7.5.17

RUN

Mercoledì mentre giocavo con Elia dai nonni, lo sguardo va a frugare dietro un portafoto, una piccola coppa, un po' impolverata:

1a Curem tra i Batalan - VENEGONO INF. - 7 maggio 1978


Cavoli (penso), di li a due mesi sarei nato, agitandomi nel pancione, non vedendo l'ora di uscire, di qui a due mesi (66 giorni per l'esattezza) non faccio un passo di corsa (sia gare che allenamenti)...

Cavoli (ripenso), domenica è proprio il 7 maggio, ed a 39 anni di distanza, non vedo l'ora di uscire a correre...

Indeciso o no, mi iscrivo alla Roccolo Run, organizzata dalla PAR di Canegrate, gara sociale per la Cardatletica: siamo una ventina e l'intenzione è di vedere come va, decidendo poi se optare per il percorso breve (5km) o fare il lungo (circa10 km).


I compagni mi incitano a buttarmi (cioè dicono che se inizia a piovere è senza dubbio colpa mia) e allora riscaldamento con Dario, Giovanni e Fabrizio e poi via nella pista d'atletica aspettando lo start del Bone.

Usciti dal campo, l'Ubi, organizzatore dell'evento, ci fa il tifo e pian pianino, districandomi dai semi camminatori, inizio a prendere il mio passo.

Tornando un passo indietro, nel giro di pista saluto l'Ale che farà la gara camminando: gli avevo promesso di farla con lui, ma il richiamo è troppo forte.



Diciamo che dopo una prima parte di gara all'attacco (5 al km), praticamente al chilometro 2,5 ho finito la benzina. Il piede non fa male ed allora vado d'inerzia con l'obiettivo di correrla tutta senza fermarmi.

Arrivato al settimo chilometro, dove oltre al fiato, anche le gambe non ne vogliono più sapere di correre, iniziano ad affiorare dolori dappertutto come se fossero mesi che non corro... a già, sono 70 giorni con oggi...

Per fortuna arriva il Claudio in mio sostegno e facciamo l'ultima parte di gara assieme, discorrendo dei nostri acciacchi come gente che corre da anni e forse ha bisogno di rifiatare un po'...

Giro di pista finale, con l'Alessandro che ci brucia e se ne va ed arrivo con l'onore di essere intervistato dal Bone.


L'obiettivo di giornata è raggiunto, il crono è solo di un quarto d'ora superiore al mio PB, il percorso gara, tutto su sterrato tra strade bianche e sentieri era l'ideale per non affaticare le gambe, la partenza e l'arrivo in pista fanno sempre bene, gli amici ti danno sempre un'iniezione di fiducia e l'organizzazione della PAR CANEGRATE è stata davvero ottima.

Ed allora in onore alla coppetta di Venegono, la maglietta dell'altra di Venegono che non ho potuto correre l'anno scorso (Marko ricordami la data).


In settimana attendiamo un altro responso, forse si dovrà stare fermi ancora un bel po' o forse no... Ora ho un po' di dolori dappertutto, ma almeno stanotte andrò a letto un po' più contento.

2 commenti:

  1. Riprendere dopo uno stop è sempre faticoso e a volte si corre in sofferenza, ma correre con qualche amico e insieme a tanti podisti dà sempre una carica che ti aiuta ad arrivare al traguardo. Buona guarigione
    Giancarlo

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  2. Soprattutto i giorni dopo... dolori dappertutto :-D

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