3.7.16

XXI STRAROVATE


Prima sera di luglio, appuntamento ormai classico della Strarovate dell'amico Alessio, gara saltata solo una volta negli ultimi anni. La forma è quella che è, 40 km fatti nel mese di giugno, la testa è quella che è, aggrappata alla speranza di riuscire a rimettersi in moto...
Arrivo presto, ore 19.15... Tempo di fare quattro chiacchiere con il Francesco, tempo di ritirare il pettorale e fare altre quattro chiacchiere con lo Stefano e il suo libro "Correre nel vento" ... promessa di lettura e recensione e complimenti per il muro abbattuto dei 2 minuti.
Cambio in zona gialla, con la Simona, l'Andrea e il Sandro, poi ritorno per vedere la gara dei più piccoli... Foto con il Beppe e poi via, molto lentamente, verso la zona di partenza...


Breve riscaldamento e poi sulla linea di partenza: si aspetta qualche minuto, lo sparo e poi il via, in salita verso la Chiesa, per poi scendere. Parto tranquillo, cioè quasi, intorno ai quattro, e allo scollinamento son già li a rifiatare... 4'10" per poi ributtarsi a capofitto a 3'45" ed entrare nello sterrato...
Qui sono già a corto di fiato, tremendamente a corto di fiato... le gambe ci sarebbero anche, ma il fiato proprio no... Comunque tento di resistere e la media si alza gradualmente... 5', 5'30", 6', 6'14"... Mi fermo qualche metro a camminare sulla salita, saluto la Gilda che mi chiede se mi sono fatto male: "no, sto rifiatando un attimo", riprendo e il su e giù un po' mi aiuta. Mi passa l'Alberto e poi l'Eugenio e manca meno di un chilometro all'arrivo...
Penso a quanta fatica si fa a correre e a ritornare in forma, penso a come sarà il libro dello Stefano, penso ai dolori di chi non corre e di chi corre, con la differenza che correndo, sono un po' attenuati dall'adrenalina del post gara.
Inizia l'ultima salita e in fondo mi dico perché no... prendo la corsia esterna e la faccio di slancio (tanto ai piedi ho un paio di A5); qualche secondo per rifiatare e poi mentre sento in sottofondo la voce dello speaker, un'altro "perché no"...
Ormai questo tratto lo conosco a memoria... tra poco inizia l'asfalto, curva a destra e rettilineo finale in salita... e allora si, do tutto quello che ho (e vista la gara è molto) e inizio a far andare le gambe, sempre di più e sempre più veloce... Non so' se i runners li intorno se la sono presa a male, ma la punta toccata di 2'45" (16km/h) negli ultimi dieci metri forse è un punto di partenza... bastano una manciata di chiodi e il tartan al posto del pavé...






1 commento: