4.3.18

GRAND PRIX di AZZATE

Stamattina, dopo la scelta azzeccatissima di andare a votare alle ore 7.02 (alle 7.10 ero già a casa per la colazione), si parte alla volta di Azzate per la storica gara dei Runners Valbossa.

C'è nebbia, la temperatura è abbastanza fredda, ma non come la gara di Varese ed un timido sole cerca pure di spuntare.

Il luogo di ritrovo è l'oratorio di Azzate, coperto da un manto nevoso semighiacciato; ritiro le iscrizioni di gruppo e parlo un po' con qualche cardatleta e il picchettatore Ferdi.

Dopo la gara dei piccoli, via a cambiarsi per un timido riscaldamento col Teo, poi tutti sotto l'arco gonfiabile per la spunta a prima partenza lenta passando dai gradini per portarsi alla partenza vera e propria sotto l'arco bianco.


Partenza in leggera salita, curva a sinistra, piano, curva a sinistra e discesone; so già cosa mi aspetta: l'erta salita di via Leopardi con i suoi tornanti... qualche passo di corsa, qualche camminata e poi giù in discesa per entrare nel tratto più bello del percorso.

Zona Vegonno, stradina asfaltata e poi dentro nel bosco, innevato, una neve morbida, non più di tanto ghiacciata, schiacciata dai runners che mi hanno preceduto, solo a tratti scivolosa con le A3, in compagnia del Jamba, dove si chiacchiera tra un video e un altro.


FOTO di ARTURO BARBIERI << CLICCA QUI >>

Passato anche il ristoro, ecco le due discese dove finisco praticamente quasi tutte le energie, quasi tutte perché nell'ultima salita, riesco a riprendere il Gabri e poi di slancio riesco a tenere la Francy fino alla piazza del Belvedere.

Ultima discesa (la Francy se ne va) e praticamente sono out, vado giù d'inerzia... alla successiva e ultima salita mi passano il Gabri, l'Ale e m'impianto e la faccio quasi tutta a camminare e a corricchiare. Mi riprendo solo nel tratto finale del Campo Sportivo, sotto la morbida neve, con il Bone che incita e invoca il mio nome.


Riesco a tenere benissimo, forse più delle aspettative, fino al km 8,2 , poi alla discesa del Belvedere praticamente ho le "mitiche" gambe di legno, che una volta mi venivano agli allenamenti delle Aquile del giovedì dopo le gare in pista del mercoledì, ed ora arrivano per la mancanza degli allenamenti.

La stessa media di domenica scorsa è un netto miglioramento; a naso su un percorso piatto potrei già essere sotto i cinque... Aspettiamo il cambio dell'ora di fine marzo e magari qualche allenamento settimanale riusciamo a metterlo in programma.


Aspettiamo il responso del tallone e dei tendini domani, visto che le discese le ho quasi fatte tutte in punta di piedi...

Nessun commento:

Posta un commento