tempo impiegato: 56"45
Era il primo gennaio 2013 e reduce da un'uscita con le aquile, inizio della preparazione in pista d'Arcisate: obbiettivo i campionati italiani master indoor di Ancona; il compito è arduo: il Soxj che corre d'istinto, si trova a fare i conti con tabelle da rispettare... una sfida nella sfida e quel "puntiamo ad un 57?" detto dal coach è un traguardo ambizioso ma forse fattibile...
Quindi per tre mesi ho dovuto mettere da parte tanto tempo libero: le corse con le aquile, limitate alle pizzate del giovedì, le dormite del sabato mattina fino alle 11, il gruppo culturale e la famiglia che tante volte mi vedeva di sera solo di sfuggita...
Tre mesi fatti di allenamenti duri e ripetute (che fino a dicembre non sapevo neanche cosa fossero), di tempi da rispettare, di tecnica e frequenza, di postura e alimentazione, tre mesi racchiusi in un minuto, o forse un po' meno...
Che le cose corte e brevi sono il mio pane, l'ho capito già da un po', io che mi intestardivo a fare maratone e mezze, finendo le gare spossato, deluso e senza voglia di ripeterle, son passato alla pista, col piacere di avere il cuore che batte a mille all'ora per un'ora nell'attesa spasmodica di correre per un minuto, nel passare durante il pre-gara dall'euforia isterica alla depressione e dal sarcasmo al rimbambimento...
Così dopo il riscaldamento col Coach, VOLUTO, perché come ho detto a lui "son talmente in aria che non ricordo neanche cosa devo fare", quella frase "Per me un 56" è alla tua portata" poco prima di entrare nella camera d'appello ha fatto scattare qualcosa: la consapevolezza di poterci provare, di non deludere me stesso, di non deludere chi era lì ad Ancona e chi era a casa e aspettava una telefonata o un aggiornamento su facebook, mi ha permesso di fare , per ora , la più bella gara della mia vita.
PRE-GARA
Arriviamo ad Ancona verso le 15.30: Pietro, Aldo, Enea, Soxj e Stefy... Iscrizione e ritiro dei pettorali, l'entrata del palazzetto con le sue 6 corsie di legno ricoperto, che rimbombano ad ogni passaggio degli altleti e il cuore che inizia già a battere all'impazzata... E' l'esordio sui 60 metri di Aldo prima e di Pietro dopo, loro pensano già alla staffetta di domenica, il mio pre-gara è già iniziato...
Verso le ore 18, dopo aver mangiato una piccola colazione al mattino, caffè all'autogrill, un panino e una piadina all'una, colto da fame improvvisa, mi divoro una mela...
Alle ore 19.40 inizia il riscaldamento col coach: un quarto d'ora di corsa e poi qualche esercizio: torniamo dentro e la partenza data per le 20.25 è spostata alle 21.05, quindi stop, si riprende dopo un quarto d'ora...
Esercizi per rompere il fiato, scatti, una nuova corsa all'aperto e giù acqua, come a Parma, e poi di nuovo esercizi, allunghi e scatti, mancano gli ultimi due quando il tecnico fidal ci chiama partenza anticipata alle 20.55...
CAMERA D'APPELLO
A sparar cazzate noi Cardatleti siamo in cima alla lista e la camera d'appello assume i nomi più assurdi, da camera di decompressione e camera iperbarica a conclave, ecc, ecc... la mia serie è la seconda, corsia 4, i miei antagonisti è tutta gente muscolosa, tutti hanno un tempo migliore del mio tranne un tre centesimi più alto del mio, quindi la tensione sale a dismisura per la paura di rimanere intruppato quando si ritorna tutti nella prima corsia...
Si scambiano quattro chiacchiere, si fa qualche risata e poi si entra per la gara: mi sistemo i blocchi e faccio una partenza, poi li risistemo e un'altra, li risistemo e un altra, e all'ultimo allungo il giudice fidal ordina "dietro i blocchi!!!" (come sempre l'unico indisciplinato)...
AI VOSTRI POSTI
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PRONTI
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E LO SPARO
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LA GARA
Parto come un fulmine, col sinistro di spinta e cerco di correre con maggiore frequenza possibile: dalla quarta sono già in curva, venti metri e il rettilineo, e alla fine, quando inizia la curva ho già recuperato gli atleti della corsia 5 e 6, mentre nella corsia più interna, la seconda, vedo un'ombra che si avvicina...
Finita la curva rientro in corsia e sono primo, rettilineo e taglio il traguardo del primo giro, alzo lo guardo per una frazione di secondo verso il tabellone con l'orario 27"4, come da test in allenamento e all'ora ancora la curva, questa volta in prima corsia e mi appresto al penultimo rettilineo...
A metà non sento più i passi di quelli dietro e mi volto per una frazione di secondo: sono dietro un cinque metri, e all'inizio della curva mi volto ancora, sono 4 metri... mentre dagli spalti sento all'unisono le voci della Stefy e dell'Enea che mi urlano di non voltarmi...
Finisco la curva, sono quasi allo stremo delle forze, ma continuo a spingere e a spingere, con le voci dei miei amici che urlano sempre di più... spingo ancora e taglio il traguardo... alzo lo sguardo, 56'45"
...to be continued !!!
Che dire. STRATOSFERICO!!!!!!!!
RispondiEliminaPerò che soddisfazione, vero?
Tanto impegno, riagato da una grande prestazione, cercata, voluta e ottenuta.
Complimenti.
Grazie Luna :)
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