Chilometri percorso: 10,75 km
Tempo impiegato: 50’15”
Posizione all’arrivo: 33
Ci sono giorni in cui il podismo è leggenda, ci sono giorni in cui il podismo è magia, ci sono giorni in cui il podismo rispecchia la tua vita… e se il giorno che compi 33 anni arrivi 33imo ad una gara, vuol dire che lo amerai per il resto della tua vita…
Post-Agra, un anno in più, una schiena a pezzi e doloretti alle caviglie, scrivo dopo un giorno un po’ di sensazioni post-gara di quella che è stata LA gara, della rivincita della gara di Brenta che era stata NON gara, più vicina ad una debacle anche se dai risvolti epici. Partiamo dall’inizio: Agra, vuoi per la lontananza, vuoi per il percorso impegnativo da piccola Sky-Race è la gara dove si fà il risultato, in termini di cartellino all’arrivo e già l’hanno scorso era risultato un successo : 53imo in 53’13” (allora miglior risultato di sempre), poi il risultato era caduto da quel roboante 35imo posto di Albizzate (dove in 40 avevano sbagliato il percorso); quindi il desiderio di migliorare quel risultato, che sentivo non mio, era tanto… La partenza e la strada che s’impenna, aumento un po’ e li vedo tutti lì davanti, una quarantina circa, poi si inizia a scendere, qualche sorpasso e poi su e giù, in una gara che definisco di “altri tempi”, in un percorso che mi ricorda l’andare a prendere i funghi… La gara vola via svelta e arriviamo a Due Cossani: inizia la salita e siamo in un gruppetto di 5, i primi tre si staccano e resto con un compagno di viaggio della Valbossa: sento uno che dice 21…22, poi dopo qualche centinaio di metri un altro 28…29 (boh!!!) e le due salite le faccio camminando con le mani sulle ginocchia (all’inizio della prima vedo anche una mazza di tamburo, vista solo da me e Maurone)… Sulla discesa finale stacco il compagno di viaggio, ma il podista avanti a me è troppo lontano, un centinaio di metri… Faccio ugualmente il volatone, dando un cinque al Maurone e riesco a ricucire lo strappo, non abbastanza, mancano 5 metri, ma il 33imo posto è RECORD!!! Due posizioni sulla Stracascine 2010 e 3 minuti in meno di Agra 2010 (medesimo percorso)… Quindi meritato riposo a prendere il sole e arrostirsi un po’ in quel di Maccagno con le Aquile!!! Gara vinta da Rachid Argoub sul fratello Salah e Maurone Toniolo, mentre per le donne si impone Urso Rosanna, che mi da quasi un minuto su Emanuela Fossa eCinzia Lischetti...
<> per l’articolo completissimo del BEPPE…
<> per la classifica di tappa di Agra: ma come si fa’, ad arrivare 33imo e arrivare 11imo di categoria… hihihi
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Ci sono giorni in cui il podismo è leggenda, ci sono giorni in cui il podismo è magia, ci sono giorni in cui il podismo rispecchia la tua vita… e se il giorno che compi 33 anni arrivi 33imo ad una gara, vuol dire che lo amerai per il resto della tua vita…
Post-Agra, un anno in più, una schiena a pezzi e doloretti alle caviglie, scrivo dopo un giorno un po’ di sensazioni post-gara di quella che è stata LA gara, della rivincita della gara di Brenta che era stata NON gara, più vicina ad una debacle anche se dai risvolti epici. Partiamo dall’inizio: Agra, vuoi per la lontananza, vuoi per il percorso impegnativo da piccola Sky-Race è la gara dove si fà il risultato, in termini di cartellino all’arrivo e già l’hanno scorso era risultato un successo : 53imo in 53’13” (allora miglior risultato di sempre), poi il risultato era caduto da quel roboante 35imo posto di Albizzate (dove in 40 avevano sbagliato il percorso); quindi il desiderio di migliorare quel risultato, che sentivo non mio, era tanto… La partenza e la strada che s’impenna, aumento un po’ e li vedo tutti lì davanti, una quarantina circa, poi si inizia a scendere, qualche sorpasso e poi su e giù, in una gara che definisco di “altri tempi”, in un percorso che mi ricorda l’andare a prendere i funghi… La gara vola via svelta e arriviamo a Due Cossani: inizia la salita e siamo in un gruppetto di 5, i primi tre si staccano e resto con un compagno di viaggio della Valbossa: sento uno che dice 21…22, poi dopo qualche centinaio di metri un altro 28…29 (boh!!!) e le due salite le faccio camminando con le mani sulle ginocchia (all’inizio della prima vedo anche una mazza di tamburo, vista solo da me e Maurone)… Sulla discesa finale stacco il compagno di viaggio, ma il podista avanti a me è troppo lontano, un centinaio di metri… Faccio ugualmente il volatone, dando un cinque al Maurone e riesco a ricucire lo strappo, non abbastanza, mancano 5 metri, ma il 33imo posto è RECORD!!! Due posizioni sulla Stracascine 2010 e 3 minuti in meno di Agra 2010 (medesimo percorso)… Quindi meritato riposo a prendere il sole e arrostirsi un po’ in quel di Maccagno con le Aquile!!! Gara vinta da Rachid Argoub sul fratello Salah e Maurone Toniolo, mentre per le donne si impone Urso Rosanna, che mi da quasi un minuto su Emanuela Fossa eCinzia Lischetti...
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4 risposte a AGRA
- Grande Omar !! Sarà il destino l’hai giocato al lotto ?
- Grande Omar sei incontenibile oramai…mi sa che devo copiare le tue tabelle d’allenamento.. scherzo. ciao Giorgio