15.6.14

Quel tratto di bosco perso nel tempo

Chilometri percorsi : 7,89 km
Tempo impiegato (con foto) : 49'22"


A volte ci sono luoghi a due passi da noi e quasi ne ignoriamo l'esistenza, come se il tratto d'asfalto fosse il posto più sicuro, mentre il bosco la fonte del pericolo.
Stamattina di buon ora, pioggerellina e completo lungo, mi addentro nel bosco, prima di far scappare una gallina, che fa volare via una decina di piccioni sotto lo sguardo assonnato di un gatto.
Per cambiare un po' la solfa giro subito a sinistra (percorso segnato di giallo sugli alberi) ed ecco subito una salita impegnativa di cinquecento metri, finita la quale mi si para davanti il cartello del percorso natura.


Decido di andare a destra ed ecco che dopo un po' di piano, una volta brusca a sinistra mi porta in una discesa impervia coperta dalla vegetazione; sbuco sul percorso natura principale e voltando a destra arrivo all'acquedotto di Cavaria, dove a salutarmi ed a scappare via trovo un leprotto.


Proseguo diritto e dopo un po' trovo il percorso conosciuto che porta a Premezzo. Salitone dove scorgo altre orme di podisti e poi discesa sull'asfalto. Si rientra nel bosco, salita e al bivio Fontanili-Gallarate scelgo quest'utlima. La strada sale, anche qui fitta di vegetazione, per sbucare sul sentiero che costeggia la superstrada. Discesa e ritorno, passando i fontanili verso il campo volo.


E qui il ritorno a casa verso il paese e l'asfalto. Dopo aver fatto un bagno nella natura ed aver incontrato solo la fauna locale, giunto sulla strada trovo un podista che va di corsa verso il cavalcavia. Provo un po' di tristezza, però son fatti suoi: magari si prepara per una mezza, magari ha paura di prendere qualche storta, magari non sa che c'è un bosco li vicino.



13.6.14

LA CAPPELLISSIMA

Articolo Co-pubblicato sul sito delle aquile

NEREI STADIO FIORELLA NOSEDA ORONCO CONVENTINO CAPPELLE MOSE' E RITORNO PER UN TOTALE DI 12200 METRI.

Che basta solo il cambio di una vocale che ti può cambiare il mondo! Tema dominante della serata delle Aquile è il Mosè: quello con l'accento, senza trucchi e senza inganni; sempre lassù da secoli, fermo ad osservare chi gli passa davanti.


DANIELE AMOKI TEACHER PETER ALBERTO LUMI RAFFO FIURASH RAMBO JAMBA

Però per arrivarci bisogna passare dalle cappelle: cappelle da contare come un conto alla rovescia o da far propria come il numero della maglia da aquila.
Anche qui cambiando la vocale sbucano fuori i cappelli, ambitissimi dai più, dopo una lunga discesa che porta al campo base.

La cronaca vede come al solito lo "scollinamento" al culmine del Sacro Monte dall'afficionados di Azzurra Tv, che discorre col Lumi e con la Madonna che si stava riposando li su un panchina. Di Amoki e Jamba, sempre battaglieri e sempre più in forma, dal poker Gaviratese: "agguerritissimo", dalla guida dei monti Scandinavi Fiurash alla sempre più maratoneta Lory.
Il ritorno non vede tregua: Rambo fa coppia con Amoki che fa un po' Pini e lo porta giù al traguardo; i Frigos inseguono, poi arrivano tutti gli altri per gustare il nettare preparato in segreto dal Nereo.

C'è da segnalare l'eleganza nello stile di corsa e nell'intrattenimento del Raffo, che ha ormai surclassato di 8 volte uno spento Peter.

A proposito, il Peter che fine ha fatto??? Sparito!!!




BEN TORNATO OMAR

8.6.14

Soxj return

6 giugno 2014
Un caldo afoso e un sole splendente illumina la pista di Verghera di Samarate: vanno di scena i cardagiochi. Dove i più piccoli si sfidano a colpi di lancio del vortex e gare di velocità.
Anche i più grandi possono partecipare: gara di 100 metri e staffetta mista finale.
Un occasione per ritrovare degli amici che non si vedono da troppo tempo e fare una toccata e fuga col piccolo; è un vero e proprio evento: prima volta del Soxj e dell'Elia soli in macchina a fare un giro di più di un'ora (finora le uscite erano i giri in passeggino per le vie di Besnate). E un occasione di far conoscere ai miei amici cardatleti, il piccolo (a quelli che non l'avevano ancora visto).
Meno di un'ora la permanenza nella pista di Verghera, e già un piccolo record: arriva il primo P.B. sulla breve distanza, i 100 metri, e per di più con i mocassini e dei pantaloncini pieni di tasche; però la canotta c'era, ed Elia li davanti con me, a precedermi come sempre.
Risultato di tutto rispetto, ovviamente ultimi assoluti in 25 secondi e rotti: ma record della categoria CP00 (con passeggino 0-4 anni) per la Cardatletica: un record che si prospetta rimanga negli annali per decenni.
Finita la prova, tutti a casa: prima e dopo bevuta tanta acqua, perché il caldo era insopportabile (ovviamente solo per Elia, il Soxj essendo un alpino, in questo punto di vista, è quasi un cammello).


P.S. Ritorno a fare una gara in pista dalla disfatta di Torino di agosto