10.6.16

Cedo il passo...

C'è un momento in cui puoi mettere in pratica tutte le tue esperienze accumulate in trent'anni e più di podismo, tutto il sudore, tutte le speranze, tutti i traguardi sperati e tutti gli obbiettivi che non sei riuscito a raggiungere. C'è un momento in cui non sei più allenatore di te stesso, ma sei tu stesso il coach che forgia le giovani leve per raggiungere il suo traguardo, per non mettergli pressione e per cercare di farlo solo divertire...
C'è stato un momento di panico, e memore della gara di Besnate, quando mancata la gara dell'esordio il suo unico desiderio era quello di farsi un giro in bici, la soluzione è stato un cartellone di ortaggi...
Ricapitolando, credo che abbia trovato in mio figlio un mio degno erede di corsa senza criterio: e questo, voglio sottolineare, è tutto merito mio... 
Dopo l'allenamento pre-gara, quasi da rabdomante alla ricerca di non so cosa (immortalato dall'onnipresente Arturo), e l'incitamento per la gara imminente, mi trovo a spiegare a chi di anni non raggiunge i tre, che bisogna andare all'arrivo, per camminare fino alla partenza, per poi correre fino all'arrivo...

Qui mi affido al volere divino: dobbiamo andare al campanile, per poi tornare al campanile della Madonna della Ghianda e ritornare al campanile!... Però lui ci vuole andare subito ed il Basoli continua a parlare (manca ancora qualche minuto alle 19.30)... In aiuto un cartellone con gli ortaggi e quelle sue richieste di "questo cos'è?" con la pronta risposta di papuu che dall'alto della sua onniscenza, non sbaglia un colpo... 
Poi via, verso la partenza coi piccoli Leonardo, Lorenzo e Galasso three-Sister... uno scatto, una corsa... non sprecare tutte le energie... poi alla partenza, e lui che vuole andare alla Chiesa della Madonna della Ghianda... "ma no, andiamo al campanile, di laaa!"...
Via, partiti... i bimbi grandi che corrono da soli e noi quattro o cinque che seguiamo a ruota... trenta metri di corsa e poi la pausa... il papuu che ti incita "dai il campanile", e allora via ancora di corsa, ridendo come un matto...


Tagliato il traguardo e si corre ancora una ventina di metri: poi arriva la medaglia, te la mettono al collo... tu te la togli "cos'è sta roba"... "è la medaglia, hai vinto"... e allora davanti al baby pirata, medagliato pure lui, inizia la sfilza di mostrare la medaglia... "medaglia, medaglia, uh che bella"... Mostrata pure ad un cane che passava di la...


Però mica ci riposiamo sugli allori, "metti via papuu" e va in archivio nel marsupio... e poi verso casa, davanti alla gialla "discesa!!!"... e giù in discesa a tutta manetta... "ancora discesa!!!"... "eh no basta discesa, salita"... Papuu sa tutto e fa tutto per il tuo bene... la prossima garetta, corri da solo!!!

4.6.16

12x1 ora di Busto

Io ci ho provato...

Qualche settimana fa, all'atto dell'iscrizione alla staffetta 12x1 ora di Busto, mi era stato chiesto un "mi bastano 14 km"... in effetti 14 km cosa vuoi che sono... fatti nel 2012 e nel 2015 sempre qui a Sacconago (a Saronno nel 2012 addirittura 14,4 alle 3 di notte)... appunto, due settimane fa... da allora 2 allenamenti e due gare alla media del 5'... ma io non ci sto e allora prima di partire, mi metto giù il programma gara, a mano e senza calcolatrice... 14 km... 1'42" a giro...


Però sono realista e mi abbuono un 1'45", con la convinzione di tenere duro per metà gara e poi vedere, se possibile, abbassare un po' il tempo al giro... Il tempo minaccia pioggia, e forse potrebbe essere un bene (con l'acqua vado sempre un po' più forte)...

Arrivo alle 10.30 in pista e incomincia la giornata a fare il tifo a tutti i runners presenti che girano come delle trottole nella pista rossa e blu... il tempo scorre e l'ora 1 si avvicina...
Cambio in macchina, ritorno in zona gazebo a prendere il chip e poi a fare riscaldamento con la Serena, quattro chiacchiere e poi verso la zona di spunta, a scherzare con il Samu e con il Marco, procuratore dell'Elena, che mi supplica di non superarla...


Partenza con il cambio del Giuseppe, e il primo giro, incredibilmente, riesco a farlo alla media prestabilita: 1'45" (di solito era sempre intorno all'1'30")... Sono quasi contento, forse dopo 35 anni sto imparando qualcosa...


Però passano i primi giri e mi assesto su una media di 1'47" - 1'48" (già il mio obbiettivo cambia nel tenere 1'50"). Al terzo giro sono già in crisi di zuccheri e l'Edoardo mi rifornisce con due zollette...

Punto la Serena che è una trentina di metri davanti a me e riesco a raggiungerla, appena in tempo a rimproverare l'Angelo di non parlare più di cibo (sono due ore che passiamo davanti a stand con birra e salamelle e i crampi allo stomaco cominciano a farsi sentire)... 


Si procede ancora e prendo come punto di riferimento la rossa Elena... E' più dura del previsto, anche perché la mia media si alza sopra l'1'50"... però all'ottavo giro riesco a raggiungerla...
Ovviamente visti gli accordi, non posso superarla a meno che la Serena non la superi, ed allora aspetto qualche giro che arrivi e quando avviene il sorpasso, sorpasso anche io...


La media si alza ancora e quando raggiungo il 28' minuto di corsa, non ce la faccio più... mollo la Serena e mi rifaccio prendere dall'Elena...

Però ad intrufolarsi è il Samu, che quatto quatto, come un metronomo, mi recupera secondo su secondo, fino a sferrare il micidiale sorpasso...



Io no ci sto e parte una sfida a suon di colpi bassi per mantenere la posizione e l'onore... Questa battaglia dura una decina di giri, dove le medie ormai si aggirano oltre i due minuti a giro... In questo parapiglia viene favorita l'Elena, che prende e se ne va...


Finalmente dopo cinque giri riesco a staccare il Samu e comincio ad immergermi nell'ultimo quarto d'ora con i calcoli mentali... La media è di 2'04" e devo calcolare in modo da dare il cambio al mio compagno appena scade il minuto 59'30"... Mi sembra di essere in perfetto orario, ma più mi avvicino alla meta e più mi accorgo di essere troppo veloce...

Quando mancano 200 metri, mancano 40 secondi al cambio... il Samu mi urla "Omar fai un altro giro?" "Ma neanche per sogno" gli rispondo io... e allora ai 100 metri mi raggiunge e posiamo per la Stefy nella foto del "duello finale", mentre a 50 metri dalla fine, mancano ancora 20 secondi...


Penso siano stati i 100 metri più lunghi della mia vita... alla fine arriviamo a cinque metri dai tappeti ad aspettare ancora dieci secondi.... Poi l'Angelo (immenso speaker) da il via al cambio e allora si scatta per dare il cambio al Roberto, che nel primo giro, recupera i 40" che ho perso io camminando.


Nonostante questo mio tentativo di ravvivare la gara, con 12 km percorsi, alla fine si è vinto lo stesso, anzi, si è migliorato di 1,6 km il tempo dello scorso anno, quando io ero riserva e si è vinto il titolo italiano Uisp...


Però non me l'hanno perdonata questa mia debaclè... Oltre che a menarmela per tutta la giornata, mi hanno imposto un ultimatum... o mi decido a correre, o mi dedico a raccontare le loro gesta scrivendo gli articoli per blog e siti... 
Mi sa che mi rimetto a correre...