10.7.11

PURE FANTASY

Chilometri percorsi: 12,5 km
Tempo impiegato: 1h21’20” 
Media: 6’30” netti


[Si declina ogni responsabilità da chi non capisse un tubo…]

Pronti, via e la strada inizia a salire gradualmente e dopo cinquecento metri siamo già a pendenze del dieci percento, stringo i denti, sbatto le palpebre, le gambe diventano durissime e faccio fatica a tenere un ritmo costante, però spinto dalle due ali di folla del Central Park, non mollo, devo resistere, mancano solo dieci chilometri… foto e curva a destra, la strada sale ancora, ancora più dura, penso “ma chi me lo ha fatto fare” e stò sul punto di fermarmi, ma poi le voci di Claudio e Attilio che mi urlano dietro “Se ti fermi ti prendo a calci” mi convincono a non mollare e riducendo un pelo l’andatura continuo a resistere, stringo i denti, sbatto le palpebre e i suoni dei Gps mi riportano al terzo chilometro e un tratto di pianura, dove riesco a rifiatare un attimino, ma poi la salita sale ancora, sbatto le palpebre e un suono di campanellini e dei piccoli gnomi mi prendono per mano e mi aiutano per qualche metro, cantandomi canzoncine allegre, sono un po’ più rilassato, sbatto le palpebre e una capretta mi fa “ciao”: “è solo il quarto chilometro, un terzo del cammino”, se va avanti di questo passo rischio di impazzire… Passato il quinto la salita da un po’ di tregua, si entra nel bosco, nella frescura del bosco, fitta di rami, rami che a volte mi fanno passare, rami che a volte mi trattengono, mi spezzano il fiato, ma poi riesco a liberarmene e a proseguire, un colpo di spugna mi porta alla realtà e la realtà sono i due terzi di gara, senza più alberi, sotto il sole cocente, dove la salita cerca ancora una volta di farsi più strada combattendo con i pochi tratti di piano che la ostacolano… L’asfalto, l’asfalto diventa rovente, l’asfalto si scioglie, ed ogni passo è un’eternità, in ogni passo i piedi affondano in pozzanghere oleose che come un effetto ventosa, tentano d’impedirmi di andare avanti, ma io non mollo, non posso mollare ora, sul più bello e spingo ancora di più, ma le forze stanno per abbandonarmi ed un sorso d’acqua mi porta all’ultimo ristoro, dove la salita, ora si, mi sta dando una tregua, la strada spiana in un’interminabile discesa, in una discesa dove posso andare a tutta, dove posso tentare il mio record, ma vedendomi venire incontro il Brambilla al doppio della velocità mi accorgo che siamo in un falsopiano in salita e manca ancora un chilometro, stringo i denti e accelero, accelero per quello che riesco e a cento metri dal traguardo tento una volata, e voltandomi vedo dietro di me un ragazzo che viaggia al doppio della mia velocità e allora accelero anch’io, sempre più veloce e taglio il traguardo, ma dietro di me non c’era nessun ragazzo, forse era solo un’ombra, forse l’ombra delle mie fantasie che cercavo di allontanare inutilmente…
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2 risposte a PURE FANTASY

  1. Ah, allora le hai sentite veramente le urla ;)))
  2. soxj ha detto:
    Non sai quante volte ho pensato di fermarmi a camminare (soprattutto nei primi 5), ma poi mi son detto “cavoli, poi l’Attilio mi fa un cu.o così” hihihi ;)

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