Non vorrei creare allarmismi, ma mi sa che nei boschi di Golasecca, ci sono degli elfi che mangiano i metri...
Tornando a qualche giorno fa... ero indeciso, indeciso se venire alla gara di Golasecca a passeggiare sul corto o a presenziare, magari facendo qualche video in zona partenza/arrivo... Poi una sfida, uscita quasi per caso, e mi è venuta un'idea... un po' un non-sense che mi ha portato in mente altri ricordi, di un podismo un po' diverso per certi aspetti...
Correva l'anno 1988 (diciamo 1988 per non dire tanto tempo fa...): si era in pochi, un 200 podisti a gara e praticamente ci si conosceva tutti. Allora la tattica di corsa di un bambino di 10 anni era correre all'impazzata, fermarsi, ricorrere all'impazzata, fermarsi e via dicendo... ovviamente con i podisti adulti che ti dicevano di non fare così...
Uno di questi era il Diego, Diego Merletti (se non ricordo male) dell'Arsaghese... mi è venuto in mente perché da poco hanno rifondato quello storico gruppo con le canotte rosse e la scritta gialla.
Il Diego non correva, marciava... A passo veloce, costante, sembrava senza faticare... ed ogni volta che io mi fermavo a rifiatare lui mi passava... diciamo che in tante gare è riuscito a starmi davanti, ed in altrettante sono riuscito a spuntarla io...
Quindi venerdì mi sono detto: perché no...
Questa quarta edizione della Run for Avis (ex Trail di Golasecca del circuito delle Prealpi Varesine) ci tenevo a farla, sia per la Barbi, sia per tutti gli amici della Mezzanese e mi sarebbe dispiaciuto ridurmi a fare il percorso corto...
Ovviamente tanti podisti che mi hanno superato nella parte iniziale mi hanno chiesto se avessi qualche problema e quasi tutti gli uomini bandierina della Mezzanese mi hanno chiesto come mai camminassi...
"Oggi la si fa marciando", a passo spedito... qualche discesa a 5' di media, i tratti di piano a 8' basso...
Mi sono divertito a superare la gente sulle salite di sterrato, mentre sulle discese se ne andavano via...
Il percorso era davvero stupendo, un Trail, segnato con le frecce del Piede d'Oro e le bandierine arancioni dappertutto; ovviamente i tratti tecnici magari a qualcuno non saranno piaciuti: la salita con la corda, la discesa coi ciotoli...
Diciamo che mi ha ricordato tanto il Trail del Takery (che tra l'altro è in programma questo venerdì), soprattutto nel tratto di bosco coperto dagli aghi di pino a fare zig-zag tra gli alberi.
Alla fine, a mezzo chilometro dal traguardo, riesco a superare pure tre del percorso corto e a duecento metri dalla fine tranquillizzo un amico che si era preoccupato non vedendomi arrivare al traguardo.
Note positive : Le zanzare non erano così assetate di sangue come al concerto degli Evanescence di martedì scorso a Milano / Se stai fermo immobile, i tafani ti girano intorno tre volte e se ne vanno / PB di marcia del Soxj (ovviamente il primo) / Ricevere il tifo degli amici (Chigio-Dario-Ricki) quando arrivi a 8'15" di media non ha prezzo.
Note negative : nessuna.
simpaticissimo! bravo!
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