Giovedì sera forse ho intravisto uno spiraglio di luce attraverso il tunnel... una piccola fiammella, ancora fioca, che si sta via via ingrandendo, una piccola luce che spero possa spiazzare via il non-senso degli ultimi mesi...
Uno piccola luce che porta speranza, una piccola luce che con le nuove tre batterie AAA mi ha permesso di vederci un po' più chiaro, per le due uscite di corsa in due giorni... è una nuova strategia: fare una settimana di riposo e poi spararsi una ventina di chilometri in 24 ore...
L'appuntamento di giovedì è con le aquile, in occasione del Dany Day, un allenamento ancora più sconclusionato rispetto a quello del giovedì prima (praticamente fermi sul da farsi dopo soli 420 metri)... però al diavolo tutti i pregiudizi e i ritardi di orario... Sacromonte è e Mosè sia...
Una salita magica, per lo più camminata, con la nebbia e visibilità 3 metri... l'arrivo in solitaria, gli ultimi gradini con il Luna, il pensiero all'ultima volta che sono salito fin lassù (16 gennaio, con la neve)... e poi giù a manetta sui sassi, doccia, pizza e tensione quanto basta.
Venerdì altra notturna, questa volta gara vera: luci frontali obbligatorie, nei percorsi calpestati dalla cardacrucca... è stato bello cercare di capire dove stavo passando... e stato bello riconoscere gli amici podisti dalle voci... Io ho fatto la corta... abbastanza provato dai 14km del giorno precedente... Pasta parti e birra artigianale, poi a vedere arrivare i podisti della lunga... Enea, Fabio, Giuseppe e Fiurash e trascorrere la serata con quest'ultimo a sorseggiare la scura...
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