25.5.17

Heli Runner e Elia Run

Venerdì sera mi arriva una telefonata, una di quelle in cui non si può rifiutare... C'è stata una defezione, GINGER non ce la fa a tornare in tempo per la terza edizione della HELIRUNNER RELAY RUN 3.0, organizzata dal super ALESSANDRO MARCANDALLI...

Mi prendo la notte per pensare, una notte insonne, avrò dormito si e no due ore... Poi la mattina di corsa a prendere il piccolo Elia, a spiegargli che martedì ha la sua prima gara dell'anno...

"Corri con me Papuu?"...

Sarei fermo da due settimane... ho pure saltato la piscina ed ho fatto una sola uscita in bici... non posso fare la figura di farmi battere da un tappetto di poco più di 3 anni e mezzo...

Così messaggio su whatsapp e OK... Vado a tappare il buco di GINGER, che doveva correre con il MATTEO e il RICCARDO...

Ma almeno che tipa è??? Glissano, mi dicono solo che ha i capelli rossi...

Alla notizia, il Duca mi spedisce la foto di una bottiglia della bevanda Ginger e allora mi viene l'idea di vestirmi tutto di rosso... Spolvero la maglia dell'Ajax vinta alla serale di Besozzo di una quindicina di anni fa (anche se tifo per lo UTD) e mi presento così all'appuntamento domenicale.


FOTO di DARIO ANTONINI

Mi spiegano che il gruppo è "PASITO PASITO"... puntavano alla vittoria di staffetta mista, col TEO in netta ripresa e il RICKY alla prima gara ufficiale dopo l'infortunio...

Peschiamo a sorte e mi tocca partire come secondo... Partenza posticipata di una ventina di minuti e alle 10.50 il via...

Giro di un chilometro e mezzo, in senso orario (al contrario rispetto le due precedenti edizioni) e il TEO arriva agganciato al gruppo dei primi in 4 minuti e 30...

QUATTROMINUTIETRENTA!!!!! Ok, parto senza strafare, ma già alla prima curva il fiatone si fa sentire e mi lascio sfilare da innumerevoli podisti... Cambio sotto i 6 minuti col Ricky (5 e 59 - sarà l'unico) e via a bere qualcosa...



Ogni giro è sempre peggio ma non mollo... Al secondo giro, l'ALESSANDRO mi scambia per GINGER, al terzo lo speaker BONE mi scambia per KLUIVERT (figlio)... il sole sta facendo anche a loro dei brutti scherzi...

alla fine del mio quarto giro taglio il traguardo quando il tempo è finito da 40 secondi circa...

Facciamo un giro di riscaldamento... Sono leggermente cotto, ma la voglia di scherzare non manca...


Dodicesima staffetta su settantacinque... contento per essere stato tutti i giri sotto i 5 di media (4'08" - 4'28" - 4'36" e 4'45")... ovviamente palla al piede della staffetta, ma GINGER si è complimentata con me...

Quindi martedì mi presento, ancora una volta, con dolori dappertutto dovuto al troppo tempo senza allenamenti... Elia è caricato come una molla, al punto che quando è sulla linea di partenza, vuole che lo porti in spalla...



Lo carico ulteriormente, gli faccio vedere lo striscione dell'arrivo e gli dico che all'arrivo c'è la medaglia... Non vuole lasciarmi il dito e allora quando si parte non riesco a stargli dietro, frenandolo nella corsa...


All'arrivo niente medaglia (alcuni gadget)... la medaglia l'aveva presa a Mezzana, ma a Elia non sembra pesare, si gira e vuole correre ancora...

Facciamo qualche corsa nella strada che farà da partenza alla gara dei grandi... Partenze dal dosso e poi, quando lo sparo da il via al Giro del Varesotto, siamo già alle patatine col Ketchup...

7.5.17

RUN

Mercoledì mentre giocavo con Elia dai nonni, lo sguardo va a frugare dietro un portafoto, una piccola coppa, un po' impolverata:

1a Curem tra i Batalan - VENEGONO INF. - 7 maggio 1978


Cavoli (penso), di li a due mesi sarei nato, agitandomi nel pancione, non vedendo l'ora di uscire, di qui a due mesi (66 giorni per l'esattezza) non faccio un passo di corsa (sia gare che allenamenti)...

Cavoli (ripenso), domenica è proprio il 7 maggio, ed a 39 anni di distanza, non vedo l'ora di uscire a correre...

Indeciso o no, mi iscrivo alla Roccolo Run, organizzata dalla PAR di Canegrate, gara sociale per la Cardatletica: siamo una ventina e l'intenzione è di vedere come va, decidendo poi se optare per il percorso breve (5km) o fare il lungo (circa10 km).


I compagni mi incitano a buttarmi (cioè dicono che se inizia a piovere è senza dubbio colpa mia) e allora riscaldamento con Dario, Giovanni e Fabrizio e poi via nella pista d'atletica aspettando lo start del Bone.

Usciti dal campo, l'Ubi, organizzatore dell'evento, ci fa il tifo e pian pianino, districandomi dai semi camminatori, inizio a prendere il mio passo.

Tornando un passo indietro, nel giro di pista saluto l'Ale che farà la gara camminando: gli avevo promesso di farla con lui, ma il richiamo è troppo forte.



Diciamo che dopo una prima parte di gara all'attacco (5 al km), praticamente al chilometro 2,5 ho finito la benzina. Il piede non fa male ed allora vado d'inerzia con l'obiettivo di correrla tutta senza fermarmi.

Arrivato al settimo chilometro, dove oltre al fiato, anche le gambe non ne vogliono più sapere di correre, iniziano ad affiorare dolori dappertutto come se fossero mesi che non corro... a già, sono 70 giorni con oggi...

Per fortuna arriva il Claudio in mio sostegno e facciamo l'ultima parte di gara assieme, discorrendo dei nostri acciacchi come gente che corre da anni e forse ha bisogno di rifiatare un po'...

Giro di pista finale, con l'Alessandro che ci brucia e se ne va ed arrivo con l'onore di essere intervistato dal Bone.


L'obiettivo di giornata è raggiunto, il crono è solo di un quarto d'ora superiore al mio PB, il percorso gara, tutto su sterrato tra strade bianche e sentieri era l'ideale per non affaticare le gambe, la partenza e l'arrivo in pista fanno sempre bene, gli amici ti danno sempre un'iniezione di fiducia e l'organizzazione della PAR CANEGRATE è stata davvero ottima.

Ed allora in onore alla coppetta di Venegono, la maglietta dell'altra di Venegono che non ho potuto correre l'anno scorso (Marko ricordami la data).


In settimana attendiamo un altro responso, forse si dovrà stare fermi ancora un bel po' o forse no... Ora ho un po' di dolori dappertutto, ma almeno stanotte andrò a letto un po' più contento.