Da un sacco di tempo non mi capitava di correre con la pioggia: non la pioggerellina tipo gara di Malgesso, ma proprio pioggia che viene giù a secchiate: due giovedì fa in allenamento un assaggio e la mattina del 7 aprile a Ternate il bis.
L'occasione è la Run For Parkinson's di Ternate, gara di solidarietà organizzata dall'AS.P.I. (Associazione Parkinson Insubria) di Cassano Magnago, con la collaborazione del gruppo sportivo Bradipo Zoppo e la factotum dell'evento LIDIA SBALCHIERO. L'anno precedente ero dalla parte organizzativa dell'evento, quest'anno dalla parte podistica.
Quindi sotto il diluvio, un 500 podisti e camminatori hanno preso il via alle ore 9.30. Io sono subito scattato nelle prime posizioni per evitare l'ingorgo al cancelletto all'uscita del parco, e tanto che c'ero sono rimasto aggrappato a quel gruppetto che andava sotto i quattro fino alla fine della salita, dove in un attimo di euforia ho domandato al Frascoli "Oh, ma stai andando forte".
Un attimo per rifiatare ai quattro e trenta ed ecco il Dario, fresco di maratona in quel di Rimini: abbiamo corso altri 3/4 chilometri a parlare proprio delle maratone, della sua fresca e della mia ormai sbiadita del 2008...
Al settimo chilometro lo lascio andare, forse perché lui comincia a scaldarsi ed io, coi pochi allenamenti sono già alla frutta... tre chilometri a 5 e poi una bella tirata sotto con un altro runner, dove mi ritorna la voglia di andare sotto i 4'30" per un po'.
Mercoledì un gradito ritorno, alle gare in pista: arrivo nelle peggiori condizioni possibili, con alle spalle credo un trecento fazzoletti consumati. L'unica nota positiva è che da mezzogiorno forse sta passando, ma comunque il fiato sarà quel che sarà.
Parto nella prima batteria, quella dei più lenti: alla partenza scherzo con la Fra dicendogli che tirerò la gara ai 4'00"... Infatti si parte a 3'40", duecento metri, supero il Pietro e mi metto davanti a tirare, per vedere se reggerà. Riesco a resistere fino ai 1200 metri, quando l'Ale mi passa assieme ad altri quattro. Il fiato è troppo corto: ho una mezza idea di rimanere agganciato a qualche metro di distanza per poi lanciare la volata ai 200 metri, ma desisto.
Mi danno una quindicina di secondi, il Dario mi prende ai 200 metri finali: mi giro e gli dico "va che adesso faccio boom" e parto... Volatona finale, dove riesco ad andare a 2'09" di media. Il crono totale è di 5'41", quasi un minuto sopra il mio PB (4'49" del 2012).
Giornata conclusa in pizzeria a scambiarsi battute e a terminare la serata in allegria.
Tornando a stamattina, dopo la 10K di Parabiago mi ero ripromesso di tornare sotto i 43' e la gara battezzata inizialmente era la 10K Arona (già corsa la passata edizione); però cadeva in concomitanza con la gara di Ternate ed allora, quasi per caso, è sbucata fuori la 10K di Sesto Calende, già corsa nel 2013 ma su un percorso diverso.
Con poche informazioni disponibili, sono riuscito a farmi dare delle dritte sul percorso: tutto piatto sulla ciclabile con un loop corto e due lunghi.
Così io, Beppe e Luciana, ci siamo recati Sesto Calende, arrivando pure in anticipo da tabella di marcia: un po' prima delle nove con gara alle ore 10.00. Parcheggiato a ridosso della partenza, dopo il ritiro del pettorale ci siamo convinti che sì, era fattibile quest'oggi arrivare nei 100 (non più di ottanta iscritti alla gara Fidal).
Riscaldamento sul primo tratto del percorso gara, dove cercavamo di capire dove avremmo dovuto svoltare per il giro corto: tra l'altro, mentre il meteo minacciava pioggia, qui a Sesto non c'era una nuvola in cielo e il sole cominciava a scaldare.
Finito il riscaldamento e dopo il cambio, facciamo la foto con il quarto cardatleta presente, l'Antonio.
Ore 10.02 e il via alla gara: come confermato dallo speaker, si procederà sulla pista ciclabile per un chilometro, fino alla boa B: dietro front sulla stessa pista divisa in due corsie da birilli e cinesini fino alla boa A (a duecento metri dalla partenza), poi ancora ciclabile per due chilometri fino alla boa C (loop lungo) e ritorno, andata e ritorno per un totale di 10 km.
FOTO by FTM Team |
Anche se sembra tutta piatta, andando verso Golasecca, si è in leggera discesa, ma soffia un leggero vento contrario, mentre il ritorno verso Sesto Calende è in leggerissima salita (un po' come la 10k di Arona).
La cosa che mi piace di queste gare è che riesci a vedere chi ti sta davanti e chi dietro: e quindi vai di incitamenti con all'Antonio, uno scambio del cinque con il Beppe, un vai Lucy, un cinque con l'Andrea Basoli. E poi nel finale un "Vai che sei solo" e un "Vai a fuoco" sempre all'Antonio.
Riesco ad accelerare nell'ultimo chilometro fino a portarmi ai 4'20", forse per la voglia di tagliare il traguardo e soffiarmi il naso. Concludo in 46'11", mezzo minuto sopra il tempo di Trecate. Poteva andare peggio... Ci riproveremo a Saronno ai primi di maggio.
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