Ascesa: 7 km in 48’42”
Discesa: 7,5 km in 36’45”
Dopo le vacanze, il relax, le corse in spiaggia, cosa c’è di meglio di un Sacro Monte per risvegliare tutti quei muscoletti sopiti e quasi atrofizzati dal sole; così alle 19 e 30 o giù di lì di un giovedì (ieri) si ritrovano i magnifici 7 [Maurone, Beppe, Giò, Jamba, Soxj, Lumi e Gatto] per l’ascesa al Sacro Monte, valevole per il 10 punto aquila mio e del Beppe [quello della riconferma]… La partenza è soft, dopo 20 metri, svolta a destra e subito una rampicata per sbucare in via Marzorati, discesa del Montello e passato lo stadio, inedita salita per il Campus, percorso vita e attraversamento della provinciale per immetterci verso la via Oronco… Qui il Maurone, Giò e Beppe allungano, io e il Gatto li teniamo a vista, mentre il Jamba e il Lumi sono poco dietro; sulla Conventino ci ricompattiamo tutti e quattro, mentre là davanti, il Maurone inizia il suo lento, ma inesorabile incremento di ritmo, che gli fa guadagnare metro su metro, mentre alla cappella del Gottuso, il Jamba prende il largo, mentre Io, Gatto e Jamba procediamo al nostro ritmo… A metà ascesa, sparisce alla nostra vista il Jamba, ma noi non molliamo ed anche se comincio ad accusare qualche doloretto quà e là, non mollo, il Mosè è vicino, faccio pure uno scatto di 20 metri cercando di trainarmi i compagni di viaggio e scolliniamo con un tempo di 48’42″… Consueta foto di rito al bidone delle pile usate…
Per la discesa, c’è il mitico Gengis-Car per i più affaticati, mentre io, Giò e Beppe, guardandoci per qualche frazione di secondo, decidiamo d’intesa di proseguire per la discesa asfaltata (cioè non farmi fare la discesa è come togliere l’eucalipto ad un koala…) Si comincia quindi a scendere, col Giò che detta l’andatura, io dietro ed il Beppe che ci racconta le sue mirabolanti avventure in terra veneta, dopo un chilometro ci supera il Gengis-Car e noi proseguiamo, nella strada sempre più buia, verso il campo base…
Concludiamo il percorso con la solità volata finale, dove il Giò risponde all’attacco del Beppe negli ultimi 500m finali in quasi 37 minuti per i 7,5 chilometri di discesa e la serata con la pizza dal Thomas…
Dopo le vacanze, il relax, le corse in spiaggia, cosa c’è di meglio di un Sacro Monte per risvegliare tutti quei muscoletti sopiti e quasi atrofizzati dal sole; così alle 19 e 30 o giù di lì di un giovedì (ieri) si ritrovano i magnifici 7 [Maurone, Beppe, Giò, Jamba, Soxj, Lumi e Gatto] per l’ascesa al Sacro Monte, valevole per il 10 punto aquila mio e del Beppe [quello della riconferma]… La partenza è soft, dopo 20 metri, svolta a destra e subito una rampicata per sbucare in via Marzorati, discesa del Montello e passato lo stadio, inedita salita per il Campus, percorso vita e attraversamento della provinciale per immetterci verso la via Oronco… Qui il Maurone, Giò e Beppe allungano, io e il Gatto li teniamo a vista, mentre il Jamba e il Lumi sono poco dietro; sulla Conventino ci ricompattiamo tutti e quattro, mentre là davanti, il Maurone inizia il suo lento, ma inesorabile incremento di ritmo, che gli fa guadagnare metro su metro, mentre alla cappella del Gottuso, il Jamba prende il largo, mentre Io, Gatto e Jamba procediamo al nostro ritmo… A metà ascesa, sparisce alla nostra vista il Jamba, ma noi non molliamo ed anche se comincio ad accusare qualche doloretto quà e là, non mollo, il Mosè è vicino, faccio pure uno scatto di 20 metri cercando di trainarmi i compagni di viaggio e scolliniamo con un tempo di 48’42″… Consueta foto di rito al bidone delle pile usate…
Per la discesa, c’è il mitico Gengis-Car per i più affaticati, mentre io, Giò e Beppe, guardandoci per qualche frazione di secondo, decidiamo d’intesa di proseguire per la discesa asfaltata (cioè non farmi fare la discesa è come togliere l’eucalipto ad un koala…) Si comincia quindi a scendere, col Giò che detta l’andatura, io dietro ed il Beppe che ci racconta le sue mirabolanti avventure in terra veneta, dopo un chilometro ci supera il Gengis-Car e noi proseguiamo, nella strada sempre più buia, verso il campo base…
Concludiamo il percorso con la solità volata finale, dove il Giò risponde all’attacco del Beppe negli ultimi 500m finali in quasi 37 minuti per i 7,5 chilometri di discesa e la serata con la pizza dal Thomas…
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