24.4.16

Corri e NON cammina a Cantello


Stamattina corsa inusuale a Cantello... assente da più di tre anni causa Elia e presenza alla Penz...iamo di Chiasso (che cadeva sempre l'ultima di agosto), mi presento in stato di grazia (dolore al ginocchio svanito miracolosamente ieri sera) all'ultima domenica di aprile, in piena raccolta dei famosi asparagi di Cantello.
Arriviamo un po' prestino... in effetti siamo a dieci minuti di macchina, tanto da constatare che anche qui tira un forte vento, nonostante il clima quasi estivo. Un saluto ai vari runners presenti, quattro chiacchiere con il Simone, reduce dall'impresa dei 100 km di Seregno e poi via in zona cambio auto... 
Opto per la maglietta tecnica a maniche corte sotto la canotta (anche se ho la pelle d'oca) e via per un breve riscaldamento, incrociando il Sandro e l'Alessio.
Mi sento in formissima e faccio un mezzo chilometro a fionda... poi una breve salita e vento in faccia, mi areno sull'asfalto e mi nascondo dietro un muretto per tirare il fiato.
Via in zona arriva: la partenza è sotto il gonfiabile... Controllo e noto che non ho il telefono (con annesso portatelefono con me)... Controllo rapido in macchina (era li), saluto alla coppia Whisky-Saggio, dove confesso che sto perdendo i colpi e poi via sulla linea di partenza... ma proprio sulla linea di partenza... sopra il tappeto... Tentano di mandarci indietro, due scambi di parole con la Rosanna (per me comincia a odiarmi con sta storia del metà percorso) e lo sparo.
Parto a fionda come non mai quest'anno, e riesco pure a resistere per un cinquecento di metri (a 3'35"), poi nel bosco comincio ad essere in debito d'ossigeno... mannaggia, le gambe c'erano... e dopo aver salutato il Riccardo, comincio a perdere posizioni su posizioni... Mi assesto intorno ai 5 al mille, sulla salita mi passa la Francesca e il Roberto, poi usciti sull'asfalto scambio quattro chiacchiere con il Luca... poi nel bosco mi passa l'Eugenia e la Valentina (ma siamo correndo o ci stiamo allenando?)
Poi basta perché praticamente mi superano quasi tutti, fino al settimo chilometro dove in un guizzo di orgoglio riesco a tirare ai 4'26", per poi ripiombare abbondantemente vicino ai sei...
Ma l'aria dell'arrivo mi ricorda l'ultima discesa... stavo parlottando con qualcuno dicendogli "siamo quasi arrivati", che un ragazzino mi passa sulla sinistra e accelera... ce l'avevo dietro, incollato dal secondo al terzo chilometro e non mi ero accorto di averlo superato...

Ora il runner... o meglio, il quattocentista runner ha poco tempo di pensare, ha poco tempo di agire... il Soxjdownhill quando vede una discesa non capisce più niente e va giù a fionda, e pensando all'hastag del Luca, quel #piuttostomuoiomalavolatanonlaperdo ... volata fionda sia... 2'03" di media per un mertitato 229imo posto (senza camminare neanche un metro).


Pago di questo risultato, completo la strepitosa prestazione con la conquista dell'ultimo brikkino di Latte Varese e fetta con pane e Nutella... dapprima ho avuto un dubbio che fosse latte e cioccolato, poi che fosse scaduto, poi ho avuto la rivelazione che l'interno del brikkino ora la fanno di colore marrone... (ho rassicurato il Riccardo).

Riccardo's Mom
Quindi foto coi campioni Roberto, Simone, Luciano, Riccardo e Fabio e poi di corsa a cambiarsi per non prendere freddo...

Carlito Cell
Ritorno e foto di rito con il fratello gemello del Carlone, gemello perchè andato ad una media gara scandalosa (3'37") rispetto al fratello che va ai 3'25"...
Poi in attesa della premiazione assieme alla Francesca, qualche foto, il ritiro del premio di gruppo, i complimenti all'Antonio e al Matteo (primo e secondo di giornata)... poi per concludere, essendo un po' infreddolito con solo la maglietta addosso, il Saggio mi chiede "ma non hai freddo?" io gli rispondo "SIII, ma ciò solo questa maglietta!!!"... mi vogliono bene anche così...

10.4.16

Run For Parkinson's Ternate


Dopo aver co-organizzato la Run for Parkinson's di Cardano al Campo, eccomi qui a tornare a correre alla Run for Parkinson's di Ternate, organizzata dall'amica Lidia Sbalchiero. Quest'anno complice la bella giornata di sole, i partecipanti annunciati dal Bone hanno superato le 600 unità, anche se l'aria fresca della mattina mi fa optare per la magliettina tecnica sotto la canotta.

Ore 8.06 sono sul luogo dell'iscrizione: ritirato il pacco in compagnia di Enea, Giuseppe e Samula, scambiato due chiacchiere con il Valerio e l'apripista Roberto, faccio un breve riscaldamento con il Màtt, e parliamo brevemente della forma e degli allenamenti...

Qui gli dico che "il breve allenamento per te è la gara per me", e devo aver commesso un piccolo errore: nell'intervista con il Bone, lui ha detto che sperava di fare una bella gara, io ho detto che avrei camminato... Mi sa che gli ho passato tutta la forza che avevo e, buon per lui, il Màtt ha vinto la gara.

Ritornando alla gara, il giro del lago di Comabbio da correre in senso antiorario, con partenza e arrivo dal parco Berrini, risulta sempre abbastanza impegnativo, anche perché costellato da continui saliscendi e brevi strappetti.

L'intruso tra la mezzanese - foto by il cellulare della Barbi
Partenza tranquilla, almeno questa volta, e primo mille in 4'50" e al secondo chilometro, in compagnia del Valerio, la media è da 5' esatta: 10 minuti tondi tondi; vengo pure salutato dalla Stefy e dalla Rachi a bordo del Kayak!!!

Qui mi affianca il Gianni, sulla parte destra e facciamo un chilometro appaiati, tant'è che riesco a fare da tappo ai runners più veloci (mi sembra di essere un anziano dell'IVV); faccio pure due scatti per levarmi di mezzo (mi hanno pure ringraziato, forse per pietà)...

Sta di fatto che quegli scatti mi hanno tolto le ultime residue forse che avevo ed allora il Valerio se n'è andato (l'ho perso un attimo di vista e non l'ho visto più) e quindi sono rimasto io e il Gianni.

E proprio il bello di questo sport, passo dopo passo, abbiamo incominciato a correre e a parlare di un po' di tutto, di gare fatte, di gare fatte e di gare fatte, tant'è che senza rendercene conto, i chilometri sono trascorsi via veloci, sempre alla media intorno ai 5'...

In una delle ultime salite, mi sono pure fermato per salutare la Maria (poi ho recuperato con uno scatto), a tre chilometri dall'arrivo ho sentito la voce del Bone portata li dal vento, ho pure scambiato una villa col tetto blu come tendone dell'arrivo (cosa ci fa una casa col tetto blu!!!) e all'arrivo che non arrivava mai (c'erano i chilometri un po' sfalsati), foto di rito con il Capasso, con io e il Gianni che abbiamo pure fatto un accenno di volata perché un ragazzo per due volte ci ha passato e poi rallentava...

Thè e due wafer, e poi ad ispezionare il Kayak... a casa piatto di pizzoccheri strameritato e adesso cominciano a venire fuori gli acciacchi di chi non aveva corso per dieci giorni di fila...