22.1.23

1a San Gaudenzio Run

Ok, si, si... è passato più di un anno dall'ultimo articolo che ho scritto qui...

Il motivo? Penso ad una sensazione di scazzo generalizzato, di mancanza di motivazione e soprattutto di mancanza di tempo fisico per allenarmi decentemente tra lavoro e gestione di mio figlio (lo so che con questo termine qualcuno si incazza, ma la mia vita purtroppo è così).

Quest'anno sono partito col piede giusto: corsetta il primo gennaio, poi 4 giorni col piccolo (non mi va di uscire a correre e lasciarlo dai miei, visto che su quei 4 giorni, tre ho lavorato), poi tre giorni di febbre (ma il 7 sono uscito lo stesso a correre) e poi, casini, lavoro e impegni e un'uscita in palestra coi i master della Cardatletica, guidati da Enea, questo venerdì.

Anche se non abbiamo forzato più di tanto, ne sono uscito un po' devastato; però ho ritrovato la felicità di fare un pelino di fatica (che è la base di tutto per un runner) e quindi stamattina mi sono presentato ai nastri di partenza della 1a San Gaudenzio Run, a Fagnano Olona.

Siamo un bel gruppetto: 14 preiscritti più 5 che si sono aggiunti in mattinata. Il riscaldamento lo faccio tra andata e ritorno parcheggio-partenza, saluto i miei amici runners che non vedo da un po' e poi via si parte.

La partenza è in discesa, ed io non posso fare a meno di fare una sparata delle mie: supero un po' di gente, urlo anche qualcosa del tipo "sto andando in testa alla gara" poi al tornando dopo rallento e mi godo la corsa con la gente che mi passa a ripetizione.


In partenza ho scelto il numero 33, perché so già che sarà una sofferenza: dopo questa sfuriata iniziale mi assesto sotto un comodo 5'30", che però passa rapidamente a 6' e poi un po' sotto anche perché il non allenarsi non può portare niente di buono. Cammino sull'ultima salita e poi sulla scalinata passo alternato veloce. All'arrivo trovo i miei compagni, mi fermo prima del traguardo per scattare una foto. Poi lo taglio completando i 9,3 km in 1h01', media 6'37"; bene ma non benissimo.


Foto di Arturo Barbieri, clicca qui