25.9.16

REWIND

Visto che sono rimasto un po' indietro con le cronache, andiamo di rewind... boh, magari all'inizio non capirete... ma poi leggendo tutto  non capirete ugualmente :-D

Una corsa per Andrea - 9,73 km in 52'34" - 5'19"

Stamattina, complice il giro del lago di Varese e la sua distanza, per me, astronomica, ho partecipato ad una gara in zona Elia (anche se lui era a casa a dormire). L'invito, di quelli che non si possono rifiutare, è dell'amico Riccardo e giunto alla partenza un'oretta prima, ho visto alcune facce conosciute, ma molte persone del posto.
La gara, fortemente voluta dall'associazione "Insieme ad Andrea si può" ed organizzata egregiamente insieme al comune di Jerago con Orago e dall'Asd Gioco Sport, ha visto la partecipazione di un centinaio di atleti sul percorso lungo del tracciato (2 giri) e la folta partecipazione al singolo giro, con oltre duecento persone.
Appena sbarcato dalla gialla, subito a scambiare quattro chiacchiere con il Ferdy, che arriverà secondo, poi con il Teo, che arriverà primo, e poi con il Riccardo "Cipollini" che metterà tutti in riga, facendo da apripista con la bici.
Aspettando la partenza, scambio altre chiacchiere con il Biagio e il Marino, che ovvio mi arriveranno tutti davanti...
La mia gara si svolge principalmente in quattro fasi:

  1. PARTENZA A CANNONEEEEE: Primo chilometro a 3'59", secondo a 4'19"... mi sento in forma, galvanizzato... l'unica cosa che mi preoccupa un po' e che i primi due chilometri sono il leggera discesa...
  2. RESISTI SOXJ RESISTI: tratto di salita ai 5'13", ma resisto fino a completare il primo giro e oltre ai 5'10" di media...
  3. STRINGI SOXJ STRINGI: sarà il caldo, sarà il freddo, sarà la colazione, sarà la cena di ieri, sta di fatto che oltre a fare due o tre soste non vedevo l'ora di arrivare al traguardo
  4. DRITTO PER DRITTO: arrivato e neanche passato dal ristoro... dritto verso la casetta di legno... poi mi sono sentito più leggero...
La caviglia OK, il fiato finito al chilometro 4,5 (poi sono andato d'inerzia in discesa)... avrei concluso comunque sempre sopra i 5'... Positivo, in ripresa...
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Mercallo dei Sàss - 9,62 km in 1h01' - 6'21"

Io ci ho provato... primo chilometro a difendermi, complice la leggera discesa, ai 4'51", ma poi la caviglia faceva un po' male, o meglio, la paura di piegarla anche solo qualche grado in più... Sono andato di freno a mano tirato... Sempre sopra i sei... sofferenza pura...
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Panzer Run - 7,24 km in 40'09" - 5'33"

Questa gara ha il sapore di rivincita: due anni fa ero li, in coda, ad aspettare il panzerotto... una coda immensa e poi quando questa è cessata, la triste realtà: il panzerotto era finito!!!

Articolo settembre 2014

Quindi quest'anno, l'obbiettivo era impossessarsi del mitico oggetto... Siamo circa un 120 podisti, tutti armati di luce frontale, chi un po' di più (tipo faro del porto) chi un po' meno (tipo il sottoscritto).
Io, Francesca e Teo siamo nelle retrovie... lasciamo sfuriare quelli la davanti, prendiamocela con calma... partenza e il Quad del Zanini sfreccia via e noi tutti dietro...

E' buio pesto e il terreno è molto sconnesso... dopo mezzo chilometro c'è pure un ragazzo con il tamburo che detta il ritmo in una cappelletta... A sensazione, tra il chiaro scuro, si evitano le buche e si saltano la pozzanghere, basta un attimo, un ciuffo d'erba e zac, il piede che si piega e nel buio riesco a vedere la suola della mia Cascadia (uh che bella)... Barcollo un po', mi assesto la caviglia e via si riparte, a botta calda, so già che poi farà un male cane, so già che è sempre lei nei premi... Continuiamo ad andare, è tutto un andirivieni, sembra di passare venti volte sugli stessi sentieri, ci troviamo sempre davanti il suonatore di tamburo... Mi attacco al Giordano, sfrutto un po' della sua scia (anzi della sua pila), poi riesco a sopravanzarlo ed ad andare all'inseguimento del gruppetto un po' più in avanti, usando la mia luce, quella che arriva da dietro e il lumino che arriva dal davanti...
Riesco a recuperare altre posizioni ed all'arrivo, passando dalla Gilda, mi fiondo sul ristoro prima (acqua e menta) e sulla canna dell'acqua a lavare via il fango e a rinfrescare la caviglia.
Serata passata in compagnia di birra, panzerotti e acqua e menta con il Teo e Francesca, poi un saluto al Marco, organizzatore della gara, un ultimo sguardo e un chi me lo ha fatto fare... sarebbe da fare un po' di pista ora, la caviglia ringrazierebbe (non si è gonfiata più di tanto)... ma il piede d'oro chiama...


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