10.4.16

Run For Parkinson's Ternate


Dopo aver co-organizzato la Run for Parkinson's di Cardano al Campo, eccomi qui a tornare a correre alla Run for Parkinson's di Ternate, organizzata dall'amica Lidia Sbalchiero. Quest'anno complice la bella giornata di sole, i partecipanti annunciati dal Bone hanno superato le 600 unità, anche se l'aria fresca della mattina mi fa optare per la magliettina tecnica sotto la canotta.

Ore 8.06 sono sul luogo dell'iscrizione: ritirato il pacco in compagnia di Enea, Giuseppe e Samula, scambiato due chiacchiere con il Valerio e l'apripista Roberto, faccio un breve riscaldamento con il Màtt, e parliamo brevemente della forma e degli allenamenti...

Qui gli dico che "il breve allenamento per te è la gara per me", e devo aver commesso un piccolo errore: nell'intervista con il Bone, lui ha detto che sperava di fare una bella gara, io ho detto che avrei camminato... Mi sa che gli ho passato tutta la forza che avevo e, buon per lui, il Màtt ha vinto la gara.

Ritornando alla gara, il giro del lago di Comabbio da correre in senso antiorario, con partenza e arrivo dal parco Berrini, risulta sempre abbastanza impegnativo, anche perché costellato da continui saliscendi e brevi strappetti.

L'intruso tra la mezzanese - foto by il cellulare della Barbi
Partenza tranquilla, almeno questa volta, e primo mille in 4'50" e al secondo chilometro, in compagnia del Valerio, la media è da 5' esatta: 10 minuti tondi tondi; vengo pure salutato dalla Stefy e dalla Rachi a bordo del Kayak!!!

Qui mi affianca il Gianni, sulla parte destra e facciamo un chilometro appaiati, tant'è che riesco a fare da tappo ai runners più veloci (mi sembra di essere un anziano dell'IVV); faccio pure due scatti per levarmi di mezzo (mi hanno pure ringraziato, forse per pietà)...

Sta di fatto che quegli scatti mi hanno tolto le ultime residue forse che avevo ed allora il Valerio se n'è andato (l'ho perso un attimo di vista e non l'ho visto più) e quindi sono rimasto io e il Gianni.

E proprio il bello di questo sport, passo dopo passo, abbiamo incominciato a correre e a parlare di un po' di tutto, di gare fatte, di gare fatte e di gare fatte, tant'è che senza rendercene conto, i chilometri sono trascorsi via veloci, sempre alla media intorno ai 5'...

In una delle ultime salite, mi sono pure fermato per salutare la Maria (poi ho recuperato con uno scatto), a tre chilometri dall'arrivo ho sentito la voce del Bone portata li dal vento, ho pure scambiato una villa col tetto blu come tendone dell'arrivo (cosa ci fa una casa col tetto blu!!!) e all'arrivo che non arrivava mai (c'erano i chilometri un po' sfalsati), foto di rito con il Capasso, con io e il Gianni che abbiamo pure fatto un accenno di volata perché un ragazzo per due volte ci ha passato e poi rallentava...

Thè e due wafer, e poi ad ispezionare il Kayak... a casa piatto di pizzoccheri strameritato e adesso cominciano a venire fuori gli acciacchi di chi non aveva corso per dieci giorni di fila...


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