25.4.11

RAIN EFFECT

Nome missione : Avoid the rain
Tempo di time-out : 33’14”
Energia residua : 6,2

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“Il tuo obbiettivo è quello di superare le linee di trincea, superare il bosco , portarti verso la via tortuosa e trovare il contatto: da qui avrai poco tempo, affrettati e cerca di essere più rapido che puoi…”.

Rimango nascosto fino al segnale, poi la luce verde mi da il via: un passaggio rapido, rasente ai muri per arrivare alla trincea, da qui mi tuffo, la corrente è impetuosa, ma riesco a raggiungere la sponda opposta, non senza una certa fatica; qui un leggero tratto allo scoperto, mi vedono, mi inseguono, liberano i cani ma io vado avanti, senza guardare: arrivo al bosco, fitto di rami e cerco di salire, ma uno di loro mi prende, di striscio, ma riesco ad issarmi rapidamente e proseguo di ramo in ramo, mentre la foresta si fa più fitta e scura: sembra non ci sia una via d’uscita, ma ecco, a destra, un varco e mi infilo…
      

Qui il percorso è un campo di battaglia, ma devo far fretta per trovare il contatto: mi dirigo verso la fattoria, al capanno degli attrezzi, dev’essere qua sotto, sposto due assi ed ecco il kinvara, con le coordinate per raggiungere l’obbiettivo; accelero il passo, comincio a correre, sempre più veloce, oramai mi sono alle calcagna, sto cominciando a perdere le forze, la vista si sta annebbiando, ma ancora uno sforzo, un ultimo sforzo, ci sono quasi ed eccomi alla zona di contatto… 

 

Da qui la sfida finale, mi muovo rapido, a destra e a sinistra, cercando di evitare i proiettili che arrivano dall’alto, qualcuno mi colpisce, perlopiù di striscio, ma riesco a ribattere, colpo su colpo, sono sempre di meno e sempre più indeboliti ed io sempre più rapido: ne è rimasto solo uno, l’ho accerchiato, ed il colpo finale: è sconfitto e il bottino è salvo, alzo gli occhi al cielo e inizia a scendere la pioggia, sempre più copiosa a lavare via le mie ferite, a lavare via tutte le mie paure, tutti i miei pensieri, chiudo il rubinetto ed esco dalla doccia… 
 
SPIEGAZIONE

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Playbeppe ha detto:

26 aprile 2011 alle 18:22 (Modifica)

…..

*_*

una sola parola: GRANDE!

Rispondi

soxj ha detto:

29 aprile 2011 alle 21:53 (Modifica)

grazie ;)

24.4.11

RAIN EFFECT 2

PASQUETTA
Sicuramente non avrete capito un bel niente: la mia intenzione era di regalarvi per pasquetta un bel racconto fantasy sulla falsariga del film culto “Sucker Punch” (che sicuramente nessuno di voi avrà visto), oppure invece è proprio quello che il Soxj vede quando si mette le scarpe ai piedi ed esce a correre…

Difficile a dirsi, so solo dirvi che quando corro la mia mente vola, se ne va chissà dove, ed è tutto bellissimo…
Tranquiili, non spaventatevi, eccovi il racconto reale… 
Chilometri percorsi : 6,2 kmTempo impiegato : 33’16” La corsa di Pasquetta ed il tentativo di rimettermi in moto, dopo la camminata di Cuasso ed il tremila in pista: non è stata una passeggiata, le gambe non erano così reattiva e con la telefonata verso il 4° chilometro della mamma ed il conseguente aumento dell’andatura per andare a ritirare i panni, prima che la pioggia li bagnasse….
 

19.4.11

BUONA PASQUA

In attesa da riprendermi dai miei malanni, oltre la caduta di Brenta ed il suo problemino alla parte destra ed il raffreddore e tosse preso lunedì (si, sono proprio uno straccio), mercoledì con la magliettina nera con scritto “barcollo ma non mollo”, mi sono diretto a Casorate per affrontare i 3000m sulla pista, deciso di farli anche con una gamba sola visto che era gara sociale e prova del criterium…

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Chilometri percorsi : 3000m
Tempo impiegato : 11’39″85
Media : 3’53”
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Inizio quindi il riscaldamento e rimango un po’ incerto, il dolorino è presente e faccio tre giri di pista intervallati da un po’ di allungamenti: dopotutto parto dalla batteria più lenta e quindi, se dovesse capitare come a Cuasso ad essere costretto a camminare (casella dei ritiri del Soxj = zero), almeno  ero giustificato.
La partenza tutti assieme ai 200m della pista e mi attesto pressapoco in decima posizione e arrivati al traguardo, abbiamo già fatto un gruppetto di 5 o 6 elementi. Finito il secondo giro rimaniamo in quattro, io sempre sulla seconda corsia, per non intralciare più di tanto e la cosa positiva è che il dolorino non si fa sentire più di tanto e quindi riesco pressapoco a tenere il ritmo (dei quattro min/km).
Quando mancano due giri alla fine rimaniamo in quattro in fila e come mi ero promesso prima di partire, essendo stato calmo fino a lì avrei fatto l’ultimo giro a cannone, quindi a centocinquanta metri dagli ultimi quattrocento cambio il passo e accelero per un duecento metri, per poi rifiatare un cento metri e fare la volata finale negli ultimi 200 (forse andando ancora più forte del 1500) e chiudendo la batteria in prima posizione e dando un distacco al secondo arrivato di 18″ (si, lo so, mi avranno odiato, ma non mi pesa più)… e rimanendo sotto i 4′ al chilometro di media…
Ringraziamenti speciali per gli incitamenti alla prima curva da parte della Stefy, Dany ed Enea (che da campione qual’è mi ha subito chiesto perchè ho corso tutta la gara in seconda corsia) ed a Stefanino che fischiettava ad ogni mio passaggio…
P.S.: L’avrei corsa tutta in terza, ma allora si che mi avrebbero odiato a morte…
 
Special Guest - Ste Moro
 Il giorno dopo invece ho tradito il Mosè, visto che l’allungo finale non mi ha proprio fatto bene e visto che la gara era soprannominata “LA DURISSIMA” non volevo correre il rischio di saltare: dunque prendendo le orme di due illustrissimi predecessori come Mario B. Janine J, mi sono dato ad un po’ di foto, arrivando alle 20.50 davanti al negozio dei Frigo ed aspettando in macchina fino alle 21.30 che arrivassero gli intrepidi scalatori delteam delle aquile : FOTO ; attesa ricompensata dalla pizzata delle 22 su a Bregazzana…

BUONA PASQUA

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  1. Playbeppe ha detto:
    Bravo Omar!!!!
    Però l’hai fatta sporca 2 volte:
    1 perchè non sei venuto al Mosè, e 2 perchè tu non sei uno che deve partire nella batteria più lenta!! ;-)
  2. stefano moro ha detto:
    Il mio era un fischio da battaglia e mi pare che abbia funzionato bene come incitamento, però ha ragione PlayBeppe quando scrive che tu non sei uno che deve partire nella batteria più lenta!! :-)

17.4.11

Q-ASSO

Chilometri percorsi: 9,12 km
Tempo impiegato : 54’27”
Posizione arrivo : 279

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E qui bisogna fare un doveroso passo indietro a mercoledì, quando ancora dolorante e acciaccato mi son messo a fare i 2000 sulla pista… Il tempo accreditato era su 7’10” circa, ma correndo tutto sciancato, durante la gara è comparso anche uno stiramentino e poi se ci si mette pure la volata degli ultimi 300 metri finali, il gioco è fatto —> 7’30″80….
 
Oggi quindi gara sociale del Team delle Aquile: infatti oltre al Beppe, Ste, Soxj, Jamba in bici, si aggiunge pure il Maurone e l’aspirante Campionissimo, però non faccio neppure il riscaldamento e così si parte pian pianino… Pian pianino per vedere se il dolore ha avoglia di passare, ma visto che non se ne va vado ancora più pian pianino e faccio proprio il podista della domenica cercando conversazione con chiunque (e rimpiango di non aver dietro il cellulare, se no facevo pure delle foto…). Peccato perchè la gara era bella, tutti saliscendi che non ti facevano respirare e ti davano la forza di spingere e per di più il percorso era più corto di quello dell’anno passato (in giallo quello vecchio)

Giallo 2010 - Rosa 2011
Quindi trotterellando, faccio la gara col papi, che mi distacca pure dal sesto chilometro in poi, ma che riprendo durante la salita, perche in salita mi fa meno male ed anche perchè in salita un aquila non più che volare (mica volo solo in discesa), arrivando all’arrivo in 54’27”, lasciando dietro credo una trentina di podisti e con media da cinque minuti al chilometro alta (in realtà 5’59”)…
Quindi la prossima settimana sarà di riposo assoluto…. eccezion fatta per un 3000 in pista del mercoledì e di una alquanto improbabile ascesa al Sacro Monte per giovedì…. pero poi più nulla…
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  1. Playbeppe ha detto:
    Improbabile?????????
    Non scherzare ;-)

10.4.11

DALLE STELLE ALL’ASFALTO – parte 2

Chilometri percorsi: 7,7 km
Tempo impiegato: 37’01”
Posizione all’arrivo: 94
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Bah, devo decidere di mettere la testa a posto, del tipo 1: fare il podista serio, 2: fare il podista fuori di testa, 3:cambiare sport…
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Già con la mini influenza, la condizione fisica era un po’ andata a farsi benedire, ma spinto dalle fantasie ruminate mentre ruminavo chilometri con le aquile, mi si era accesa una lampadina, assurda e più suicida delle altre, quella di scollinare in testa a Brenta alla prima salita; dunque partito in posizione avanzata (50ima), allo sparo passo gli atleti sulla destra e nella rampa successiva mi affianco a Breda e Argoub, urlando al Beppe“questo passerà alla storia!!!”
I miei piani sono però sfumati da uno più pazzo di me che era in vantaggio di una ventina di metri, quindi mi lascio passare da una decina di podisti e scollino, mentre lo Ste mi urla“Vallo a prendere, vallo a prendere” (riferito al Beppe); allora con un ulteriore sforzo mi preparo alla discesa, ma non riesco a fare la differenza e dopo un centinaio di metri, la mia testa proiettata alle velocità da record si dimentica mi passare il messaggio al corpo e il patatrak, lungo e disteso, con scivolata di un cinque metri sull’asfalto ruvido, con i palmi delle mani e la gamba destra. Subito rialzato e incazzato come una biscia, mentre il Maurone mi chiede “tutto a posto!!!”, proseguo il mio calvario fino all’arrivo della gara di Brenta, lasciandomi sfilare lentamente da un bel po’ di podisti e chiudendo all’arrivo con in 37’…
Sosta obbligata al furgone della croce rossa, dove faccio felice un bambino, che vedendo com’ero concio, è quasi contento del suo graffietto, che io quasi non vedo e dove sono l’attrazione turistica dei vari podisti che vengono a sincerarsi delle condizioni del Soxj….
——
Voi ora vi chiederete: “Ok, il Soxj dolorante si farà una sana dormita?” Macchè…. forse la botta lo ha rintriciullito oltremodo ed il pomeriggio si reca in Valleluna, per il Cross Country della Valle Luna, organizzato dagli amici dell’Atletica Verbano.
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Chilometri percorsi: 3,8 km
Tempo impiegato: 21’26”
Posizione d’arrivo: 25imo? circa
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Il percorso anche se misura poco meno di 4 chilometri, è molto impegnativo: dopo 500 metri di piano si affronta una salita impegnativo sullo sterrato, si scende e si sale, si scende e poi si guada il fiume (tutto questo solo al primo chilometro); poi si percorre un pezzo della Marcia del Latte e poi si svolta a destra e si rientra nei campi: lungo discesone e si costeggia il fiume, dove ad aspettarci ci sono altri tre guadi, che a dispetto degli altri atleti, li ho affrontati passando sui bancali… Mi passa pure un ragazzino verso il traguardo e alla fine si arriva sotto il sole cocente (che comunque non mi dispiace). Peccato per la mia condizione, era una garetta davvero tecnica e bella, ma ora cominciano ad affiorare i doloretti e il premio di questi sforzi è il ristoro a base di formaggi e salame dell’agriturismo Valleluna.


Salutati gli amici dell’Atletica Verbano, mi dirigo a casa, sempre più dolorante…
Cosa mi ha lasciato questa giornata:
1. Un telefono cordless (premio piede d’oro)
2. 3 etti di formaggio (comprati all’agriturismo)
3. Che a fare il pirla alla partenza, qualcuno ti può punire
4. Che posso dire “sulla discesa mi sono inchinato al Maurone, forse un po’ troppo”
5. Che ho vinto una medaglia di 10cm di diametro… ma fa male
6. Che mi sono divertito come un matto….
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Alla prox!!!

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  1. Playbeppe ha detto:
    Una solo commento: GRANDISSIMO!!!!
    Dopo “soxj downhill”, e “soxj di legno” ecco a voi “soxj si fa la bua” :-D
    P.S.
    comunque questa passerà alla storia!!! ;-)
  2. Stefano Ste Moro ha detto:
    Grande Omar! continua a fare il podista fuori di testa che va benissimo così! genio e sregolatezza! tanto più che anche così vai velocissimo! bravo bravissimo! :-)
  3. Stefania ha detto:
    ahahahah grande Omar! mi sono divertita un mondo a leggere le tue avventure (o disavventure se preferisci)hai sempre un gran spirito….(alcool, acqua ossigenata, disinfettanti vari ed eventuali)
  4. Maurone ha detto:
    Carattere da vero skyrunner (tra l’eroico e il pazzo…vedete voi, indiscutibilmente sprovvisto di ogni timore) Soxj si rialza in men che non si dica e sfidando ogni avversità finisce la sua prova e ne completa pure un’altra il pomeriggio stesso! Passione sfrenata.

DALLE STELLE ALL’ASFALTO

e qui mettiamo un po’ di suspance….

il Soxj incerottato si appresta a recarsi in valleluna per il cross-country che organizza l’atletica Verbano
però ho aggiornato il PSV via Satellite —> APRILE 2011
Seguiranno gli articoli delle due gare… verso sera!!!! CIAUUUUU

5.4.11

BRENTA 1993

AMARCORD
Chilometri percorsi : 9 km
Tempo impiegato: 1h01m.

Mi piace ricordarla così, la gara di Brenta, con gli occhi di un bambino, quindicenne all’epoca..Era un febbraio piovoso ad Arcisate, faceva molto freddo, e messa su la nuova divisa della società, che dopo 10 di sponsorizzazione dei Mobili Comunetti del signor Aldo, passava e cambiava nome in Atletica Ghepardo (nome scelto nella gita a Chiavari dell’anno prima) e sponsorizzazione con la Casa del Materasso, ci avviammo per la trasferta di Brenta.Passato Cuveglio, i primi fiocchi di neve e giunti nel centro di Brenta la neve cadeva copiosa, tanto che per terra c’erano già 5 centimentri; per l’iscrizione si saliva la stradina verso il chiosco e in quel chilometro di andata e ritorno, la scarpe da tennis erano già strabagnate e i calzettoni di cotone idem; quindi prima di partire, coi piedi gelati avevo indossati un altro paio di calzettoni asciutti.Alla partenza, il centinaio di podisti che calcavano abitualmente le strade del piede d’oro, avevano i piedi a mollo nella “picia pacia” (la neve mista ad acqua), ghiacciati, ed una volta partiti, per un chilometro circa sembrava di correre con dei mattoni ai piedi, fintanto che, una volta scaldati, sembrava di correre con i piedi immersi in una bolla dell’acqua calda.Arrivato al ristoro, dove ora c’è pressapoco il primo chilometro, c’era una bambina, con una maglietta maniche corte e senza guanti, rossa in viso che piangeva e proseguendo, nel silenzio più assoluto, percorro quei tratti di bosco imbiancati, guardandomi attorno e chiedendomi se tutto quello fosse vero.Arrivato vicino ad un abete con i rami appesantiti dalla neve, tirai un ramo, facendo cadere tutta giù tutta la neve… non mi accorsi però che una podista mi stava passando e sentii solo il “nooooooo” disperato per una doccia fredda inaspettata.Conclusi la mia fatica, dei nove chilometri in un’ora e un minuto, coi piedi inzuppati, battendo i denti e felice come una Pasqua… Fu l’ultimo anno che la gara di Brenta apriva le gare del piede d’oro, dal 1994 in poi si svolse presso il Parco Pubblico, la seconda o la prima domenica di aprile e dal 2001 nell’odierna località di San Quirico.