Chilometri percorsi: 5,43 km
Tempo impiegato: 57’10”
Mi sveglio di soprassalto alle ore 6.02… svegliato dal rombo dell’acqua che scende a scrosci e sembra non fermarsi… mi giro e mi rigiro nel letto (ma quanto manca?)… Ecco le 7.03… la sveglia, niente colazione, vestiti, impermeabile, tagliando gara e partenza verso Luvinate…Al mio arrivo incontro il Lumi che se ne va a casa )tornerà dopo un’ora… m’iscrivo col pettorale “129”, come società sportiva “Dove osano le Aquile” (abbreviato brutalmente della classifica con un indecifrabile “dv osano le aqu”), scambio quattro chiacchiere col Luna e poi sto lì, sulla transenna ad osservare tutti i big che passano e che correranno lo scarpone, perchè la skyrace è stata annullata per l’acqua… Tra i volti conosciuti passa Matteo, Maurone, Salah, Rambo, Dany, Cristiano, tutti di un altro pianeta, tant’è che mi dico “ma chi me lo ha fatto fare”…Poi però passano altri “umani”, Yari, Musco Brothers, Tommaso, Peter, e allora dico “ma si, si può fare…”L’allenamento con le aquile su, per il pezzo iniziale della gara… e ad incitarci l’aquila numero 11 (oggi in veste fotografo, grazie Giò)
Soxj – Luna – Peter – Lumi – Rambo – Jamba |
Alle 9 e 30 il via e si parte tutti tranquilli “come dice sempre il Maurone”, ma tranquilli non si parte e forse per la pioggia incessante partono tutti a razzo e mi ritrovo pressapoco a metà plotone… La prima salita in asfalto la faccio tranquilla e poi, discesa e inizia il pezzo di bosco, la caviglia non fa male, a patto che stia dritta ed allora si inizia a salire per davvero, sul sentiero Dal Zotto…
Qui non mi trovo neanche tanto intruppato e riesco a recuperare qualche posizione, ma la forma è quella che è, e cioè quasi a terra, poi il terreno diventa quasi sconnesso ed ogni volta che metto giù male il piede sento le stelle ed allora sto più attento a dove metto i piedi: fino alla carlinga dell’aereo km.3 mi superano una decina di persone, tra cui il Dany, che sguscia via (ovvio che dopo il secondo chilometro cammino…)
Proseguendo la strada diventa un torrente le i piedi si immergono completamente nell’acqua… Il passo diventa pesante e mi superano altri 5, poi a 50m dallo scollinamento, mi arrampico con le mani perchè il percorso sembra essere una saponetta, però so’ che è il pezzo più duro, tra poco si scollina…
Una volta scollinato inizia l’unico tratto dove ho realmente corso… Nel tratto di pianura, con le gambe imballate accelero e riesco a superare tre persone, passato il cancello altre due e alla penultima rampa aggancio la Katia… Gli faccio forza e la incito a dare sfogo alle ultime energie rimaste, però poi il richiamo delle aquile, già arrivate da una decina di minuti e del Giò, mi costringono a fare la volata in salita, per arrivare al traguardo, più in là di una ventina di metri, in 74ima posizione…
Rifornimento con the, cioccolato e biscotti, poi mi cambio e aspetto l’arrivo dell’Aquila Peter… Poi in compagnia del Maurone scendiamo verso il Bar Irma dove ci attende il Gengis Car (e qui piglio altre due storte che non vi dico…)… E si ritorna alla partenza…
Soxj – Lumi – Maurone – Jamba – Luna |
Contentissimo di aver abbattuto il muro dell’ora, in condizioni critiche sia per il tempo che per la condizione fisica di forma e di dolori… Se alla fine della gara ci fossero stati altri 3km di salita su asfalto, sarei riuscito a farli a tutta, ma oggi proprio non riuscivo a far forza col la gamba dx (o forse avevo un po’ paura di forzarla troppo…)…
Considerazioni finali: Ora voi vi chiederete il perchè ho corso se mi faceva male la caviglia… Me lo sto chiedendo pure io… No, in realtà è che testardo come sono, non mi sono mai tirato indietro a fare una gara… Testardo come sono, non mi sono mai ritirato in una gara (piuttosto arrivo trascinandomi)… Testardo come sono, continuo a fare gare in salità, sapendo benissimo che odio la salita (e non riesco a correre), mentre preferisco un bel piattone, se proprio le discese non me le mettono… Testardo come sono, che non a caso ho scelto come logo una tartaruga…
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Grazie Soxy!