3.8.14

1° MASCIAGO WATER TRAIL

Chilometri percorsi: 6,4 km
Tempo impiegato: 46’07”

E come dice il narratore della Peppa Pig: “a tutti piace saltare nelle pozzanghere di fango”; oggi a Masciago Primo “a tutti i podisti piace correre nel fango”.

Nubi minacciose si addensano tra la Valceresio e la Valganna… la gialla mi porta a Masciago Primo, piccolo comune della Valcuvia, già attraversato qualche volta per trovare una scorciatoia che da Ganna mi portasse a Cuveglio. Un centinaio circa di podisti, macchine sparse un po’ dappertutto, facce note, anzi poche facce non note…
Iscrizione e pettorale numero 60, un omaggio al Triplete Vertical Man
Unico cardatleta presente, mentre delle aquile facciamo un gruppetto di cinque, col Beppe, Raffo, Alberto e Daniele… Ci si scalda perlustrando la prima parte del tracciato nel borgo e poi tutti sotto il gonfiabile della partenza.


Ospite d’eccezione un americano con moglie e figlio/a che alla partenza decide di correre senza maglietta: forse Giove Pluvio non la prende bene e 30 secondi prima dello start ecco che inizia a piovere a secchiate.
Mezzo chilometro su asfalto e poi ci si infila nel bosco (lo sterrato sarà il 90% del tracciato). Al primo chilometro comincio ad avere problemi di visuale (data l’acqua scrosciante) dopo le piante attenuano un po’ il problema e quando il Raffo mi supera, gli chiedo perché stiamo correndo dentro un fiume.
Al chilometro 1,2 sono già in debito d’ossigeno (i pochi chilometri si fanno sentire, non sulle gambe, ma sul fiato) e alla partenza spavalda in 4’53” fa seguire un secondo chilometro con l’erta salita in 9’56”.


Poi inizia il tratto più bello, tutto un su e giù a saltare nelle pozzanghere, ad attraversare i guadi dei fiumi (minimo tre), di arrampicarsi in salita scivolando all’indietro ed aggrapparsi alle piante nelle discese per non rotolare; riesco anche a prendere la solita storta al piede destro (che è ormai di gomma Alberto) e un ramo nell’orecchio (tant’è che la sesta donna si preoccupa vedendomi sanguinare… non si dica che non do il sangue per la maglia) … la pioggia cancellerà via tutto
Il percorso è segnato ottimamente: ad ogni bivio (con frecce gialle) seguono le strisce bianco-rosse che ti rassicurano se hai paura di aver sbagliato strada; i tratti pericolosi sono segnalati con dei cartelloni gialli con la scritta ATTENZIONE e dunque anche se gli uomini sul percorso saranno stati una decina (nei punti importanti) era difficile sbagliare.

I parziali seguenti sono stati di 5’33” – 6’45” – 6’40” – 8’06” … Nel tratto finale si è un po’ battagliato con il Daniele ed alla fine, quando è finito il bosco e siamo entrati sull’asfalto, ho fatto un allungo: l’arrivo era lì a 50 metri; fatica conclusa in 46’07” per 6,40 km del mio Gps.


Tè e cambio volante in macchina e poi tutti alle premiazioni. Foto e a casa a fare una bella doccia calda.

Se volete più info, come nome della gara e arrivi, andate sul blog del Beppe

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