30.1.19

87a Cinque Mulini

Ore 15.15, seduto sul divano, televisore acceso su Rai Sport, sulla neve che sta cadendo a San Vittore Olona, su quei prati che hai lasciato qualche ora prima, con il freddo, la pioggerellina e quell'accenno di brina sul giro di campo dell'arrivo.

Partenza, il via della gara dei top, cerchi subito a metà plotone e lo trovi, maglietta bianca e manicotti
neri; accendo la macchina fotografica e zummo sul televisore, aspettando l'attimo che... oh, lo inquadreranno qualche volta...

Primo giro e l'africano al comando quasi si sfracella prima di intravedere ed imboccare la scaletta sulla sinistra; ingresso del mulino.


e interno del mulino...


l'ingresso del campo me lo perdo, però posto, l'Andrea c'è, #lagara.

Già, la gara: come ha detto l'Andrea, la Cinque Mulini è "La gara", la gara di Cross per eccellenza, con quel giro di campo che se corri a 4 al mille sei già negli ultimi, con quei tre fossi da saltare, con quella rampa da prendere di rincorsa se no ti ribalta giù, con l'ingresso nel mulino, le chiodate sulle assi di legno, l'abbassarsi per non picchiare la testa.

Venivo da una settimana, dopo il cross di Canegrate, con serate di lavoro fino a tardi e l'unico allenamento le 44 vasche in piscina del sabato pomeriggio.

Ne è venuta fuori, nei 5,5 km circa del tracciato, una media di 4'33": è venuto fuori un primo mille in fuga a 4'09" e gli ultimi 500 metri a 4'07" camminando negli ultimi istanti di gara.


Ne è venuta fuori una delle più belle foto mai fatte al Soxj da parte dell'Antonio, salutato dall'alto quando mi stavo cambiando in tribuna.



Ne è venuto fuori l'indolenzimento ai polpacci, dovuto all'esordio stagionale delle chiodate (e al fatto che per preservare il tallone, ho pressoché fatto la gara in punta di piedi, come un quattrocento) e una fiacchetta che è ormai una costante con queste scarpe dal 2011.

Non è venuto fuori, come a Canegrate, lo scatto finale, anche perché il runners che è entrato con
me nel campo, ha piantato giù un allungo a 3 al mille agli ultimi duecento metri.

Non è venuta fuori l'opera di convincere l'Andrea a correre la gara con noi master: "l'avresti vinta", anzi, a furia di vederlo in tutte le parti del tracciato, mi ha destabilizzato...

Non son venute fuori le mani dai guanti: avevo freddo, però il raffreddore mi è venuto quando ho visto la Fra correre in canotta.

È venuta fuori (e meno male), la voglia di riprovare ad andare più veloce, e di scrivere...

P.S.: Ringrazio Valentina per il video, Antonio per la foto e tutti quelli che mi hanno incitato durante la gara.

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