31.7.16

DUNO e ABBIATE

Ultime gare e allenamenti prima della pausa estiva...
Giovedì sera, consueto allenamento di gruppo con gli amici dell'Atletica Verbano, per la ormai annuale Canonica-Duno, salitella su asfalto di circa 4 km da fare a tutta, per poi fare a tutta in discesa...
Terza mia partecipazione ed ogni anno vado sempre peggio.. dallo stellare 21'01" del 2012, all'incolore 23'06" del 2015, allo sconcertante 24'16" di quest'anno... Unica nota positiva la caparbietà di farla tutta correndo senza mai fermarsi...


Poi via in discesa, con il Jamba, il Luna e il Virgilio... facciamo tre taglioni e riusciamo a superare il Lumi... 14 minuti per la discesa che sembrava non finire mai con volata finale col Luna in ricordo del Mondiale del Maurone lanciato.


Infine l'ultima gara prima delle vacanze del Piede d'Oro, la corsa di mezza estate...
Diciamo che avrei voluto un acquazzone epocale, ed invece ha cominciato a tuonare verso fine gara ed è scesa solo qualche goccia di pioggia...
Partenza e dopo un chilometro di asfalto, ecco che si entra nel parco Pineta e si inizia a salire... Faccio una fatica tremenda, ma decido di non mollare e riesco a tenere dietro pure il Saggio fino al gazebo dell'intertempo... Poi un allungo con l'Enea e poi lui che se ne va ed io che rallento per rifiatare... la media si alza sopra i cinque, ma anche qui cerco di non mollare ed evitare di fermarmi...
Ultime battute di gara, un albero dimenticato a un metro e quaranta d'altezza e la salita, con la Ester che mi morde le caviglie... Arriva anche l'Emanuela ed allora si percorre l'ultimo chilometro assieme, con le prime gocce di pioggia che cadono...
Arrivo con una media ancora abbondantemente sopra i 5'... Pensavo un po' meglio, ma forse è questo lo scotto che bisogna pagare per ritornare in pista... ok, pazienteremo...

25.7.16

Sant'Anna di Besozzo

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E questa volta riesco a fare pure un minimo riscaldamento, con il Francesco prima e con il Beppe poi. Sant'Anna di Besozzo, la notturna del Piede d'Oro per eccellenza, tanti ricordi... quel 3'59" di media quando non esistevano ancora i Gps, le salite ripide e le discese da fare a manetta...
Quest'anno qualcosa è cambiato, si è voluto fare un tuffo nel passato con qualche modifica qua e là... partenza con curva a novanta dopo 100 metri, poi verso il municipio facendo le scale della Su par ul sass... anche se di scale ne ho fatte poche... sono passato sulla rampa centrale, altre scale, discesa e poi la salita, quella storica di tanti anni fa... Affiancato e superato dal Raffo e Peter che andavano a superare il Saggio, sulla discesa io e il Saggio che ci prendiamo la rivincita... Due chilometri a manetta e fiato finito... mollare solo i freni in discesa, verso Cardana, dove non so come riesco a sterzare a sinistra facendo il pelo al muro...

Foto by Paolo Marzarotto
Un ultimo scattino verso il Francesco per dirgli che non ce la faccio più e poi pian pianino verso l'arrivo... m'immagino già la mia discesa che porta alla piazza del centro, ma non c'è... c'è la discesa e la salitina di Bogno e l'ultimo tratto in piano verso l'arrivo... foto del Paolo, rallento, mi lascio sfilare da due runners e arrivo... sotto i 5' al chilometro.

Foto by Nuova Atletica Samverga
Poi salta fuori sta foto del Trail del Takery di 8 giorni fa... mi verrebbe da dire Soxj vs Saggio 1-1, ma forse la verità è la leggera sfocatura che via via si sta attenuando, forse stavolta è la volta buona...

22.7.16

SpingiCorriPedala 2016

Domenica si è svolta a Cuveglio la 26a edizione della SpingiCorriPedala. Per chi non conoscesse la manifestazione, è una staffetta tra handbike, podisti e ciclisti: i primi partono e percorrono su asfalto, un tracciato di circa 7 km, cedendo il testimone ai podisti che effettuano un percorso misto di circa 5 chilometri, che a loro volta lanciano i ciclisti che percorreranno lo stesso giro per due volte.
Quest'anno 14 squadre al via e mia seconda partecipazione, dopo quella dell'anno passato.


Arrivo un po' in ritardo, alle 9.02, per fortuna già cambiato visto che si stanno già assegnando i pettorali e i numeri: l'assegnazione delle coppie o triumviri è a sorteggio e la mia squadra è la numero sei, formata da Alessandro, Roberto e Io.

Finito il giro dei pettorali, ci scambiamo quattro chiacchiere di squadra e da li non realizzo molto bene, ma quando sento che l'Alessandro farà tipo una cronometro, associo i complimenti ricevuti per vittoria della sesta tappa al giro d'Italia di ieri, capisco che di fronte abbiamo un fenomeno.


Io e il Roby ci guardiamo una frazione di secondo negli occhi come per dirci: "qua facciamo una figura epocale". Però l'importante è divertirsi e dare il massimo; e come ho detto l'anno passato "...non importa arrivare primi o ultimi, l'importante è esserci"... 

Qui l'Alessandro si lancia con un pronostico (sulla falsariga dello "spingo a tutta"), "ci metterò circa 15 minuti". Pronti partenza e via... passo davanti al cronometro e lo vedo spento, riscaldamento con l'Emanuela, quattro chiacchiere e dopo un cinque minuti, ripasso davanti al cronometro che scandisce il tempo...


Siamo vicino al tappeto, dove sarà sistemata una scarpa... (il cambio va fatto con una scarpa tolta, la si infila e poi via)... Sento una voce "arriva il primo", guardo il cronometro, 9 minuti, "è il numero 6": faccio un passo e l'Ale sbuca dalla curva, tocco di mano al volo, cambio e via per la discesa...


Già qui il primo attimo di panico: area feste, due fettucce... sarà di qua? non vedo nessuno! E giù in discesa, sterrato, fettuccia e ciclabile a sinistra... Cerco di non andare troppo forte... venerdì in gara media di 5'25", faccio partire il Gps, mi ero scordato di ringalluzzirlo ed era andato in stand-by... Primo chilometro un pelo forte, 4'05"; ok rallento, si esce dalla ciclabile, strada, inizia la salita e prendo la strada di destra (bisogna ritornare indietro, giusto), salita (ok, come l'anno scorso), uno sguardo dietro, non c'è nessuno, salita, cimitero, discesa, vedo un uomo con la bandierina che mi indirizza verso il bosco, su e giù, col fiato corto, sono quasi cotto, ma sono davanti, si ritorna sull'asfalto, c'è pure la moto che mi fa da apripista...

Penso a Froome, "non andrò a sbatterci contro?", discesa, la moto si allontana e continua a guardare indietro come a dire "ma come va piano questo"... mi risparmio per l'ultima salita, ancora uno sguardo dietro e poi la davanti, curva a destra per la ciclabile, qualcosa non va, sono in testa, sento qualcosa, sesto senso, mi giro, eccolo...


Potrebbero esserci stati tremila iscritti a questa gara, ma all'attimo che mi sono voltato sapevo già chi avrei trovato là dietro... non posso dire "mai una gioia", perché una gioia l'avevo provata, ma questo qua se l'è legata al dito e non me la perdona più.

Il sorpasso avviene sulla ciclabile, lo guardo negli occhi e gli faccio pure un complimento carino... però anche lui è cotto come me, un minuto e quaranta mi ha recuperato e si mette la davanti di una decina di metri, come a dirmi "prova a prendermi"... Cambio in seconda posizione con il Roby, un attimo per rifiatare, guardo in giro per vedere se vedo l'Ale, ma non lo trovo... vabbé, dalla foto non era poi così difficile.


Vado alla macchina a bere qualcosa e poi ritorno, la bici della squadra dello Ste è prima, il Roby è quarto, ma ci sono due matti scatenati che vanno a fionda e al giro successivo, fanno la volata e la squadra 14 taglia il traguardo al fotofinish (una ruota) sulla squadra n°12.


La squadra dello Ste arriva terza, la nostra quinta, e alchè una piccola rivincita me la prendo con chi mi ha spezzato un sogno (primo al traguardo), dicendogli chiaramente: "è come la partita tra Germania-Italia, la tua vittoria non è servita a niente", e la sua controreplica è stata "per quest'anno potrei anche ritirarmi".


Poi riesco a trovare l'Ale (ero un po' stordito) e via col la foto di gruppo... Cambio, preso da mangiare e premiazione. Seconda mia partecipazione e secondo quinto posto... Quindi per non rompere con le tradizioni, ancora un brindisi con lo Stefano e l'Andrea:


e il pranzo con l'Atletica Verbano, ancora con Polenta e Cervo.

Che dire, ancora una volta una stupenda giornata di sport e di amicizia, e appuntamento all'anno prossimo.


17.7.16

TRAIL di TAKERY 2.0


Venerdì sera, un venerdì di mezza estate che sembra autunno, e come disse la Stefy "non fai poi così tanto freddo per essere in Valtellina". Seconda edizione del Trail di Takery, organizzato dalla Nuova Atletica Samverga e la gioia di non trovare le zanzare a fare banchetto coi runners... 



Iscrizioni, distribuisco, anzi no, ricevo il cash e poi di corsa a cambiarsi e a fare un minimo riscaldamento, perché è meglio non sprecare quella poca energia residua che mi resta. Linea di partenza, dubbiosa, e poi il via, a pensare che se si entra nei cento c'è anche un asciugamano, e dopo qualche metro, sempre alla Stefy, lancio "i fazzoletti se ne sono già andati...".



Però dai, primi chilometri di su e giù e sto addirittura sotto i 5' al chilometro; forse per il percorso spettacolare, che non ti lascia mai un attimo di respiro, salite, discese, curve a gomito, ostacoli sul percorso, rami bassi, insomma, un vero trail (mancano solo le pozzanghere di fango)...

Saluto la Chiara nascosta in un angolino, e poi si resiste fino ad arrivare alla temibile salita di giornata... ma un chilometro prima ecco due cavalcavia: il primo con la corda per arrampicarsi, il secondo solo una rampa di 6 metri al 50%... roba da poco...

Facciamo coppia io e l'Alessandro (ci confortiamo a vicenda), fino ad un momento in cui cala il silenzio... "ecco ci siamo" e si staglia là, il canapo con la salita 30 metri al 60% (spariamo una pendenza a muzzo)... E qui ancora come l'anno scorso, ancora in ripresa dopo l'infortunio, la faccio a manetta, con quelli dietro che mi spingono sulla parte sinistra... 

Sbucato sul piano, col fiato corto, mi lascio andare, con riferimento lo Sghez, e cominciamo a macinare il morbido terreno, fino a recuperare sul Saggio. Da qui come l'anno scorso, mi ritornano le energie e riesco senonchè a mantenere una media di 5' al km... L'obbiettivo è sempre l'asciugamano e il ritorno sullo sterrato, mi fa capire che manca davvero poco...

Salita a fionda, sfrutto le ultime energie che mi sono rimaste... Supero lo Sghez, che mi aveva dato un po' sul misto e sul rettilineo finale, supero anche il Claudio... All'arrivo il meritato asciugamano, e sono così in coma che non prendo nemmeno il bigliettino dell'arrivo... dalle foto risalgo alla mia 63a posizione circa.


Effettivamente ho dato tutto e forse di più... avere il fiato sul collo del Saggio per tutta la seconda parte di gara mi ha fatto tirare su anche l'anima, e penso che la foto la dice tutta... battezzata "la più brutta foto che mi hanno mai fatto" (per via della mia faccia)...


Fotona di gruppo e rifornimento con menta, thè e biscotti e in attesa della premiazione e della salamella, un bella doccia gelata...


Premiazione dei gruppi, col Beppe che mi presta la maglia, poi birra e salamella, poi bis con panino con porchetta a parlare col Teo e coi propositi di rientrare in forma. Complimenti ancora coi cugini della Samverga.

3.7.16

XXI STRAROVATE


Prima sera di luglio, appuntamento ormai classico della Strarovate dell'amico Alessio, gara saltata solo una volta negli ultimi anni. La forma è quella che è, 40 km fatti nel mese di giugno, la testa è quella che è, aggrappata alla speranza di riuscire a rimettersi in moto...
Arrivo presto, ore 19.15... Tempo di fare quattro chiacchiere con il Francesco, tempo di ritirare il pettorale e fare altre quattro chiacchiere con lo Stefano e il suo libro "Correre nel vento" ... promessa di lettura e recensione e complimenti per il muro abbattuto dei 2 minuti.
Cambio in zona gialla, con la Simona, l'Andrea e il Sandro, poi ritorno per vedere la gara dei più piccoli... Foto con il Beppe e poi via, molto lentamente, verso la zona di partenza...


Breve riscaldamento e poi sulla linea di partenza: si aspetta qualche minuto, lo sparo e poi il via, in salita verso la Chiesa, per poi scendere. Parto tranquillo, cioè quasi, intorno ai quattro, e allo scollinamento son già li a rifiatare... 4'10" per poi ributtarsi a capofitto a 3'45" ed entrare nello sterrato...
Qui sono già a corto di fiato, tremendamente a corto di fiato... le gambe ci sarebbero anche, ma il fiato proprio no... Comunque tento di resistere e la media si alza gradualmente... 5', 5'30", 6', 6'14"... Mi fermo qualche metro a camminare sulla salita, saluto la Gilda che mi chiede se mi sono fatto male: "no, sto rifiatando un attimo", riprendo e il su e giù un po' mi aiuta. Mi passa l'Alberto e poi l'Eugenio e manca meno di un chilometro all'arrivo...
Penso a quanta fatica si fa a correre e a ritornare in forma, penso a come sarà il libro dello Stefano, penso ai dolori di chi non corre e di chi corre, con la differenza che correndo, sono un po' attenuati dall'adrenalina del post gara.
Inizia l'ultima salita e in fondo mi dico perché no... prendo la corsia esterna e la faccio di slancio (tanto ai piedi ho un paio di A5); qualche secondo per rifiatare e poi mentre sento in sottofondo la voce dello speaker, un'altro "perché no"...
Ormai questo tratto lo conosco a memoria... tra poco inizia l'asfalto, curva a destra e rettilineo finale in salita... e allora si, do tutto quello che ho (e vista la gara è molto) e inizio a far andare le gambe, sempre di più e sempre più veloce... Non so' se i runners li intorno se la sono presa a male, ma la punta toccata di 2'45" (16km/h) negli ultimi dieci metri forse è un punto di partenza... bastano una manciata di chiodi e il tartan al posto del pavé...