Sono solo storie di podismo, di chi va piano e di chi un po’ di più, e così mentre si parlava del più e del meno durante una pizzata nella pista di Casorate, ti ritrovi a parlare dei keniani e di quanto vanno forte, poi ti accorgi che chi ti sta davanti ti ha dato più di tre minuti sui 5000, mentre a tua volta hai dato tre minuti a chi ti sta di fianco, ti trovi a parlare con chi ha fatto un po’ la storia dell’atletica, ti trovi a parlare con chi segue quello che scrivi, ti trovi a parlare con chi ha l’entusiasmo di aver appena iniziato a correre e con chi ormai corre da una vita…
E così capita che spinto dal pronostico di un amico, tenti ancora una volta l’impossibile (o quasi)… sai certamente che non ci puoi arrivare (lo sa anche lui)… Questa volta parto tranquillo, mi riprometto: il Magnoni spara cinque colpi a vuoto e poi lo sparo (quell’attesa mi ha quasi ucciso :) )
Parto piano, 50 metri e supero il plotone sulla destra e mi metto sulla scia del Marasi… un giro a fionda e poi il primo plotone se ne va, rimango davanti agli altri per un altro giro, stavolta tengo la corda, ma poi ad uno ad uno, la Strozzi, il Valerio, il Dimitri ed altri mi passano e se ne vanno… rallento un po’ (cioè dal 3’40” del primo chilometro a un 3’55” circa) ed anche se mi sembra di fare sempre più fatica, alla fine guardo i tempi sul giro e sono tutti fissi sull’1’38″…
Quando manca un giro mi riprometto: un giro a fionda, parto e faccio un allungo, spingo e spingo ma dopo 100 metri rallento e prendo ancora un po’ di fiato e ai 150 metri riscatto ancora e volo, volo sempre di più (1’19” l’ultimo giro con 25,8 km/h finali), sto per tagliare il traguardo ma la strada s’impenna, iniziano i ciotoli e la strada si fa più dura, anche qua le varie aquile e aspiranti mi passano e diventano puntolini sempre più lontani, ma il Mosè è vicino, ancora una cappella e allora faccio pure la scalinata (mi voglio proprio del male :) )
Si arriva e si scollina, si ridiscende pian pianino per non fare un dispetto alla caviglia, maltrattata in due giorni da due faticaccie… in zona Fogliaro l’aggancio, poi la volata in discesa in zona Campus (23 km/h) e poi tutti che mi ripassano per il chilometro lanciato, ancora una volta e se ne vanno tutti, quasi tutti, aspetto il Peter e facciamo la volata assieme: mancano cento metri e tre ragazzine chiedono il cinque e mi ritorna in mente Padova, e mi ritorna in mente NY…
giovedì (Sacro Monte): 12,28 km – 1h19’05” – ARTICOLO
Ringrazio ARTURO BARBIERI per le foto…
e in “particolare” all’ANTONIO per l’articolo
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