17.7.16

TRAIL di TAKERY 2.0


Venerdì sera, un venerdì di mezza estate che sembra autunno, e come disse la Stefy "non fai poi così tanto freddo per essere in Valtellina". Seconda edizione del Trail di Takery, organizzato dalla Nuova Atletica Samverga e la gioia di non trovare le zanzare a fare banchetto coi runners... 



Iscrizioni, distribuisco, anzi no, ricevo il cash e poi di corsa a cambiarsi e a fare un minimo riscaldamento, perché è meglio non sprecare quella poca energia residua che mi resta. Linea di partenza, dubbiosa, e poi il via, a pensare che se si entra nei cento c'è anche un asciugamano, e dopo qualche metro, sempre alla Stefy, lancio "i fazzoletti se ne sono già andati...".



Però dai, primi chilometri di su e giù e sto addirittura sotto i 5' al chilometro; forse per il percorso spettacolare, che non ti lascia mai un attimo di respiro, salite, discese, curve a gomito, ostacoli sul percorso, rami bassi, insomma, un vero trail (mancano solo le pozzanghere di fango)...

Saluto la Chiara nascosta in un angolino, e poi si resiste fino ad arrivare alla temibile salita di giornata... ma un chilometro prima ecco due cavalcavia: il primo con la corda per arrampicarsi, il secondo solo una rampa di 6 metri al 50%... roba da poco...

Facciamo coppia io e l'Alessandro (ci confortiamo a vicenda), fino ad un momento in cui cala il silenzio... "ecco ci siamo" e si staglia là, il canapo con la salita 30 metri al 60% (spariamo una pendenza a muzzo)... E qui ancora come l'anno scorso, ancora in ripresa dopo l'infortunio, la faccio a manetta, con quelli dietro che mi spingono sulla parte sinistra... 

Sbucato sul piano, col fiato corto, mi lascio andare, con riferimento lo Sghez, e cominciamo a macinare il morbido terreno, fino a recuperare sul Saggio. Da qui come l'anno scorso, mi ritornano le energie e riesco senonchè a mantenere una media di 5' al km... L'obbiettivo è sempre l'asciugamano e il ritorno sullo sterrato, mi fa capire che manca davvero poco...

Salita a fionda, sfrutto le ultime energie che mi sono rimaste... Supero lo Sghez, che mi aveva dato un po' sul misto e sul rettilineo finale, supero anche il Claudio... All'arrivo il meritato asciugamano, e sono così in coma che non prendo nemmeno il bigliettino dell'arrivo... dalle foto risalgo alla mia 63a posizione circa.


Effettivamente ho dato tutto e forse di più... avere il fiato sul collo del Saggio per tutta la seconda parte di gara mi ha fatto tirare su anche l'anima, e penso che la foto la dice tutta... battezzata "la più brutta foto che mi hanno mai fatto" (per via della mia faccia)...


Fotona di gruppo e rifornimento con menta, thè e biscotti e in attesa della premiazione e della salamella, un bella doccia gelata...


Premiazione dei gruppi, col Beppe che mi presta la maglia, poi birra e salamella, poi bis con panino con porchetta a parlare col Teo e coi propositi di rientrare in forma. Complimenti ancora coi cugini della Samverga.

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