Stamattina si è svolta la consueta premiazione di fine anno del podismo sportivo del varesotto
Elenco premiati
Classifica Piede d’Oro 2008
Ho pubblicato qualche foto sull’articolo del sito dell’atletica Arcisate ( vedi l’articolo )
Mentre mi avvio verso casa nella Varese avvolta dalla nebbia e da una sottilissima pioggia ripenso un po’ a questo tempo pazzerello che è passato in pochi giorni dal caldo torrido
Al freddo polare…
30.11.08
25.11.08
Stamattina
Questa mattina… mi son svegliato…
e c’erano -3,5°C , brrrrrrrr che freddo……..
Meno male che ero al calduccio a lavorare….
Però domani starò fuori tutto il giorno….
Intanto vi mando una foto della partenza della maratona, io ero li in basso a destra con un berretto di lana nero…
Se non mi avete visto pubblico una foto del giorno precedente, che verrà pubblicata a sua volta sul sito dell’atletica Arcisate, nella “sezione amatoriale”.
e c’erano -3,5°C , brrrrrrrr che freddo……..
Meno male che ero al calduccio a lavorare….
Però domani starò fuori tutto il giorno….
Intanto vi mando una foto della partenza della maratona, io ero li in basso a destra con un berretto di lana nero…
Se non mi avete visto pubblico una foto del giorno precedente, che verrà pubblicata a sua volta sul sito dell’atletica Arcisate, nella “sezione amatoriale”.
20.11.08
Freddo freddo !!!
Con sto’ freddo mi fate tornare a venti giorni fa, con cappellino di lana, guanti e giacca trapuntata: manca solo la neve, ma la tv svizzera continua a rimandare (tempo nel varesotto) a lunedì o martedì, quindi mi sa che domenica mattina qualcosa la devo pur fare per non rischiare di atrofizzarmi…
9.11.08
PSV - Ultimo atto
Si conclude a Mercallo la stagione del podismo sportivo del Varesotto, con una gara molto impegnativa, quasi totalmente su percorso sterrato, e accidentato. La pioggia dei giorni scorsi però non ha poi provocato così tanti danni, è stata più la pioggia del primo mattino che ha reso il terreno cosparso di foglie, un po’ insidioso.
Voci di corridoio mi dicono che è stato anche un po’ ripulito dalle foglie e mi paro che non ci siano stati infortuni di rilievo.
La mia gara è stata tranquilla (1ora e spiccioli per 8,5 Km), per i postumi della Maratona, della puntura di antitetanica (ahi, che dolor!!!), ma forse e soprattutto per la cena al Cinese e del suo pollo al limone fritto (però ho mangiato tutto con le bacchette, anche il riso!!!).
L’ultimo-ultimo atto verrà domenica 30 Novembre al Salone Estense nel Comune di Varese con la premiazione degli atleti iscritti al piede d’oro.
Io in classifica (cat.22/32) sono arrivato 6° su 7° premiati, gli altri hanno saltato più di 10 gare e sono stati eliminati.
Ci vediamo dopo la premiazione con alcune foto…
8.11.08
Storie di animali
SQUIRREL – scoiattolo
A pochi passi dal Flatiron Building, all’incrocio tra la Quinta Avenue e la Broadway con la 23a Strada
C’è un piccolo parco pubblico chiamato “Madison Square Park”
Qui incontriamo degli animaletti molto socievoli, gli scoiattoli… Basta chiamarli e loro si avvicinano, scavalcano le reti, saltano sulle panchine e rovistano pure nelle borse…
Data la scarsità di piante da frutto, si accontentano di tutto quello che passa, questo qui si è mangiato 4 mini Ritz, che divorava avidamente e velocemente, per poi ritornare da me annusando l’aria e cercandone ancora.
Non sono come i cugini ricchi di central park, i quali passano l’estate a nascondere le ghiande e le nocciole sotto terra, li fin troppo abbondanti, per poi disotterrarle e mangiarle in autunno…
Anche loro si avvicinano, un po’ più diffidenti, ma appena annusano i Ritz o del pane, scappano via disgustati tornando alle loro ghiande.
E’ questa l’altra New York, ricchezza è povertà sono mescolate assieme in poco spazio
Dove a pochi metri da Times Square, che brilla di luci e musica, c’è ancora gente che dorme per terra e chiede l’elemosina…
A pochi passi dal Flatiron Building, all’incrocio tra la Quinta Avenue e la Broadway con la 23a Strada
C’è un piccolo parco pubblico chiamato “Madison Square Park”
Qui incontriamo degli animaletti molto socievoli, gli scoiattoli… Basta chiamarli e loro si avvicinano, scavalcano le reti, saltano sulle panchine e rovistano pure nelle borse…
Data la scarsità di piante da frutto, si accontentano di tutto quello che passa, questo qui si è mangiato 4 mini Ritz, che divorava avidamente e velocemente, per poi ritornare da me annusando l’aria e cercandone ancora.
Non sono come i cugini ricchi di central park, i quali passano l’estate a nascondere le ghiande e le nocciole sotto terra, li fin troppo abbondanti, per poi disotterrarle e mangiarle in autunno…
Anche loro si avvicinano, un po’ più diffidenti, ma appena annusano i Ritz o del pane, scappano via disgustati tornando alle loro ghiande.
E’ questa l’altra New York, ricchezza è povertà sono mescolate assieme in poco spazio
Dove a pochi metri da Times Square, che brilla di luci e musica, c’è ancora gente che dorme per terra e chiede l’elemosina…
6.11.08
LA GARA
Ore 10.00 AM – pronti,partenza…via!!!
Come dicevo prima, dopo appena 10 secondi dallo sparo ho varcato la linea di partenza e ho fatto partire il cronometro: il sole è già alto ma il freddo è pungente, per il primo miglio la strada sale, per poi scendere fino al secondo miglio.
Sul ponte, noi della blu siamo sulla parte destra, gli arancioni a sinistra e i verdi sotto
Finito il ponte mi tolgo e lancio la felpa a bordo strada e comincio la discesa verso Brooklyn. Qui comincia il primo bagno di folla, che sarà presente per tutto il tempo della gara. La gente è tutta in festa e urla i nomi delle varie nazioni “Vive la françe” , “Forza Italia” (si…),ect… oppure i nomi degli atleti per chi lo ha segnato sulle maglie.
Molti hanno la maglietta con scritto “Obama” davanti e “11-2-08 I RUN – 11-4-08 WE CAN” mentre ai lati delle strade cominciano ad apparire bandiere e striscioni delle varie nazionalità e i bambini chiedono il cinque.
Al quarto kilometro la corsia arancione si è affiancata alla nostra, ma divisa dai nastri, mentre al sesto la corsia verde si è immessa con la nostra.
Non so a quanti bambini ho dato il cinque, ogni tanto mi spostavo dalla parte destra della strada a salutarli, altre volte alzavo la mano o facevo loro un sorriso, mentre continuavo a tenere il mio passo.
Nella parte centrale di Brooklyn, ai lati delle strade c’erano molte bande rock, che suonavano con le casse a palla e sempre una moltitudine di gente che gridava e incitava. All’ottavo miglio (attorno al 13° km – 1 ora spaccata ) le 2 corsie di sono riunite ed abbiamo cominciato a correre tutti assieme.
Al tredicesimo miglio la strada ha cominciato a salire ripidamente (ponte Pulaski di 1,5 km tra Brooklyn e Queens) e quasi a metà c’era il segnale della mezza maratona, passato in 1h41’21”. Qui ho cominciato a rallentare un pochino, fino ad allora tenevo una media di 7min40sec al miglio, da qui sugli 8min e25.
Finito il Queens, attraversiamo il ponte Queensboro, un ponte coperto lungo più di tre kilometri che passa sull’East River per farci approdere a Manhattan, per la prima parte una salita ripida, poi una discesa ripida con curvone a 360° per farci immettere nella Prima Avenue.
Da qui alla fine, ad ogni miglio è presente sia il rifornimento che il rilevamento cronometrico, perchè sulla Quinta Avenue i podisti stanno per concludere la gara. Qui la strada per 4 miglia (6 km e spiccioli) la strada è diritta, ma non in piano, ma tutta su è giù.
Anche quà la gente incita e urla e come negli altri quartieri offre banane, cicche, lecca-lecca, acqua e integratori.
La temuta crisi arriva al 31° kilometro vicino al ponte Willis, che collega Harlem al Bronx, la strada sale ripida e la fatica comincia a farsi sentire.
Al 35° Kilometro passo in 2ore58min, gli ultimi cinque li ho percorsi in 30min esatti (quindi con una media di 6min al kilometro). Anche nel Bronx, a dispetto delle voci, che molta gente che incita, addirittura una signora con pentola e mestolo e i bambini offrono banane a pezzetti e caramelle.
Passato il ponte Madison, ritorniamo ad Harlem, dove ci accoglie un nutrito gruppo di cantanti Gospel. Dal 20° miglio al 24° miglio la mia media resta di 9min45sec a miglio (6min al km) anche perchè ad ogni rifornimento mi fermo quasi un minuto a camminare bevendo il gatorate e ripartire è un po’ dura. Alla 110a Strada affianchiamo Central Park, mancano circa 6 km all’arrivo.
Al ventiquattresimo miglio (86a Strada) entriamo in Central Park, qui la strada è larga poco più di 5 metri e il tifo è assordante, sembra di percorre i passi alpini in bicicletta al giro d’Italia.
Con la gamba sinistra come un tocco di legno, che credo abbia perso la sensibilità al 21°imo miglio, arranco spinto dalla folla e dalla voglia di arrivare, ma la strada continua a salire e a scendere in maniera altalenante.
Passato il 25°imo miglio (e 40km) la strada scende e riesco ad abbassare la media a 9min24sec al miglio.
Passati per la 59a strada percorro l’ultimo quarto di miglio e terminato l’ultimo strappo taglio il traguardo.
Il tabellone segna 3h59min41sec, ma è il tempo della partenza alle 9e43, il mio tempo effettivo e di 3h42min16sec, arrivato posizione 7415 (fonte NewYorkTimes)
Si ringrazia il presidente del Piede d’oro per le immagini fornite con la sua telecamera…
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Una risposta a LA GARA
- Beppe scrive:7 novembre 2008 alle 12:47 (Modifica)Grande Omar!Complimenti ancora per la tua maratona e per il modo in cui l’hai raccontata: dev’essere stata davvero un’esperienza unica!Ci si vede Domenica!Ciao
Pre-gara
Alla mattina sveglia alle 5.15 e ai piedi dell’ascensore alle 5.45; dopo 5 minuti riusciamo a salirci su e dopo altri cinque siamo a piano terra (dato l’intasamento si fermava ad ogni piano, dal 43 al 20).
Alle 6.00 siamo fuori dalla hall, ma riusciamo a prendere solo il quinto pullman xkè tutti i podisti assaltano come cavallette i bus (poco male, prenderemo meno freddo, dato i 3°C)
Una volta partiti, con l’autobus guadato da un rabbino con problemi d’incontinenza partiamo per il ponte di Verrazano (si con una Z) a State Island, ma facendo un giro un po’ più largo xkè da Brooklyn è impossibile, passando da Hudson. Dopo mezzora siamo in autostrada e facciamo mezzora di coda in colonna, poi scortati dai “Chip’s” raggiungiamo il pre-gara, scendiamo dall’autobus e raggiungiamo a piedi (circa 3km) la zona di partenza.
Qui veniamo divisi per i 3 raggruppamenti (Blu, arancio e verde) e rimaniamo un’ora e mezza nella zona di partenza: qui colazione con panini, barrette, te, caffe, caffelatte e gatorate: mentre passeggiamo troviamo molte persone accampate che hanno trascorso li la notte (alcune addirittura chiuse nei sacchi a pelo)
Alle 9.30 si aprono le gabbie “gate”, suddivise in 6 (dalla A alla F) a seconda dei pettorali e alle 9.43 partono i primi 19.000 podisti.
Alle 9.45 aprono le gabbie per il WAVE2 (partenza 10.00) – io sono nel settore B – dopo 10 minuti cominciamo a camminare e dopo 2 kilometri arriviamo nell’area parcheggio autobus, a 20 metri dal nastro di partenza con a fianco un camioncino dove un signore canta “america” e lo speaker recita un discorso. Alle 10.00 precise lo sparo del cannoncino da inizio alla gara.
5.11.08
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