15.1.17

16° CROSS DEL VALLONE


Ieri sera, alzando il naso all'insù in cerca di risposte e sentendo le raffiche di vento, m'è partito un istantaneo NUUUUUUUU.... che volete farci... è Vallone's Time!!!

Si torna ancora una volta al Vallone, si torna ancora una volta a cercare di fare una gara seria. In borsa le fide chiodate, perché al Vallone ci vogliono. Il percorso è di quelli tosti, impegnativo. Non come Campaccio o Cinque Mulini, che regalano dossi e cunette sparsi (non potendo fare altrimenti); qui le salite tirano, le discese sono tecniche e le parti di ghiaccio non spazzate via dagli atleti dell'atletica Verbano dannò quel tocco in più di difficoltà che ci vuole.

La neve non è presente sul tracciato, ma ai bordi si, e quindi il riscaldamento è d'obbligo farlo in quella zona di terreno, a sprofondare  nella coltre bianca che si sta via via diradando. Finalmente un riscaldamento degno di nota, sopra ai 2 chilometri, respiro intasato per i postumi dell'influenza e qualche minuto prima delle 10 la partenza.

Partenza nelle retrovie e nel tratto di discesa metto la freccia come ai tempi d'oro e inizio il lento recupero, posizione su posizione; virata e su in salita, in quei 500 metri che nel 2013 mi avevano visto in testa al plotone. Supero la Katia di slancio, manco la saluto, avrà pensato: "ma dove sta andando sto qui!". Qualche curvetta, la discesa con l'Alberto che ci avvisa sulla pericolosità della discesa (qualche placca ghiacciata qua e là).

Io tento di resistere più che posso, ho preso un piccolo margine sull'Ivan e sul Dario, ma so già che la benzina ben presto finirà... In settimana la mia intenzione era di fare la 3 km, però come ha detto la Fra: "per tre chilometri sto anche a casa"... Tre chilometri arrivano subito, in cima alla salita del secondo giro, e con essa il black-out preventivato...


Niente di che, si gira a 4'40" e poi si gira a 5'... La Katia e la Manu sono già passate al secondo e mezzo, il Dario se ne va prima della discesa e sul collo sento il fiato dell'Ivan.

Però manca veramente poco e ripenso a tutte le edizioni passate in questo splendido pezzo di terra: dal caldo, al freddo, al ghiaccio, al vento... Penso al pettorale, il numero del mio piccolo, e penso all'arrivo del 2014, prima gara da papà col pollice in bocca; penso all'arrivo della gara del cross corto con una volata pazzesca sotto i tre di media, e in salita per giunta, e penso "allora volata sia"... Ok, volata: davanti a me c'è solo un signore che avrà l'età di mio padre e lo supero di agilità saltando sulla cunetta e più avanti una ragazza che lascio la davanti di tre secondi.

Comunque all'arrivo sono quasi stremato... sarà per via della panza, ma tant'è che sono buone sensazioni... ristoro "abbondante", con bicchiere di tè e micro-fetta di chiacchiere, solo perché avevo il Lumi davanti e il 2018 non è poi così lontano.


Archiviata questa edizione, stupendamente realizzata dagli amici dell'Atletica Verbano: mi dispiace solo non averla corsa a certi livelli... ma si sa, non si può avere tutto dalla vita... incasso il secondo ultimo posto di categoria consecutivo, sognando di completare il poker coi cross della 5 mulini e di Arcisate.






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