Correre con criterio…
…sotto la grandine!!!
Stasera allenamentino leggero leggero in vista del circuito di Orino di venerdì prossimo e quindi via telefono, via Gps, solo col mio fino cronometro e alla partenza c’è già un giallo, faccio 10 metri, passo davanti alla posta e incrocio un giallo, con la maglietta gialla del corri con Pu.Ma: “Non può essere lui”…”Che ci fa anche qui”… E’ il Giulio Dorigo, ma questa volta non di corsa, commissioni credo, ed io mi avvio verso la zona industriale… Percorro il lungo rettilineo fino alla nuova torneria e cementificio dell’Arcisate-Stabio e percorro la salita impegnativa che mi porta da Padre Albino e arrivando in fondo, coi tuoni sempre più roboanti, ecco le prime goccie di pioggia…. Percorro la discesa e l’acqua si fa più forte, sono contento, penso al Cottonmouth e sorrido, e girando verso i Dovesi, becco il Michele che mi dice “l’hai beccata stavolta”…. Arrivo in zona Motta e cominciano a scendere i primi chicchi di grandine, li intravedo tra l’acqua che viene giù a catinelle che mi annebbia la vista e appena percorro un centinaio di metri giù la grandine… Dapprima poca, poi aumenta d’intensità, aumento l’andatura e i chicchi aumentano… dopo una trentina che mi piombano su braccia e gambe, alcuni di 1 centimetro di diametro, al secondo che becco in testa decido di trovare riparo… Ma riparo non ce n’è e dopo un cento metri mi nascondo all’ingresso di un cancello, riparato da una pianta striminzita… Mentre aspetto che passi, passa anche un podista che mi sorride e mi saluta “uno più scriteriato di me” penso e dopo un minuto circa apriti cielo: la grandine aumenta ancora, passa anche dalla pianta e mi piomba in testa, passa da sotto, c’è bufera e piove e grandina in orizzontale e ho pure i piedi a mollo sotto un fiume che sta uscendo dal cancello… Dopo qualche minuto smette di grandinare e decido di ripartire, ma la strada in discesa mi sembra il muro del Mottarone, il vento è fortissimo e l’acqua mi entra in gola, mi nascondo il viso con le mani e giù a capofitto verso la prossima tappa, la Chiesa di Sant’Alessandro e i suoi pini… Le strade sono diventate dei fiumi in piena e giunto sotto le piante riparto per evitare che qualche ramo mi cada pure in testa… passo l’ex passaggio a livello e le macchine sono ferme perchè il vento ha divelto i pannelli fonoassorbenti della nuova ferrovia e in via IV Novembre l’acqua è alta una decina di centimetri… In più ha ripreso a grandinare, ora una grandine piccola ma fitta-fitta che non mi da tregua, mentre a grandi balzi tra l’acqua che è alta quasi venti centimetri, passo il semaforo delle quattro strada (morto!!!) e mi avvio verso casa…
Un centinaio di metri e così come è venuta, la grandine se n’è andata e a duecento metri da casa smette anche di piovere…. Doccia bollente e una volta in cameretta sto lì a contarmi i bozzi… Però è stato bello!!! ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ciaooo