Dopo la sfacchinata per l’organizzazione della gara di ieri (con nanna all’una), stamattina subito in pista, pardon, su ghiaia, nel vialetto del Castello di Monteruzzo, nel borgo medievale di Castiglione Olona.
Presa la busta del gruppo, e salutate la Laura e la Katia, inizio con la lenta distribuzione dei cartoncini gara con annesso omaggio e scambio di banconote con monete. Saluto alla spicciolata tutti gli amici dell’Athlon Runners e non, dal pres Valerio in giù, l'Italo che non vedevo da tanto tempo e a poco meno di venti minuti faccio un breve, ma intenso, riscaldamento pre-gara (al sole).
Pre-partenza e il gruppo è spaccato in due, con i più diligenti sotto il gonfiabile d’arrivo, mentre chi la sa lunga, già a metà della salita… Vani i tentativi del Bone di effettuare un ricongiungimento… Il ricongiungimento verrà fatto a metà salita, pronti, sparo e via… tre o quattro podisti, per la gioia, si rotolano sull’asfalto (strani modi di festeggiare), mentre appena passata la rotonda, sono già a corto di fiato…
Mi affianca il Riccardo, che mi dice se gli tiro la gara… ma subito se ne va, ed allora mi tocca inseguirlo, superarlo e chiedere per quanti metri: 400, 200, 100 o forse 50 metri… si 40 metri sotto i tre, magari sotto i due (gli accenno che ad Ancona avevo fatto i 400m a 1’59”99)… Però sono già in affanno e mi stacco nuovamente…
Mi prende il Mario… tre parole di tattiche gara e mi riporto sul Riccardo… qui si estrapolano tecniche di corsa, del tipo se è meglio fare 10 allenamenti da 4 chilometri al mese o stare fermo un mese e poi fare la maratona (sempre del tipo "meglio la qualità della quantità")… ma era solo una tattica fuorviante e mentre arriva la discesa, uiiiiiiiiiiiiiiiiii… mega scattone dove informo che sto ricaricando la dinamo… Ma era solo un bluff e arrivata la pianura, se ne vanno tutti e passato da un uomo con quadrupede annesso, capisco che proprio oggi non ce n’è…
Il colpo di grazia lo danno due signori che informano i runners, che sono solo passate dieci donne (e quasi piango ricordando il motto “tutte le donne dietro al Soxj”)…
Finita la discesa mi raggiunge lo Scriba e il Raffo… il secondo mi chiama, il primo gli dice di non svegliare il can che dorme (oggi i cani sono una fissa)… mega scattone e guadagno una ventina di metri tanto da scollinare sul ponte dell’Olona in solitaria.
Cinquecento metri e informo il Raffo che stiamo facendo da tappo perché andiamo a 4’59”, ma di allargare i gomiti per non farli passare… Gli racconto che tre anni fa avevo stretto la mano ad una ragazza per tutta l’ex strada ferrata, Raffo vuole che gli stringa la mano, io gli dico che ho una reputazione da difendere e che ci stanno guardando in troppi…
La Rita si offre di stringergli la mano, mentre io chiacchiero un po’ con la Chiara di bambini che vorrebbero correre e di altri che preferiscono il divano… Intanto la Rita se ne va, il Raffo rinfrancato la segue e così pure la Chiara, mentre io vengo raggiunto dal Fabrizio…
Qua si parla in linguaggio elevato, quasi aulico del festival del Manga… Si parte da Goldrake, Dragon Ball, io rispolvero Lamù e perfino Yattaman, e quindi si va per forza a parare alle scene censurate di Lupin e Occhi di gatto, tant’è che a chi ci voleva superare, li informo che stiamo discutendo del Porno Manga…
Torna la salita coi gradini (per me inedita visto che l’anno scorso non c’ero), invito pure un runner a fare uno scatto all’ultimo respiro, ma nada e allora concludo in 45’50” i 9,2 km del tracciato…
Il must di pane e nutella col quintino di latte, cambio con pantaloncini verdi e maglietta viola dello United, scatenando una polemica tra il Bone ed il Lumi sulle mie origini irlandesi…
Saluto a tutti i runners e in zona premiazione, sdraiato a prendere il sole… ma poi il Lumi mi parcheggia il Gengis davanti e quindi devo alzarmi e vado a parlare col Frenk. Qui guardando il podio, gli confesso che spero di non vincere mai una gara del piede d’oro, perché non ci starei in altezza dentro l’inquadratura, ma poi mi chiamano col nome di Gabriele per ritirare il premio del terzo ragazzo… per un attimo mi sento più giovane… Ritiro anche il premio del gruppo e poi di corsa a casa…
Grazie mille Athlon!!!!
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Per completare la seconda mezza, mi bastano però solo 8 ore, destinazione Besnate, per la seconda edizione della Borghilonga. Qui si passa dai quasi mille partecipanti di Castiglione, alla quarantina del percorso lungo (12 km) della gara dei Rioni besnatesi (la corta di 7 km con più di 100 partenti)… Non sono da solo come Cardatleta, c’è anche il Luca all’esordio stagionale, mentre incontro pure la Michela che mi dice “ma tu non hai corso a Castiglione? E corri anche adesso?”… Forse l’unica risposta accettabile era “si, sono un po’ fuori di testa”, ma credo che ho farfugliato qualcosa e sono andato a fare un po di stretking.
La partenza con il conto alla rovescia dal dieci e poi lo sparo… Passato lo stadio sono in 11° posizione, assieme al Riccardo M. e dopo aver salutato la Miky, si entra nel bosco… L’obbiettivo è quello di arrivare tra le 16.55 e le 17.05 e sono un po’ preoccupato perché lo speaker ha detto che i chilometri sono 13, per poi rettificare con un 12 quasi 13.
Il Riccardo ha un passo un pelo più veloce del mio e si allontana, io riesco a prendere e superare la prima donna di qualche metro, ma inizio a sentire la fatica della gara del mattino e quindi rallento quel poco per cui lei mi risupera e va all’inseguimento del duo davanti a me. I tratti nel bosco sono piacevoli (20 gradi percepiti) i tratti sull’asfalto e sotto il sole (28 gradi) ti sfiancano…
Ben presto rimango solo, nessuno davanti, nessuno dietro, poi si entra nel paese, mancano solo due chilometri… si avvicina la palestra e manca solo il giro intorno ad essa…
È li, mi guarda un po’ stranito, papà arriva subito e mezzo minuto dopo arrivo in 10 posizione maschile (11° assoluta) in 57 minuti per coprire gli 11,8 km rilevati.
È nel prato e ancora ansimante sto li con lui, gli faccio da Cicerone su tutti i fiori e le erbetta che lo circondano, gli porto i soffioni e lui (dopo mercoledì) comincia a ridere come un matto… Gli do anche il cartellino d'arrivo e gli dico "dieci", lui lo prende lo stropiccia e mi guarda come a dirmi "potevi fare meglio".
Poi a gattoni sull’erba, la mamma che lo alza immediatamente (dicono che le macchie d’erba siano impossibili da debellare) e allora via a camminare, anzi a correre… sento una voce lontana che dice ”non farlo correre”…
Ma come si può dire ad un bambino che porta pure il nome di Mennea di non correre (e come primo nome è il contrario di Haile)… lui si è accorto che alla mezza maratona mi mancano un centinaio di metri… e quindi cinque minuti di pura follia a correre a destra e a manca… Bere nel bicchiere di plastica del papà è strameritato, un saluto ed un arrivederci a domani… il papà per oggi è un po’ stanchino…