergo) in quel di Novara, causa una delle tante pause che quest'anno punteggia il calendario del Piede d'Oro. La scelta, tra le tante gare di questo 11 marzo è caduta sulla tappa della Gamba d'Oro, la Camminata delle Baragge - Memorial Rita Teruggi, circuito che avevo saggiato l'anno scorso per una serale a Gattico ad agosto.

Il meteo non è dei migliori, anzi, e pure l'aria fresca non scherza (circa otto gradi), però almeno non siamo soli: altri 450 runners, più una ventina di cardatleti, sono pronti a dare battaglia per le strade e i sentieri di Fontaneto d'Agogna.


Rassicurato dagli organizzatori i giorni precedenti alla gara, (avrebbero limitato i tratti di bosco) alle 9 in punto partiamo dalla piazza principale: il primo tratto è pianeggiante e su asfalto che costeggia l'abitato di Fontaneto, poi una svolta a destra al secondo km ed inizia il tratto su sentiero, verso la località Balchi, dove passiamo sotto il viadotto dell'autostrada. Qui comincio a salutare alcuni runners che se ne vanno (Alessandro ed Andrea) e vengo raggiunto dal Claudio e dal Davide.

Al km 3,2 inizia la salita, abbastanza impegnativa perché le forti piogge l'hanno resa abbastanza scivolosa ed è una via di mezzo tra una salita ed un torrente; però sono 500 metri in tutto ed il percorso spiana per due chilometri dove ci troviamo a superare il cavalcavia dell'autostrada e a passare il successivo punto di ristoro (km 5,5).

Al km 6 ritorniamo nel bosco, e qui inizia il tratto più impegnativo della gara: è un sentiero largo due metri, non in piano e le precipitazioni l'hanno trasformato in una fanghiglia scivolosa. Ci sarebbero volute le scarpe da trail, però con qualche accorgimento, come spostarsi rapidamente da una parte all'altra o trovare la zona più in piano, questa parte di tracciato si rivela anche la più divertente, ed in men che non si dica ci ritroviamo al km 7,5 dove inizia una lunga discesa su strada asfaltata.

La corro quasi tutta e riesco a toccare la media di 4'14" al km; senza strafare però, qualche sparata e qualche rallentamento. Poi il piano, meno di un chilometro di strada asfaltata che ci riporta verso il centro di Fontaneto, con l'ultimo tratto di prato per sbucare nella piazza principale.

Ottima gara, chiudo in 52' e rotti con una media di 5'18" (siamo in lento miglioramento)... Cambio veloce e poi in zona ristoro a prendere un po' di te e fette biscottate con Nutella. 


Cardafoto ignorante/benessere sotto la struttura al coperto del ristoro e dopo le premiazioni, con il Ricky e mamma verso casa.

Buona gara e come mi dicono in tanti, si comincia a vedere la luce fuori dal tunnel; ottima l'organizzazione della gara da parte della Pro Loco di Fontaneto d'Agogna: con un tempo da lupi così il percorso ha tenuto perfettamente e non era pericoloso, il chilometraggio era perfetto (9,82 km sul mio Gps) e all'arrivo siamo stati omaggiati con un pacchetto di tagliatelle da 250 grammi "km zero" ed un ricco ristoro per la modica cifra di 2€.

4.2.18

ALL'ARANCIOLONA FO NOVANTA

Prendo spunto da una frase di mister hastagh, sulla paura di scivolare nel tratto finale dell'Aranciolona, l'ultimo tratto di sterrato che era più che altro un mix di scivolosa fanghiglia infingarda. Paura di cadere, paura di non riuscire a correre come si vuole, paura di non riuscire più a correre... Conti alla mano, oggi scadeva il giorno 90 in cui non indossavo un paio di scarpe da running (ho fatto nuoto, sci, bicicletta e pedalato pure alla visita medico sportiva)...


Ero partito con l'idea di fare il percorso corto tranquillo, cioè camminando a passo spedito, facendo foto e video agli amici che mi avrebbero passato, ma poi, dopo la foto iniziale, ho deciso di meritarmi una scorrazzata lungo l'Olona a passetto di corsa.


Quindi alle 9.03 puntuali (alle 9.30 sarebbero scattati i 91 giorni) pronti, partenza e via! Pochi metri e il gruppo si sfoltisce, rimaniamo io, la Francesca e l'Ivan per un chilometro. Rispondo pure ad una signora che mi chiedeva che gruppo eravamo (evidentemente vedersi venire incontro quasi trenta casacche viola-bianche e verdi fa un certo effetto)... Poi l'Ivan se ne va e rimaniamo io e Francesca, primi mille un po' allegri a 5'06" e 5'13" e terzo di studio, dove pensiamo alla tipa che si fa 2 ore e 30 di pausa pranzo...

Al terzo chilometro e mezzo decido saggiamente di voltare a destra per il percorso corto, anche perché qualche doloretto comincia a farsi sentire (un po' anche per l'inattività) e quindi mi riporto sulla via del ritorno (4km del corto, 9km del percorso medio e 14km del lungo). Le medie si stabilizzano tra il 6' e il 6'30", ma va bene così...

L'ultima parte di gara fino alla salita finale la corro con un cinquantenne (compiuti quest'anno) parlando di indurimento muscolare, di mezze, di mancanza di ferro e di alimenti che ne contengono.


Sull'ultima salita, a 42' faccio un rapido calcolo, non vedendo arrivare i miei e capisco che riuscirò a non essere doppiato. All'arrivo esulto per una fantomatica vittoria di giornata ( e per la foto dell'Alessandro) ignaro del fatto che i cardaragazzi terribili Federico, Gabriele e Giulio mi sono stati davanti di una decina di minuti.

Neanche il tempo di andare a bere un goccio di thè e mi metto al lavoro per tirare giù i tempi di giornata e la posizione dei miei, con l'aiuto dell'Alessandro che scatta foto a ripetizione.

Anche questa volta son contento di vedere arrivare i miei amici, stravolti, ansimanti e con le facce sudate, mentre io "non sono neanche sudato" (è la frase che mi hanno detto alla visita medico sportiva dopo 8 minuti di pedalata).


Ottima gara comunque l'Aranciolona, organizzata dagli amici del Podismo e Cazzeggio: a tutti i partecipanti un sacchetto di arance e ristoro a volontà (anche con pasta e fagioli, vero Gabry?) che per 3€ è tanta roba. Ovviamente da rifare anche l'anno prossimo, magari un po' più in velocità. 

Per il resto, ancora una volta, Soxjdownhill is back!!!



29.8.17

6a Penziamo

L'ultima domenica di agosto, da qualche anno, corrisponde con la trasferta elvetica a Chiasso. Quest'anno è la sesta edizione ed io dovrei averne fatte già tre, se non quattro.

La sveglia non suona prestissimo, anche perché la gara competitiva parte alle ore 10.30 e Chiasso e più vicino di Gallarate e in meno di mezz'ora sono li.

Parcheggio ed intravedo già facce note, mi dirigo in zona iscrizioni e incrocio le due Cristina: Clerici e Grassi, Raffaele e Stefania, e i Runner Varese Gabriele e Daniele.

Faccio una decina di minuti di riscaldamento, anche con un giro in pista: qui incontro l'Italo (mio fotografo ufficiale) quattro chiacchiere e in zona partenza saluto il Carmine e la Katia.


Partenza a razzo, macino giù a 4'25" tenendomi a distanza dalla Katia e in compagnia della Cristina...mi passa anche la Stefania, e al km uno collasso a 5'25"... tanto che il Soc, mi passa e mi dice che mi vede un po' appesantito...


Piano, rampa del Penz, boschi, discesa e poi l'incrocio dove saluto la Clerici e il Raffaele (urlandogli che aveva sbagliato strada)... salita di asfalto e mi prendono i pacer dei 6'00"...

"Se ci molli torniamo indietro a prenderti", ed io "grazie, forse oggi riesco a finirla sotto l'ora"... aggiungendo poi "però le altre quattro volte ci avevo messo molto meno..."

Risate e si rimacina a 5'30"... manca poco, foto di Italo...

I Pacer in giallo sullo sfondo

Arrivo... sdraiati sul prato... quattro chiacchiere con Raffaele e con l'organizzatore Davide.


Poi doccia, pranzo, birra, premiazioni, applausi, stanchezza, macchina, casa, lago e serata con gli amici...


Sempre bella la gara di Chiasso, bella tosta... oggi ha pure visto l'esordio delle Vomero 12, quindi si è andati un po' "schisci" (ci navigavo un po' dentro)... Partenza e arrivo in pista, tratto boschivo dove si respira un po', salitone in sterrato, su asfalto e discesa tecnica sui sassi... C'è tutto, quello che è mancato sono io :-D

15.10.16

COSE dell'altro MONDO

Qualcuno mi avrà sicuramente dato per disperso, qualcuno mi ha intravisto e non ci ha capito niente, qualcuno invece mi ha visto anche dove non c'ero. Sta di fatto che dopo la garetta di Jerago, ho latitato dal mondo delle corse.
Non è che non ho fatto niente... ho solo organizzato settimana l'altra la Cardacrucca e tra preparazione del percorso, gestione del blog e sito, giorno gara e settimana seguente a postare classifiche e video fino all'una di notte, lo spazio per le amate corsette si è ridotto a zero.



Qui con i due vincitori di giornata, Landoni e Fabio Caldiroli. Comunque la mia corsetta l'ho fatta, prima della partenza della gara a posizionare il cartello dell'ultimo chilometro... cioè tipo... in tuta e felpa che poi ho tolto prima di effettuare le iscrizioni perché avevo le scalmane...

La seconda a Cavaria, dove mi ero deciso a fare il percorso corto, per via della caviglia che mi da ancora un po' noia... La gara è andata bene, ammesso che non ho capito dove siamo partiti e ho corricchiato fino al cavalcavia...


Sotto i 5 al chilometro per quattro chilometri, anche se dopo 5 metri di riscaldamento sono riuscito, nell'unica buca sull'asfalto di tutto il territorio di Cavaria, a ristortarmi nuovamente la caviglia (e mi sa che ci vorrà un mesetto per rimettermi a posto).

Quindi in attesa di rimettere le scarpe ai piedi (ovviamente ad Albizzate farò il corto), il podista che non può correre si tuffa nei ricordi, nei tempi e nei personal best. Così, per tirarsi un po' su col morale, sito Fidal, con inizio la tabella dei 400 metri (con annessa lacrimuccia sul 56"45) e fine sul salto in lungo, quello ventoso ed ancora oggi record per la Cardatletica...

Mah... cosa vedono i miei occhi??? 2 ore 5 minuti e 16 secondi alla Mezza Maratona di Alassio??? Con annesso PB??? Sono un po' confuso, io ad Alassio non ci sono mai stato, non so neanche dov'è!!! I miei amici invece sono convinti che c'ero, mi hanno mandato pure le foto dove festeggiavo... Sono molto confuso!!!


25.9.16

REWIND

Visto che sono rimasto un po' indietro con le cronache, andiamo di rewind... boh, magari all'inizio non capirete... ma poi leggendo tutto  non capirete ugualmente :-D

Una corsa per Andrea - 9,73 km in 52'34" - 5'19"

Stamattina, complice il giro del lago di Varese e la sua distanza, per me, astronomica, ho partecipato ad una gara in zona Elia (anche se lui era a casa a dormire). L'invito, di quelli che non si possono rifiutare, è dell'amico Riccardo e giunto alla partenza un'oretta prima, ho visto alcune facce conosciute, ma molte persone del posto.
La gara, fortemente voluta dall'associazione "Insieme ad Andrea si può" ed organizzata egregiamente insieme al comune di Jerago con Orago e dall'Asd Gioco Sport, ha visto la partecipazione di un centinaio di atleti sul percorso lungo del tracciato (2 giri) e la folta partecipazione al singolo giro, con oltre duecento persone.
Appena sbarcato dalla gialla, subito a scambiare quattro chiacchiere con il Ferdy, che arriverà secondo, poi con il Teo, che arriverà primo, e poi con il Riccardo "Cipollini" che metterà tutti in riga, facendo da apripista con la bici.
Aspettando la partenza, scambio altre chiacchiere con il Biagio e il Marino, che ovvio mi arriveranno tutti davanti...
La mia gara si svolge principalmente in quattro fasi:

  1. PARTENZA A CANNONEEEEE: Primo chilometro a 3'59", secondo a 4'19"... mi sento in forma, galvanizzato... l'unica cosa che mi preoccupa un po' e che i primi due chilometri sono il leggera discesa...
  2. RESISTI SOXJ RESISTI: tratto di salita ai 5'13", ma resisto fino a completare il primo giro e oltre ai 5'10" di media...
  3. STRINGI SOXJ STRINGI: sarà il caldo, sarà il freddo, sarà la colazione, sarà la cena di ieri, sta di fatto che oltre a fare due o tre soste non vedevo l'ora di arrivare al traguardo
  4. DRITTO PER DRITTO: arrivato e neanche passato dal ristoro... dritto verso la casetta di legno... poi mi sono sentito più leggero...
La caviglia OK, il fiato finito al chilometro 4,5 (poi sono andato d'inerzia in discesa)... avrei concluso comunque sempre sopra i 5'... Positivo, in ripresa...
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Mercallo dei Sàss - 9,62 km in 1h01' - 6'21"

Io ci ho provato... primo chilometro a difendermi, complice la leggera discesa, ai 4'51", ma poi la caviglia faceva un po' male, o meglio, la paura di piegarla anche solo qualche grado in più... Sono andato di freno a mano tirato... Sempre sopra i sei... sofferenza pura...
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Panzer Run - 7,24 km in 40'09" - 5'33"

Questa gara ha il sapore di rivincita: due anni fa ero li, in coda, ad aspettare il panzerotto... una coda immensa e poi quando questa è cessata, la triste realtà: il panzerotto era finito!!!

Articolo settembre 2014

Quindi quest'anno, l'obbiettivo era impossessarsi del mitico oggetto... Siamo circa un 120 podisti, tutti armati di luce frontale, chi un po' di più (tipo faro del porto) chi un po' meno (tipo il sottoscritto).
Io, Francesca e Teo siamo nelle retrovie... lasciamo sfuriare quelli la davanti, prendiamocela con calma... partenza e il Quad del Zanini sfreccia via e noi tutti dietro...

E' buio pesto e il terreno è molto sconnesso... dopo mezzo chilometro c'è pure un ragazzo con il tamburo che detta il ritmo in una cappelletta... A sensazione, tra il chiaro scuro, si evitano le buche e si saltano la pozzanghere, basta un attimo, un ciuffo d'erba e zac, il piede che si piega e nel buio riesco a vedere la suola della mia Cascadia (uh che bella)... Barcollo un po', mi assesto la caviglia e via si riparte, a botta calda, so già che poi farà un male cane, so già che è sempre lei nei premi... Continuiamo ad andare, è tutto un andirivieni, sembra di passare venti volte sugli stessi sentieri, ci troviamo sempre davanti il suonatore di tamburo... Mi attacco al Giordano, sfrutto un po' della sua scia (anzi della sua pila), poi riesco a sopravanzarlo ed ad andare all'inseguimento del gruppetto un po' più in avanti, usando la mia luce, quella che arriva da dietro e il lumino che arriva dal davanti...
Riesco a recuperare altre posizioni ed all'arrivo, passando dalla Gilda, mi fiondo sul ristoro prima (acqua e menta) e sulla canna dell'acqua a lavare via il fango e a rinfrescare la caviglia.
Serata passata in compagnia di birra, panzerotti e acqua e menta con il Teo e Francesca, poi un saluto al Marco, organizzatore della gara, un ultimo sguardo e un chi me lo ha fatto fare... sarebbe da fare un po' di pista ora, la caviglia ringrazierebbe (non si è gonfiata più di tanto)... ma il piede d'oro chiama...


22.7.16

SpingiCorriPedala 2016

Domenica si è svolta a Cuveglio la 26a edizione della SpingiCorriPedala. Per chi non conoscesse la manifestazione, è una staffetta tra handbike, podisti e ciclisti: i primi partono e percorrono su asfalto, un tracciato di circa 7 km, cedendo il testimone ai podisti che effettuano un percorso misto di circa 5 chilometri, che a loro volta lanciano i ciclisti che percorreranno lo stesso giro per due volte.
Quest'anno 14 squadre al via e mia seconda partecipazione, dopo quella dell'anno passato.


Arrivo un po' in ritardo, alle 9.02, per fortuna già cambiato visto che si stanno già assegnando i pettorali e i numeri: l'assegnazione delle coppie o triumviri è a sorteggio e la mia squadra è la numero sei, formata da Alessandro, Roberto e Io.

Finito il giro dei pettorali, ci scambiamo quattro chiacchiere di squadra e da li non realizzo molto bene, ma quando sento che l'Alessandro farà tipo una cronometro, associo i complimenti ricevuti per vittoria della sesta tappa al giro d'Italia di ieri, capisco che di fronte abbiamo un fenomeno.


Io e il Roby ci guardiamo una frazione di secondo negli occhi come per dirci: "qua facciamo una figura epocale". Però l'importante è divertirsi e dare il massimo; e come ho detto l'anno passato "...non importa arrivare primi o ultimi, l'importante è esserci"... 

Qui l'Alessandro si lancia con un pronostico (sulla falsariga dello "spingo a tutta"), "ci metterò circa 15 minuti". Pronti partenza e via... passo davanti al cronometro e lo vedo spento, riscaldamento con l'Emanuela, quattro chiacchiere e dopo un cinque minuti, ripasso davanti al cronometro che scandisce il tempo...


Siamo vicino al tappeto, dove sarà sistemata una scarpa... (il cambio va fatto con una scarpa tolta, la si infila e poi via)... Sento una voce "arriva il primo", guardo il cronometro, 9 minuti, "è il numero 6": faccio un passo e l'Ale sbuca dalla curva, tocco di mano al volo, cambio e via per la discesa...


Già qui il primo attimo di panico: area feste, due fettucce... sarà di qua? non vedo nessuno! E giù in discesa, sterrato, fettuccia e ciclabile a sinistra... Cerco di non andare troppo forte... venerdì in gara media di 5'25", faccio partire il Gps, mi ero scordato di ringalluzzirlo ed era andato in stand-by... Primo chilometro un pelo forte, 4'05"; ok rallento, si esce dalla ciclabile, strada, inizia la salita e prendo la strada di destra (bisogna ritornare indietro, giusto), salita (ok, come l'anno scorso), uno sguardo dietro, non c'è nessuno, salita, cimitero, discesa, vedo un uomo con la bandierina che mi indirizza verso il bosco, su e giù, col fiato corto, sono quasi cotto, ma sono davanti, si ritorna sull'asfalto, c'è pure la moto che mi fa da apripista...

Penso a Froome, "non andrò a sbatterci contro?", discesa, la moto si allontana e continua a guardare indietro come a dire "ma come va piano questo"... mi risparmio per l'ultima salita, ancora uno sguardo dietro e poi la davanti, curva a destra per la ciclabile, qualcosa non va, sono in testa, sento qualcosa, sesto senso, mi giro, eccolo...


Potrebbero esserci stati tremila iscritti a questa gara, ma all'attimo che mi sono voltato sapevo già chi avrei trovato là dietro... non posso dire "mai una gioia", perché una gioia l'avevo provata, ma questo qua se l'è legata al dito e non me la perdona più.

Il sorpasso avviene sulla ciclabile, lo guardo negli occhi e gli faccio pure un complimento carino... però anche lui è cotto come me, un minuto e quaranta mi ha recuperato e si mette la davanti di una decina di metri, come a dirmi "prova a prendermi"... Cambio in seconda posizione con il Roby, un attimo per rifiatare, guardo in giro per vedere se vedo l'Ale, ma non lo trovo... vabbé, dalla foto non era poi così difficile.


Vado alla macchina a bere qualcosa e poi ritorno, la bici della squadra dello Ste è prima, il Roby è quarto, ma ci sono due matti scatenati che vanno a fionda e al giro successivo, fanno la volata e la squadra 14 taglia il traguardo al fotofinish (una ruota) sulla squadra n°12.


La squadra dello Ste arriva terza, la nostra quinta, e alchè una piccola rivincita me la prendo con chi mi ha spezzato un sogno (primo al traguardo), dicendogli chiaramente: "è come la partita tra Germania-Italia, la tua vittoria non è servita a niente", e la sua controreplica è stata "per quest'anno potrei anche ritirarmi".


Poi riesco a trovare l'Ale (ero un po' stordito) e via col la foto di gruppo... Cambio, preso da mangiare e premiazione. Seconda mia partecipazione e secondo quinto posto... Quindi per non rompere con le tradizioni, ancora un brindisi con lo Stefano e l'Andrea:


e il pranzo con l'Atletica Verbano, ancora con Polenta e Cervo.

Che dire, ancora una volta una stupenda giornata di sport e di amicizia, e appuntamento all'anno prossimo.


16.5.16

2a HELIRUNNER RELAY RUN


Altra settimana tra pioggia,pigrizia e stanchezza e inanellato solo 5 chilometri in bici col piccolo venerdì (che andavo più veloce correndo) e quindi ho deciso di fare una cosa easy, corta, da una sparata e via... Anzi, questa staffetta diciamo che l'abbiamo prenotata da mesi, forse già da ottobre dell'anno passato... L'Alessandro, cioè il Marcandalli, che qui chiameremo Bone, per confondervi col l'altro Alessandro, il Mastri, mio compagno di avventura per il secondo anno, che sono costretto a chiamarlo Alessandro (avrei voluto chiamarlo Ale, ma il Bone sul pettorale l'ha chiamato Alessandro), ci teneva parecchio, e visto che l'anno scorso l'evento "gara" e il post "alla Pinetina" (non Appiano, ma Cascina Costa) è stato un successo, seppur alla prima esperienza, ci siamo ripresentati così sulla fiducia, ripagata alla grande, e ripagata dalla partecipazione dei runners, con le squadre che hanno sfiorato il centinaio, soprattutto per il fine benefico della competizione, e cioè la raccolta fondi per l'associazione Andrea Valentini, che quest'anno contribuirà alla realizzazione di una sala per la pediatria all'ospedale di Gallarate.

Ora però metterò qualche punto in più, anche se sono più affezionato ai punto e virgola, che capisco che magari sto primo pezzo l'avete letto un po' in apnea... Ed è proprio questo che ho provato ieri: con un riscaldamento blando, una partenza dove il cuore batteva all'impazzata...


Si, beh, non proprio questo genere di cuore, la mia visione era un po' discordante per il Riccardo, ma diciamo che era una raffigurazione un po' distorta, magari più una domanda tipo: "ma .....???"...

Ritornando, se no non si capisce niente, una partenza a fionda, dove avrei voluto spaccare il mondo, ma il fiatone si è fatto sentire quasi subito... Non ho mollato un metro però, sul vialone d'arrivo sono riuscito a prendere l'Elisabetta che è partita come una scheggia, con una volata prodigiosa (sto termine fa figo): risultato, 3'46" di media... di corsa, cioè, rantolando verso la gialla a prendere una boccata di Energate e poi ritorno in zona cambi: però lontano dal chip come diceva al microfono il Bone, che chiameremo "cambiamo il nome alla gara che è troppo difficile" per non confonderlo con il Bone organizzatore, per prendere il tempo dell'Alessandro, che fa un tempone pure lui ed è cotto quanto me, che da il cambio all'Aldo...


I giri corrono via veloci, al cardiopalma... al secondo giro, incitato dal Francesco, riesco a fare un volatone e a sfiorare i 2'33" di media, al terzo giro, fatto quasi tutta la gara a fianco della Stefania Sandri (che è nella staffetta delle seconde arrivate, Rita e Francesca, che conosco bene) e la volata non ce la faccio proprio a farla...
Ultimo giro (riesco a far fare un giro in più all'Alessandro) ormai devastato, ma con volata finale, degna del primo giro, e poi ad aspettare all'arrivo l'Alessandro, mentre cambiamo il nome alla gara che è troppo difficile, consiglia al Bone di cambiare il nome della gara perché si infarfuglia sul nome e pronunciarlo gli risulta troppo difficile...


Foto di gruppo e poi rifornimento al ristoro.... Foto delle premiazioni e dopo essermi asciugato al sole (manco ho sudato perché ero senza fiato e non ho quasi usato i muscoli), ho seguito i consigli del mio mentore 2, il Carlone (per chi avesse perso cognizione, il mio mentore 1 è cambiamo il nome alla gara che è troppo difficile) e doccia gelata sia!!!

Quindi pomeriggio in compagnia del Bone e di tutti quelli che si sono fermati al Pasta Party, con annessa lotteria finale e feste con palloncini... Grande giornata!!!

Per quanto riguarda la classifica finale, ci siamo piazzati al 29° posto su 93 squadre partecipanti, con 11 giri percorsi.



Per quanto mi riguarda, l'andamento della mia gara non è proprio piatto... il Soxj c'è!!!