29.8.17

6a Penziamo

L'ultima domenica di agosto, da qualche anno, corrisponde con la trasferta elvetica a Chiasso. Quest'anno è la sesta edizione ed io dovrei averne fatte già tre, se non quattro.

La sveglia non suona prestissimo, anche perché la gara competitiva parte alle ore 10.30 e Chiasso e più vicino di Gallarate e in meno di mezz'ora sono li.

Parcheggio ed intravedo già facce note, mi dirigo in zona iscrizioni e incrocio le due Cristina: Clerici e Grassi, Raffaele e Stefania, e i Runner Varese Gabriele e Daniele.

Faccio una decina di minuti di riscaldamento, anche con un giro in pista: qui incontro l'Italo (mio fotografo ufficiale) quattro chiacchiere e in zona partenza saluto il Carmine e la Katia.


Partenza a razzo, macino giù a 4'25" tenendomi a distanza dalla Katia e in compagnia della Cristina...mi passa anche la Stefania, e al km uno collasso a 5'25"... tanto che il Soc, mi passa e mi dice che mi vede un po' appesantito...


Piano, rampa del Penz, boschi, discesa e poi l'incrocio dove saluto la Clerici e il Raffaele (urlandogli che aveva sbagliato strada)... salita di asfalto e mi prendono i pacer dei 6'00"...

"Se ci molli torniamo indietro a prenderti", ed io "grazie, forse oggi riesco a finirla sotto l'ora"... aggiungendo poi "però le altre quattro volte ci avevo messo molto meno..."

Risate e si rimacina a 5'30"... manca poco, foto di Italo...

I Pacer in giallo sullo sfondo

Arrivo... sdraiati sul prato... quattro chiacchiere con Raffaele e con l'organizzatore Davide.


Poi doccia, pranzo, birra, premiazioni, applausi, stanchezza, macchina, casa, lago e serata con gli amici...


Sempre bella la gara di Chiasso, bella tosta... oggi ha pure visto l'esordio delle Vomero 12, quindi si è andati un po' "schisci" (ci navigavo un po' dentro)... Partenza e arrivo in pista, tratto boschivo dove si respira un po', salitone in sterrato, su asfalto e discesa tecnica sui sassi... C'è tutto, quello che è mancato sono io :-D

28.8.17

CORRERE IN VACANZA

Atto I
Vacanze, All-inclusive, antipasti infiniti oltre alle classiche portate. Due giorni di supplizio e poi il purgatorio, alle 7 di mattina, alla ricerca del Luna Park e di un percorso tra viuzze e incroci.
Il GPS che si rifiuta di partire, due centinaia di metri persi e la sensazione di correre con un tacchino in spalla.
Rotonda e indietro, rotonda e indietro, ferrovia e ricerca del sottopasso...
Sembra di andare bene... sembra perché il GPS è fisso sui 6'28... Ritorno dopo una quarantina di minuti, fermandomi qualche via dopo e concedendomi una decina di metri di defaticamento.

Arrivo di GATTICO
Atto II
Sempre alle 7, vento che spazza tutto e tutti, percorso lungo mare quindi: pista ciclo pedonale e giù a macinare km... il primo pezzo addirittura sotto i 5, direzione sempre verso il fantomatico Luna Park...
Finisco la pista ciclabile e faccio per prendere il marciapiede per Riccione ed incontro il Duca.
Passati i primi secondi di esultanza, entra in gioco la psicosi: mia (mo mi tocca correre ai 4') e sua (mo mi tocca correre a 5'30")...
Senza parlarci ci accordiamo per un 4'45", con punte di 4'35", tracciando una linea, avanti e indietro come un trattopen rosso sul lungomare, quasi a segnare la fine dello svago e l'inizio dell'allenamento serio.
Foto al giro di boa e poi di ritorno alle rispettive partenze. Pure esercizi di stretching poi. 


Atto III
Ultima fatica vacanziera, lento andante a circumnavigare Fiabilandia. Forse ho sognato la volta precedente, ma la media rimane sopra i 5'30"...
Mi riprendo un po' sul lungolago, dove inseguo una bicicletta per seminare un runner andando ai 4'20"... poi stop, raggiunti i 5 km qualche esercizio ed una passeggiata defa... Si ritorna alle gare, se arrivo in tempo.


Atto IV
Viaggio infinito e la serale di Caidate salta... domenica Chiasso... seguirà il racconto...

17.8.17

TRIS nei sentieri di Gattico

E' passato poco più di un mese dal Trail del Takery, ufficialmente ultima gara e ultima volta che ho messo le scarpette da corsa, da li camminate, bici e piscina.
Promessomi di uscire nella giornata di Ferragosto, ho spostato il rientro al giorno successivo: dopo la giornata lavorativa e successivamente aver preso parte come videomaker al record del mondo del Ricky...


...mi sono diretto a Gattico, grazie all'info dell'Antonio e dell'organizzatore Omar...


Subito incontro molte facce varesotte: Sabi e Claudio, lo speaker Andrea con Lore, Francesco e Liliana, Paola ed Emanuela, Antonio e Stefano... M'iscrivo, svolantino e mi cambio... incredibilmente faccio pure dieci minuti di riscaldamento e sento già il fiatone.

Alle ore 19.45 in punto il via, i quasi trecento runners si suddividono nel percorso lungo di 6 km e nel percorso corto di 3 km, la deviazione è al primo chilometro e duecento metri.
A questo bivio ci arrivo già impiccato: complice la massa di runners che ti trasporta, riesco a scendere di poco sotto i 5... Il secondo e il terzo sono di stazionamento... 5'10" e 5'17", vengo sopravvanzato dal Davide, blogrunner come me... e visto che la mia fama mi precede, lei se ne va con lui ed io accuso il colpo, quasi un black-out... zero fiato, zero gambe...
Un sussulto ce l'ho dopo il terzo km... quarto il Gps e leggo 3'31"... ero in salita, mi galvanizzo, ma poi mi accorgo che erano i chilometri e la media è inesorabilmente sopra i 6'... 

Ma poi un sussulto, vengo raggiunto o supero, non mi ricordo, proprio la Lorena... 
Mi torna in mente la gara del 2012, la Baceno-Devero-Crampiolo, che si è svolta proprio in mattinata
Allora la Lorena mi superò nell'ultimo tratto di salita asfaltata: lei infortunata, ed io alla 27a ora sveglio...
Da qui inizio a riprendere il ritmo e sembra che la stanchezza e l'affaticamento se ne siano andati... comincio a spingere e il quinto chilometro lo chiudo a 5'46" mentre il sesto, con volata finale sulla curva parabolica, addirittura a 4'32" di media.


Da come sono messo, bevo un bicchiere d'acqua con quattro zollette di zucchero... poi foto di rito con l'Antonio, lo Stefano e il Marco... Cambio e in zona arrivo per la cena: panino, salamella e bottiglia di birra e mentre sono li che mangio, vinco pure uno dei quindici premi a sorteggio messo in palio dagli organizzatori.


Avevo promesso ad un po' di gente che sarei stato presente anche stasera ma, evidentemente, se sto scrivendo quest'articolo ora, vuol dire che ho bigiato alla grande... La sgambata di ieri non ha lasciato dietro devastazione totale, ma partendo per le vacanze domani, ho avuto un po' di cose da fare.

Ringrazio Omar e gli organizzatori per la bella manifestazione, sperando che nel corso degli anni acquisti sempre più partecipazioni; il percorso era bello tosto, sarebbe piaciuto correrlo al limite, ma oggi il mio limite era questo e sono contento così...

Il Boia (Trail) si avvicina...

15.8.17

STRASOXJ 1.0

Era da tempo che frullava nella testa un'idea, di quelle malsane senza senso... Una prima prova era stata fatta come allenamento per l'unico scarpone della mia vita, un mese prima di Pasqua 2011, con partenza differente e meno di due chilometri di tracciato, ma poi, spingendo mio figlio giù col triciclo al laghetto Cicogna e facendolo correre in salita, mi è venuta l'illuminazione...
Aggiungiamoci un altro po' di dislivello, almeno per portarlo sopra i 300 metri (così almeno è 1/3 vertical) e facciamola partire dal lago invece che dalla statale... aggiungiamoci pure tre amici che si fidano del Soxj (spero ancora adesso) e mettiamo le basi per un evento che nel 2027 avrà il suo apice.

Teo - Soxj - Lory - Lumi
Quindi al via, in ritardo come sempre, dal laghetto Cicogna, sulla prima salita verso la Fornace e il Ristorante Da Cionso, percorso che fu già un percorso ridotto (non asfaltato allora) di una gara del Piede d'Oro di tanti anni fa... Poi dal ristorante percorriamo la strada che fu teatro dal "Gran Prix della Montagna", gara del Piede d'Oro degli anni ottanta (3 edizioni mi pare), con il primo e unico tratto di piano e poi il via per l'interminabile salita.

La cappelle verso la Chiesa del Lazzaretto
Il primo tratto più impegnativo è la via Crucis che porta alla Chiesa del Lazzaretto;  opera interamente restaurata nel 1989 ad opera di Ermanno Abbiati, mentre la pavimentazione è stata rifatta dopo l'alluvione del 1995.
Volta a destra e comincia la vera e propria battaglia: sul tratto più impegnativo, con pendenze che superano il 40%, il Teo pianta giù una rasoiata prendendo una decina di metri di vantaggio sul resto del gruppo; questo tratto durissimo è una mulattiera, con tratti di cemento, tutta dritta.
Dopo un centinaio di metri, dove la strada costeggia il torrente Riazzo, svolta a destra ma il Teo si ferma sulla sinistra, dove è presente una fontanella per recuperare le energie; sfrutta il momento il Lumi che si porta in testa e allunga seguito ruota dalla Lory, il Soxj staccato di qualche metro e più indietro il Teo.
Al primo tornante si passa davanti alla prima cappella (sulla strada principale ce ne sono tre), la strada sale ancora ed al secondo tornante, mentre i primi due continuano sulla strada assolata, il Soxj si infila in un sentierino boschivo che porta al punto panoramico, cogliendo di sorpresa i due, mentre il Teo, lesto, si riporta in seconda posizione.
Il sentiero è stretto e ricco di insidie e complice uno scivolone del Soxj il Lumi si riporta in testa e prende un risicato vantaggio; all'arrivo del traliccio dell'Enel però si lascia distrarre dal panorama e scatta qualche foto, foto che gli fanno perdere la leadership a favore del Teo che lesto si inerpica sull'ultimo tratto.


Quest'ultimo tratto è il più massacrante di giornata: meno di cento metri con dislivello di quaranta metri in salita: la Lory, sfruttando le sue doti di agilità, si porta in vantaggio, ma nell'ultima rampa finale è colpita dalla sindrome di Bolt ed è costretta ad arrendersi, mentre il Soxj ed il Teo, a mani nude, si arrampicano sulle ultime rocce arrivando al traguardo al fotofinish.


Finita la salita, dopo essersi riposati un po' ed essersi concessi un aperitivo in quota, si scatta una foto ricordo (selfie ci pare anacronistico) e ci si prepara per la discesa. 


Qui il più lesto è il Teo che prende un piccolo margine sul Soxj, seguito dal Lumi ed una Lory un po' in difficoltà. Arrivati al traliccio, i tre sono indecisi se tagliare per il sentiero fatto in salita o esplorare quello che conduce alla seconda cappella; mette tutti d'accordo la Lory che si fionda sul percorso noto e spinge sull'acceleratore, seguita dal Soxj.

Foto di repertorio
Finita la via Crucis, si volta a destra e il Soxj si perde via un attimo cercando il cartello storico misteriosamente scomparso... ne approfitta il Lumi che affianca la Lory e va a tagliare il traguardo alla zone "docce", mentre il Teo recupera e passa il Soxj proprio sulla finish-line.

Meritata doccia, meritato pranzo al parco Lagozza e meritato post-spiaggia sul Lago Maggiore... ora in quel di Ferragosto si pensa già alla prima edizione e forse a qualcosa di più...

Note finali:
  1. Fortunatamente non abbiamo incontrato le vipere (mi ero dimenticato di dirglielo ai tre).
  2. Le prossime edizioni, oltre a me e al Lumi, parteciperanno solo donne; il Teo avrà il compito di selezionatore... 
  3. Ricky mi dispiace...
  4. Probabilmente per i maschietti si farà una Strasoxj "edizione invernale" quando nevica, con le A2 e qualche birra così per renderla più interessante.
  5. Peccato per l'assenza di Bolt... il treno passa solo una volta nella vita...
  6. Per le ragazze che si vogliono iscriversi all'edizione 2018, commentate pure qua sotto: i vostri commenti, per la privacy, non verranno visualizzati.
  7. Il mio sogno è raggiungere 400 partecipanti nel 2027 (Io, il Lumi e 398 donne), lo so... ma purtroppo per motivi logistici, ci dovrà essere un numero chiuso di partecipanti.
  8. Buon Ferragosto a tutti!!! Santificate di corsa la festa!!!


9.8.17

100 Pensieri veloci

Non è passata neanche una settimana dalla finale dei 100 metri piani ai mondiali di atletica di Londra: giornata che passerà alla storia per l'ultima apparizione di Bolt sulla distanza e per la vittoria di Gatlin.

Volevo scrivere un articolo a caldo, subito la sera stessa, ma nei giorni successivi una dichiarazione mi ha fatto riflettere...

Partendo dal presupposto che per me chi viene trovato positivo andrebbe squalificato a vita, attualmente la situazione è alquanto pittoresca: alcuni atleti, al primo caso hanno la decenza di ritirarsi, alcuni ottengono riduzioni di pena, alcuni ritornano e ci ricascano, alcuni adottano giustificazioni fantasiose.... 

[Gatlin da due anni a un anno per anfetamine prese per anni e prescritte dal medico e da 8 anni a 4 anni per crema al testosterone usata dal massaggiatore a sua insaputa] 

Però le parole da cui prendo spunto per questa riflessione sono niente di meno del presidente della Iaff, Sebastian Coe, 

«Non è stato scritto il finale previsto: non sono entusiasta che a vincere il mondiale dei 100 nel giorno dell'addio alle piste di Usain Bolt sia stato un velocista per due volte squalificato per doping» [fonte Gazzetta dello Sport]

Non capisco (ma lo capisco eccome), se la cosa "non entusiasmante" è l'essere squalificato due volte per doping o l'essere arrivato davanti a Bolt.

Gatlin, dopo gli ori di Atene 2004 ed Helsinki 2005 e la seconda squalifica per doping non si è materializzato dal nulla sulla linea di partenza dei 100 metri londinesi con il teletrasporto di Star Trek, ma forse dal 2010 ha partecipato a qualche piccola competizione importante:

Bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012 - dietro a Bolt-Blake

Argento ai Mondiali di Mosca 2013 - dietro a Bolt

Argento ai Mondiali di Pechino 2015 - dietro a Bolt

Argento alle Olimpiadi di Rio 2016 - dietro a Bolt

Quindi finché sei dopato e vinci medaglie a discapito degli altri, chi se ne frega, se le porti via a Bolt apriti cielo... 
Qualcuno invece ha scoperto dell'esistenza di Gatlin solo sabato sera...



Un appunto al presidente della Iaff, per farlo entusiasmare un po' di più, mi sento di consigliarglielo: ma metter giù una postilla nel regolamento che recita così: "A chi ha subito una squalifica per doping viene preclusa PER SEMPRE la possibilità di partecipare a Olimpiadi, Mondiali e rassegne Continentali" è davvero così DIFFICILE?

Dichiarazione da fonte Ansa: "Per combattere il doping è allo studio l’idea di far firmare agli atleti una specie di contratto”... ????? Boh...


Invece per il "non è stato scritto il finale previsto" non so se si riferiva all'infortunio dell'atleta canadese De Grasse o della presenza ingombrante in Coleman, secondo all'arrivo e dimenticato dal mondo...


P.S.: Al 9"58 ho tirato giù una bestemmia che ha tremato casa... Grazie di tutto Usain.