6.11.08

LA GARA

Ore 10.00 AM – pronti,partenza…via!!!

Come dicevo prima, dopo appena 10 secondi dallo sparo ho varcato la linea di partenza e ho fatto partire il cronometro: il sole è già alto ma il freddo è pungente, per il primo miglio la strada sale, per poi scendere fino al secondo miglio.

Sul ponte, noi della blu siamo sulla parte destra, gli arancioni a sinistra e i verdi sotto


Finito il ponte mi tolgo e lancio la felpa a bordo strada e comincio la discesa verso Brooklyn. Qui comincia il primo bagno di folla, che sarà presente per tutto il tempo della gara. La gente è tutta in festa e urla i nomi delle varie nazioni “Vive la françe” , “Forza Italia” (si…),ect… oppure i nomi degli atleti per chi lo ha segnato sulle maglie.


Molti hanno la maglietta con scritto “Obama” davanti e “11-2-08 I RUN – 11-4-08 WE CAN” mentre ai lati delle strade cominciano ad apparire bandiere e striscioni delle varie nazionalità e i bambini chiedono il cinque.

Al quarto kilometro la corsia arancione si è affiancata alla nostra, ma divisa dai nastri, mentre al sesto la corsia verde si è immessa con la nostra.

Non so a quanti bambini ho dato il cinque, ogni tanto mi spostavo dalla parte destra della strada a salutarli, altre volte alzavo la mano o facevo loro un sorriso, mentre continuavo a tenere il mio passo.



Nella parte centrale di Brooklyn, ai lati delle strade c’erano molte bande rock, che suonavano con le casse a palla e sempre una moltitudine di gente che gridava e incitava. All’ottavo miglio (attorno al 13° km – 1 ora spaccata ) le 2 corsie di sono riunite ed abbiamo cominciato a correre tutti assieme.


Al tredicesimo miglio la strada ha cominciato a salire ripidamente (ponte Pulaski di 1,5 km tra Brooklyn e Queens) e quasi a metà c’era il segnale della mezza maratona, passato in 1h41’21”. Qui ho cominciato a rallentare un pochino, fino ad allora tenevo una media di 7min40sec al miglio, da qui sugli 8min e25.


Finito il Queens, attraversiamo il ponte Queensboro, un ponte coperto lungo più di tre kilometri che passa sull’East River per farci approdere a Manhattan, per la prima parte una salita ripida, poi una discesa ripida con curvone a 360° per farci immettere nella Prima Avenue.


Da qui alla fine, ad ogni miglio è presente sia il rifornimento che il rilevamento cronometrico, perchè sulla Quinta Avenue i podisti stanno per concludere la gara. Qui la strada per 4 miglia (6 km e spiccioli) la strada è diritta, ma non in piano, ma tutta su è giù.


Anche quà la gente incita e urla e come negli altri quartieri offre banane, cicche, lecca-lecca, acqua e integratori.

La temuta crisi arriva al 31° kilometro vicino al ponte Willis, che collega Harlem al Bronx, la strada sale ripida e la fatica comincia a farsi sentire.


Al 35° Kilometro passo in 2ore58min, gli ultimi cinque li ho percorsi in 30min esatti (quindi con una media di 6min al kilometro). Anche nel Bronx, a dispetto delle voci, che molta gente che incita, addirittura una signora con pentola e mestolo e i bambini offrono banane a pezzetti e caramelle.


Passato il ponte Madison, ritorniamo ad Harlem, dove ci accoglie un nutrito gruppo di cantanti Gospel. Dal 20° miglio al 24° miglio la mia media resta di 9min45sec a miglio (6min al km) anche perchè ad ogni rifornimento mi fermo quasi un minuto a camminare bevendo il gatorate e ripartire è un po’ dura. Alla 110a Strada affianchiamo Central Park, mancano circa 6 km all’arrivo.


Al ventiquattresimo miglio (86a Strada) entriamo in Central Park, qui la strada è larga poco più di 5 metri e il tifo è assordante, sembra di percorre i passi alpini in bicicletta al giro d’Italia.

Con la gamba sinistra come un tocco di legno, che credo abbia perso la sensibilità al 21°imo miglio, arranco spinto dalla folla e dalla voglia di arrivare, ma la strada continua a salire e a scendere in maniera altalenante.

Passato il 25°imo miglio (e 40km) la strada scende e riesco ad abbassare la media a 9min24sec al miglio.

Passati per la 59a strada percorro l’ultimo quarto di miglio e terminato l’ultimo strappo taglio il traguardo.



Il tabellone segna 3h59min41sec, ma è il tempo della partenza alle 9e43, il mio tempo effettivo e di 3h42min16sec, arrivato posizione 7415 (fonte NewYorkTimes)

Si ringrazia il presidente del Piede d’oro per le immagini fornite con la sua telecamera… 


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Una risposta a LA GARA


  1. Beppe scrive:
    Grande Omar!
    Complimenti ancora per la tua maratona e per il modo in cui l’hai raccontata: dev’essere stata davvero un’esperienza unica!
    Ci si vede Domenica!
    Ciao

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