E’ bastato poco, sono bastati pochi metri, i primi della via Conventino, per portarmi con i piedi per terra…
Saranno state anche le scarpe zuppe d’acqua in confronto alle leggere chiodate, ma sta di fatto che il ritornare a faticare mi ha fatto bene.Quindi stamattina prima ascesa al Sacro Monte per il team del “dove osano le aquile” coi compagni di avventura Lumi, Beppe, Luca e Andrea: la partenza da Masnago e l’arrivo in cima a Velate, poi Fogliaro, il correre controcorrente alla gara dell’IVV, l’odiata via Conventino e l’ascesa alle cappelle.Arrivato verso la quarta cappella, con i polpacci che hanno perso reattività, resisto all’istinto di fermarmi e dopo qualche centinaio di metri, mi aggrappo ad un podista e assieme arriviamo alla vetta.
Qui dopo la foto di rito, giù senza passare dalla sbarra, a tutta, passando qualche podista e dopo essere arrivati alla prima Cappella e alla discesa di Oronco, io e il Beppe facciamo una ripetuta in discesa sverniciando un podista che aveva osato passarci.Sembrava una fine tranquilla, invece il Lumi sfodera l’ultima difficoltà: passando tra i boschi davanti allo stadio, ci ritroviamo a fare la salita del Montello, per poi concludere in discesa un bell’allenamento di 16 km in un’ora e mezza…
Mentre correvo insieme a degli amici, non ho potuto che pensare alla gara di qualche giorno prima al Campaccio:
- All’arrivo alle ore 8.00 coi miei genitori (che ci facevamo alle 8 con la gara alle 13), e giustamente mi sono beccato un “sei fuori come una mina” dalla Simo via blog.
- Il fare da spettatore a tanti amici podisti, in giacca a vento e con i piedi ghiacciati.
- L’arrivare al banco delle iscrizioni per ritirare il pettorale ed il sentirsi dire “l’iscrizione è gratis” (ad un povero pirla che corre coi keniani gli facciamo anche pagare l’iscrizione) .
- Il contare sulla lista degli iscritti gli appartenenti alla categoria TM e, dopo aver visto che erano 23, sperare di batterne almeno 1 (alla fine 1 l’ho battuto, ma eravamo solo in 9… gli altri???).
- Il riscaldamento con Lalli, Pertile e i keniani, e fare l’indifferente.
- La fitta ad una costola che mi è venuta cinque minuti prima di iniziare la gara (per fortuna poi è sparita… tensione???).
- La partenza, cento metri ed essere già ultimo.
- Il primo chilometro, ed averne superati già quattro.
- Il quinto chilometro, ed aver fatto passare i keniani, sennò ci rimanevano male…
- Il sentirmi incitare dal pubblico, forse per pietà, ma che ho apprezzato.
- L’arrivo in volata in solitaria ed accorgermi che il 43’38” per me è un tempone.
- Vedere la videocassetta registrata di Rai Sport e pensare: ma perchè passeggiavo???
-----------------------------------------------------------------------------------
ma adesso ti troverò anche nelle skyrace?
divertente e coinvolgente e di Tm eravate solo in 9 forse perchè ci vuole fegato e faccia tosta e testa giusta per andare in tv a correre coi marziani!
bravo
stefania
Grazie mille!!!