27.6.10

La mia Quatar Pass…..

Stamattina sveglia alle 5.30, e ci metto qualche minuto a ripigliarmi e a mettermi in piedi, ma alle 6.00 c’è Claudio che mi aspetta per fare il giro del percorso… Qunidi mi alzo, do la pappa ai pesci, bevo un bicchiere d’acqua come colazione e scendo a prendere la bicicletta. Sono le 5.50 e prima di andare all’appuntamento, vado verso la rotonda di Induno a mettere le freccie del ritrovo e poi un km di discesa per iniziare il giro alle 6.01.
Saltiamo solo il primo chilometro e ci dirigiamo verso la zona industriale: tiriamo fuori il cartello del 2° km (nascosto) ed entriamo nel bosco a tirare i nastri che avevamo preparato ieri…. Le zanzare sono inferocite e quindi via di corsa verso la discesa pericolosa, dove piazziamo il cartello del 3° chilometro e quello della discesa pericolosa. Il tratto di discesa e la successiva pianura sono di scorrimento, poi inizia la salita, dove scendiamo dalle bici…. (è proprio duretta), piazziamo il nastro della svolta a sinistra, il cartello del 5° km e i nastri su in cima al Moncucco…. Poi scendiamo verso il prato ed il cimitero di Velmaio, per poi rifare la salita (dove piazzo il 6° km), ritorniamo nel bosco e troviamo pure un legoratt (lepre) morto in mezzo al tracciato. Proseguendo piazziamo il 7° km e prima del discesone l’8°; usciti dalla striscia di bosco sistemiamo un cartello che è precipitato e siamo all’arrivo.

Quindi lego la bicicletta e vado a casa a piedi a prendere la macchina… Prima do da mangiare alle tartarughe e poi carico su l’orologio…. Prima di passare dal parco Lagozza però, metto un cartello vicino al passaggio a livello, piazzo il cartello del 1° km, del 9° km e piazzo pure dei cartelli nel percorso ridotto (km 3 e 4). Torno al parco Lagozza e scarico l’orologio e riprendo la bicicletta.

Intanto sono le 8.15… Stefano si occupa di piazzare la gente nelle varie postazioni, circa una trentina di persone… Qualcuna manca (non si sa se arriva) e allora si studia i vari cambi di posizione, qualcuna non sa il posto, e allora si cerca di affiancarla a gente esperta… Intanto arrivano anche tre ragazzi coi CB e le due moto…. Io spiego a loro dove mettersi (discesa del Moncucco uno, vicino al 4°km l’altro e il terzo all’arrivo) mentre Stefano spiega il percorso al conducenti delle moto (una rinfrescata…).

Il mio prossimo compito è portare gli uomini del primo ristoro alla sua destinazione, e quindi, sparata col la bici nel rettilineo verso la zona industriale, con dietro tre macchine e arrancando un po’ li piazzo lì (anche col 4° km e un CB) e ritorno alla partenza, passando nel punto strategico del percorso ridotto (attraversamento di una strada dove vanno come pazzi), ma… non c’è nessuno (sono ancora le 8.45).

Torno alla zona di partenza, sfrecciando col rapportone i podisti, per controllare che tutto sia a posto e ritorno in quel punto strategico, dove trovo addirittura tre uomini…Quindo torno verso la partenza e trovo già le moto che mi vengono in contro, i primi hanno già passato il primo chilometro. Quindi vado verso la deviazione e aspetto che arriva il primo ragazzino per fare da apripista. Quando lo devo, parto per concedermi un trecento metri di vantaggio, mentre la seconda moto, seguirà il secondo. La salita è durissima e con tutti gli scatti precedenti ghe la fò più… Quindi scendo e spingo la bici, ma il ragazzino si avvicina e allora mi metto a correre con la lingua di fuori e riesco a raggiungere il culmine prima di lui….. Poi gli sto davanti un centinaio di metri e giunto all’arrivo aspetto con trepidazione che arrivi il secondo (avrà mica sbagliato)…. ma eccolo che arriva… Quindi ritorno sul percorso per seguire gli ultimi, che sono ancora sulla salita, scollino con loro e poi mi reco all’arrivo per vedere se i primi sono arrivati e poi ritorno a seguire la coda della gara.

Arrivato all’arrivo mi bevo una lattina di energy drink e un quintino di latte, parlo con qualche podista e mi concedo un po’ di riposo facendo colazione con te, pane e nutella. Poi arrivata l’ultima del percorso lungo, parcheggio la bici, porto lì la macchina, carico l’orologio e vado a fare il giro per togliere tutti i cartelli e freccie che sono rimasti.

Qui mi va bene… quasi tutti gli uomini hanno ripulito la loro zona…. Carico tutto il resto e lo porto al parco… carico tutte le freccie e cartelli accastati al parco sul furgone e di nuovo a casa a portare l’orologio, fare una doccia e dare la pappa al cane…. Bello pimpante torno verso il parco, fermandomi prima a ritirare le freccie del ritrovo alla rotonda di Induno e i cartelloni in piazza… Giunto al parco, mi fermo sotto il tendone…. la coda è già terminata e tutto il gruppo si ferma a mangiare… ore 13.30… meritato riposo!!!!!
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  1. Beppe ha detto:
    Accidenti Omar, mi sono messo agitazione solo a leggere il tuo racconto…Grazie davvero per l’impegno che tu e tutti gli organizzatori avete profuso nel preparare al meglio la gara!P.S.Però per essere un vero duro il giro finale per togliere tutti i cartelli e le frecce l’avresti dovuto fare in bici!!!!! :-P
  2. omar soxj ha detto:
    di solito sto lavoro lo faceva mio papà, però stamattina ha corso a Tenerife!!!

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