Un'ora a cercare la maglietta tra i cassetti e per sfinimento opto per un verde speranza...
Fa freddo, hai pure un po' di raffreddore e sei imbacuccato nel piumino arancione che (ormai ce l'hai da due anni) sembra sempre grande...
Pronti via, un giro di campo... a metà già un po' in affanno, però lo scattino all'arrivo sotto il gonfiabile c'è sempre.
Secondo giro, qualche pausa in più, uno scatto quando ti doppiano e poi all'arrivo basta, ti fermi, con tutti che ti incitano a fare il terzo giro, ma papà è contento del suo quattrocentista...
Ultimo giro, in affanno, si cammina e si corricchia per terminare i seicento metri e conquistare la medaglia...
"Tienila tu Papùu!"
So già che la riprenderai quando poi ci lasciamo, però a me va bene così...
Cambio a torso nudo in mezzo alla piazza per metter su qualcosa di asciutto e poi via, sulle spalle di papùu per il giro corto...
Pronti e via... usciti dal campo il salitone... "Corri Papùu"...
"Va che qui si scarliga!" (non oso pensare a cosa diranno le maestre della materna se lunedì tira fuori uno "scarliga" ad minchiam).
Correre anche no, con venti chili sulle spalle è un po troppo...
Però andiamo all'inseguimento dei nonni, che riusciamo a prendere dopo il primo chilometro, sulla discesa, giusto in tempo per la foto dell'Arturo, che immortala tre generazioni con più di 1750 presenze al Piede d'Oro (1754 per l'esattezza)...
Qualche passo di corsa (per rifiatare) e poi di nuovo sulle spalle per il ritorno, arrampicandosi sullo sterrato e sui gradini, e via verso l'arrivo e l'entrata nel campo, questa volta di corsa...
E qui volevi correrla tutta... ma è meglio fare solo gli ultimi 50 metri... Arrivo e poi ristoro... uno, due, tre, quattro, cinque zuccherini... ed ogni volta chiedevi, quasi con vergogna, se ne potevi prendere ancora un altro... Thè e poi via in macchina...
Diciamo che ho ancora un po' di mal di schiena ma va bene così....
Meno uno...
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