8.4.18

ARONA 2018 - LA DECIMA

Ore 8.20 e si scende dalla macchina: fa freddo e il cielo sembra promettere acqua... Alla spicciolata ci dirigiamo verso la zona del ritiro pettorale io, Ricky, Gio, Ale, Pietro, Davide e Cinzia: non c'è tanta coda, due minuti e siamo già in clima pre-gara...
Anzi no, un caffè all'Amaranto dove ci spilliamo e incippiamo e poi via, in macchina, con la maglietta azzurra (gadget della corsa) sulla spalla e la busta vuota dall'altra...
Alla macchina arriverà solo la busta vuota... la maglietta è svampata da qualche parte (iniziamo bene), cambio e sotto la canotta prende il posto una magliettina leggera nera...
Verso la zona di partenza, un chilometro più in la, dove percorriamo il percorso gara (due giri sul lungolago, con andata e ritorno (praticamente 2,5 km di strada) molto suggestivi.
Poi io e il Ricky ci intrufoliamo nel centro paese, sul ciotolato e nella "via degli ombrelli", mentre in lontananza si sente la voce dello speaker Andrea.



In zona partenza vedo il Davide, oggi in preziosa funzione fotografo/supporter tifo, l'Arturo con la sua macchina fotografica e anche il Valerio che scatta varie foto. Ci concediamo un selfie ignorante con panorama (prima della foto ufficiale) e ci mettiamo in coda pronti per la partenza.


Primo sparo... un minuto di silenzio e poi il via. Sono un po' dietro e taglio la linea di partenza dopo circa dodici secondi. La partenza è subito veloce, come sempre... La prima parte di gara, anche se impercettibilmente è in discesa, poi dopo il parcheggio tende leggermente a salire e qui al km due incontro nella corsia opposta (quella del ritorno) i primi runners che hanno già effettuato il giro di boa: riconosco Brambilla e l'Antonio Vasi (a lui va il primo incitamento) e poi man mano che mi avvicino al tappeto di boa tutti gli altri amici.

Si ritorna indietro e subito la strada sale leggerissimanente, per poi scendere e poi risalire verso la zona di arrivo. Qui risaluto i runners che incrocio: sono al mio limite, forse un po' oltre, però è troppo bello salutare gli amici con cui una volta battagliavo... Giro di boa dopo aver salutato il Davide che è lì ad incitarci appeso alla balaustra.


Ultimo giro, quando sto per entrare nel parcheggio incrocio il capofila e poi il secondo (distante quasi duecento metri), poi l'Antonio che è in decima posizione il Mario e la Ross... Al Ricky urlo che è il "momento di partire" (cose nostre) e poi il fiato mi abbandona e saluto gli altri alzando la mano.
Ultimo giro di boa e con le energie residue lancio un urlo "Vai Monica" e poi a "seguire il treno giusto" detto ad un altro podista... Ultima salita, stringo i denti, mini volata e all'arrivo.



Stravolto, il cinque agli amici, il ristoro, l'abbassarsi col Chigio per togliere il chip, il rialzarsi, il "cinque" alla Monica e poi il defa ancora col Chigio verso la zona parcheggio. Quattro chiacchiere con l'Andrea, cambio, volantinaggio, e poi al "Garage" con Cinzia, Davide, Ricky e mamy.

Mattinata intensa; è stato un piacere rivedere tanti amici runners che non vedevo da un po', tra cui il Fabry, il Roberto, la Stefania e il Raffaele e l'Andrea e l'Eugenia. 

Grande organizzazione della Pro Loco di Arona e di Vincenzo Iannazzone: gara sicuramente da rimettere in bacheca per l'anno prossimo.

Per quanto mi riguarda contento per le sensazioni positive: fare fatica, arrivare al limite, pensare di mollare per poi rilanciare, arrivare con lo stomaco sconquassato, incitare runners che non conosci all'ultimo km... il mio obbiettivo era quello di sperare di scendere sotto i 48'07"... ne è uscito un 44'58"... stra-felice (forse sono tornato per davvero)...

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